Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza LA TEOSOFIA
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Meditazione sul chakra del cuore
- Sdraiati in shavâsana, la «posizione del cadavere». - Rilassati profondamente contemplando il cidâkâsha, lo spazio buio che si estende infinito dinnanzi ai tuoi occhi chiusi. - Quando avvertirai tutto il tuo corpo abbandonato e il tuo respiro calmo, rivolgi l’attenzione al centro del torace, all’altezza del cuore: qui vi è il tuo quarto chakra, l’anâhata. - Visualizza una luce color acquamarina, tra il verde e l’azzurro, in corrispondenza del quarto chakra. Ripeti mentalmente il mantra YAM, la vibrazione sonora che corrisponde al chakra del cuore. Lascia che gradualmente la sensazione del colore divenga sempre più chiara e intensa. - Percepisci l’anâhata-chakra come un passaggio, un tunnel di energia color acquamarina: senti che questo passaggio è senza fine. Uno spazio infinito è all’interno del tuo torace: respira in questo spazio. Lascia che il tuo respiro divenga più lento e profondo. A ogni inalazione entra con il tuo respiro e la tua consapevolezza all’interno del passaggio, a ogni esalazione ritorna in superficie. E così, respirando sempre più lentamente e completamente, entra sempre più in profondità all’interno del tuo chakra. - Molto in profondità all’interno del chakra del cuore risiede il Maestro interiore. - Entra in contatto con il tuo Maestro, medita sulla sua presenza nelle profondità del tuo chakra del cuore. Chiedi al tuo Maestro di guidarti sulla via del risveglio e da’ a lui la tua piena fiducia e disponibilità. - Lascia che la luce color acquamarina esca dal tuo torace e ti circondi. Senti il Maestro che ti avvolge, abbandonati al suo abbraccio e compi in sua presenza il tuo abbandono, il dono di te. Ripeti nel tuo cuore queste parole: «Maestro, ti affido il mio essere, ti prego, non lasciare che esso continui a vagare nell’illusione dell’ego, guidalo al risveglio».
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