Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza LA TEOSOFIA
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La Costituzione occulta dell'uomo
L'uomo è una realtà complessa che si manifesta su molti piani esistenziali oltre a quello fisico. In questo trattato studieremo come ciò avviene e quali sono le leggi che governano i singoli Piani. Inizieremo dal piano più basso, quello fisico, per passare poi, gradualmente, attraverso gli altri, fino ad arrivare all'ultimo di cui si possa dire qualcosa, essendocene poi altri di natura talmente elevata che solo un Iniziato può sperare di conoscerne qualcosa. Il doppio etericoPer comprendere correttamente cosa sia il Doppio Eterico, o Corpo Eterico, è necessario dapprima sapere che l'Esoterismo conosce 7 gradi di densità nel mondo materiale:
Il
veicolo fisico dell'uomo comprende elementi di tutti questi
sottopiani e, pur essendo esso un'unità, lo si suole suddividere in
due componenti separate, per meglio comprenderlo: la parte fisica,
costituita di materia dei primi tre sottopiani, e la controparte
eterica, composta dalla materia degli ultimi quattro sottopiani. Il Doppio eterico non è quindi, propriamente parlando, un veicolo separato di coscienza, come potrebbe esserlo il Corpo astrale, il mentale ecc. La sua funzione è piuttosto quella di ricevere e distribuire la forza vitale emanata dal sole e tramite essa alimentare la vita del Doppio fisico. Per
far ciò il Doppio eterico è dotato di vari centri di forza, chiamati
"chakram", ognuno dei quali ha una sua funzione specifica.
Esamineremo in maggior dettaglio questo argomento più avanti. Il
Doppio Eterico, essendo parte integrante del veicolo fisico è, come
esso, mortale e non sopravvive che poco tempo dopo la morte. La
morte stessa è un processo durante il quale gradatamente le singole
cellule ed i singoli atomi costituenti il corpo fisico si
disgregano. C'e' una fase in cui il doppio eterico si trova libero
dal corpo fisico ed è proprio allora che esso può apparire alla
vista di persone particolarmente sensibili quale "fantasma". Molti sono i nomi con i quali il doppio eterico è conosciuto nelle varie tradizioni esoteriche, soprattutto nelle più arcaiche. Ciò può ingenerare confusione nello studioso per cui evidenziamo il fatto che nella letteratura teosofica delle origini esso è a volte chiamato "uomo astrale", "corpo astrale", "Linga Sharira". Bisogna fare molta attenzione a non confondere il doppio eterico con il corpo astrale, dal momento che si tratta di due cose ben diverse, dotate di caratteristiche e funzioni completamente diverse. In tedesco il doppio eterico è chiamato "Doppelganger", mentre nel Raja Yoga esso non viene considerato affatto separato dal veicolo fisico ed i due insieme vengono chiamati "Stulopadhi" che, tradotto letteralmente, significa "il più basso Upadhi di Atma", ossia, il più basso veicolo dell'Atma (il Sé Superiore). Il
termine originario indù per il doppio eterico è "Pranamayakosha",
ossia "Veicolo del Prana". Questo perché la principale funzione del
doppio eterico è, come dicevamo prima, quella di assorbire il Prana
(corrente vitale) generato dal Sole, e distribuirlo ad ogni parte
del corpo fisico. La
materia eterica è intimamente correlata con quella dei tre
sottopiani più densi della materia, al punto che ogni particella
solida, liquida o gassosa del corpo fisico è circondata da un
rivestimento eterico. Pertanto il doppio eterico appare come un
perfetto duplicato del corpo fisico, e si estende per circa mezzo
centimetro oltre la superficie del corpo. Essendo così intimamente
uniti, l'uno influenza l'altro, cosa che non necessariamente avviene
per gli altri corpi sottili dell'uomo e ciò rende possibile
purificare il doppio eterico operando sul corpo fisico. Nel
prosieguo di questo trattato risulterà chiara l'importanza di
mantenere una scrupolosa igiene del corpo. Il
doppio eterico riveste un ruolo di primaria importanza nella
fenomenologia relativa alle sedute medianiche. In una persona di
sana costituzione esso difficilmente si separa da corpo fisico, cosa
che invece avviene con molta facilità nel caso dei cosiddetti
"medium materializzanti". E' proprio la materia eterica staccatasi
dal loro corpo fisico che costituisce la base di numerosi fenomeni
di materializzazione che più avanti esamineremo.
Allorchè il doppio eterico si separi in parte dal veicolo fisico,
accade che quest'ultimo perda la sensibilità e financo la coscienza.
Infatti il doppio eterico fa da tramite tra il fisico e gli altri
corpi, nei quali risiede la coscienza e l'interruzione del contatto
fa sì che il corpo fisico torni ad essere il semplice aggregato di
molecole che sarebbe se non fosse pervaso dal prana che lo anima e
dall'eterico che gli consente di comunicare gli stimoli sensoriali
agli altri corpi. Vi sono molti modi per provocare artificialmente
una parziale separazione dell'eterico dal fisico. Tra questi
possiamo annoverare la somministrazione di etere, che infatti
provoca l'anestesia del corpo e la perdita della coscienza di
veglia, l'ipnosi, l'utilizzo di alcool e droghe. La
costituzione del doppio eterico nelle sue componenti dei vari
sottopiani del piano fisico varia a seconda di molti fattori, tra
cui la razza, la sottorazza, il tipo della persona e persino il
karma individuale. Prima di esaminare la costituzione del corpo eterico e dei suoi chakra, è conveniente spendere qualche parola per definire il "Prana", l'energia vitale di cui il doppio eterico è veicolo. Il pranaIl
termine "prana" è di derivazione sanscrita. E' composto da "pra",
che significa "fuori", e da "an", "respirare". "Prana" indica quindi
il respiro, o l'energia vitale. In termini moderni il prana si può
definire come la vitalità delle cellule, l'energia integrante che
coordina le molecole fisiche, le cellule ecc. e le riunisce in un
organismo. Qualunque essere vivente, sia esso uomo, animale o
pianta, assorbe il prana per vivere. Il prana non è quindi un
prodotto degli esseri viventi, come taluni affermano, ma è invece
vero il contrario: animali, piante ed uomo sono suoi prodotti e non
potrebbero vivere una vita fisica senza di esso. La filosofia orientale, in particolar modo quella indù, ritiene, giustamente, che vi è una sola Vita, una sola Coscienza e conseguentemente considera che la Vita che anima ogni Piano dell'esistenza sia il Prana dello stesso. Per questo motivo Indra, il Gran Deva, capo della gerarchia della vita nel mondo inferiore, afferma: "Io sono Prana ... Prana è Vita", volendo in questo modo esprimere la totalità delle forze vitali esistenti nella natura. In una famosa Upanishad (Commentario ai Veda), la Mandukyupanishad, è altresì detto che da Brahma stesso procede il Prana, la Vita. Esso è uno dei sette rivestimenti di Brahma: Terra, Aria, Acqua, Fuoco, Etere, Manas e Prana. Gli
Ebrei invece parlano del "Soffio di Vita", che Dio insufflò nelle
narici di Adamo per dargli la vita, e lo chiamano "Nephesh". E'
evidente il parallelo con la dottrina indù di Brahma che dà la Vita
tramite il Prana. L'esoterismo insegna che vi sono almeno tre forze diverse che, dipartendo dal Sole arrivano al nostro pianeta:
Fohat è un termine con il quale si intendono tutte le energie fisiche conosciute, quali l'elettricità, il magnetismo, la luce, il calore, ecc. Queste forze sono già conosciute alla scienza. Il Prana invece non è ancora ufficialmente riconosciuto, benché siano ormai iniziate anche in ambito scientifico le prime speculazioni sull'argomento e taluni scienziato siano propensi a credere che esista. Kundalini invece è conosciuta solo da pochissimi e la scienza la ignora completamente. E'
molto importante che l'esoterista abbia ben presente che queste tre
forze sono ben distinte l'una dall'altra e che nessuna di esse si
può trasformare nell'altra. La "Dottrina Segreta" di H.P.Blavatsky, esponeva, sul finire dell'800, una verità fondamentale della Scienza Esoterica: il Sole è la riserva della forza vitale e da esso partono correnti vitali che vibrano attraverso lo spazio ed attraversano gli organismi di ogni essere vivente sulla terra. A questo proposito così si esprimeva Paracelso: "Tutto un piccolo mondo è potenzialmente contenuto nel Liquor Vitae, un nervo fluido... il quale contiene la natura, la qualità, il carattere e l'essenza di tutti gli esseri". Paracelso lo chiamava Archaeus. Prima di trarre conclusioni affrettate su quanto detto finora, lo studioso di esoterismo sappia che il vero Sole è nascosto dietro il sole visibile, come studieremo più avanti. Il vecchio Aryan affermava che Surya (il Sole) "nascondendo la testa dietro le vesti di Yogi, faceva in modo che nessuno potesse vederlo".
Riprendendo il discorso sul Prana ricordiamo innanzitutto che esso permea completamente lo spazio e viene prodotto dal Sole e la sua manifestazione sul piano fisico sembra essere direttamente proporzionale alla quantità di luce solare presente. Essa è infatti massima durante il giorno, mentre tende a calare sensibilmente durante la notte. Tuttavia esso è completamente indipendente e distinto dalla luce, dal calore ecc. Il Prana esiste su tutti i piani, dal fisico all'astrale, al mentale ecc. Nell'Atharva Veda (XI, 4) è detto che il Prana, la Vita Unica, "è il centro in cui sono fissati i raggi della ruota universale". Per ora però esamineremo esclusivamente il suo modo di agire nel piano fisico. Il Prana ha un'importante funzione nel corpo umano, come in quello animale e, più limitatamente, nei vegetali, in quanto è tramite esso che gli impulsi provenienti dai piani superiori dell'Essere vengono trasmessi al corpo astrale e quindi al corpo eterico ed infine al fisico. Più avanti esamineremo in maggiore dettaglio l'esistenza degli altri corpi (astrale, mentale, ecc.). Per ora accettiamo le cognizioni che seguiranno come ipotesi di studio, in attesa di avere maggiori elementi per approfondirne la conoscenza.
La trasmissione di questi impulsi si concretizza infine nel corpo fisico tramite i due sistemi nervosi: il simpatico ed il cerebro-spinale. Nei primi stadi della formazione del feto si formano, nella materia astrale del futuro corpo, dei centri, o addensamenti astrali, che hanno la funzione di ricevere le vibrazioni esterne e rispondervi. Da questi centri le vibrazioni passano al corpo eterico, dove creano dei vortici che attirano a sé particelle di materia fisica più densa. Tali particelle costituiranno alfine le singole cellule nervose, che origineranno a loro volta il sistema simpatico; in un secondo momento si costituirà il sistema cerebro spinale, con la differenza che mentre il sistema simpatico ha avuto origine da impulsi partiti dal mondo astrale, quello cerebro spinale ha origine da impulsi partiti dal mondo mentale. Il sistema simpatico infatti rimarrà sempre legato direttamente ai centri astrali, come vedremo in seguito. E' importante notare che questi centri astrali NON sono i chakram astrali, ma sono semplici raggruppamenti esistenti nel corpo astrale. Essi costituiranno il principio dei centri da cui origineranno 10 organi fisici, di cui cinque hanno la funzione di ricevere le impressioni dal mondo esterno: occhi, orecchie, lingua, naso e pelle (questi organi sono detti in sanscrito "Inanendriyas", che significa "sensi della coscienza" o "centri sensori"); e cinque sono preposti a trasmettere le vibrazioni della coscienza al mondo esterno: mani, piedi, laringe, organi riproduttivi e secretivi (detti in sanscrito "Karmendriyas" o "sensi dell'azione"). A proposito del sistema nervoso è importante notare che il prana che scorre lungo i nervi è completamente diverso e distinto da quello che viene chiamato "magnetismo umano" o "fluido nervoso", che è generato dal corpo stesso dell'uomo e serve a mantenere la circolazione della materia eterica lungo i nervi, o per essere più precisi, lungo lo strato di materia eterica che avvolge ogni nervo. Come il sangue circola nelle vene e porta con sé l'ossigeno, così il fluido nervoso porta con sé il prana. Per comprendere il meccanismo con il quale il prana viene assorbito dagli esseri viventi, è necessario ora introdurre alcuni concetti di Chimica Occulta di non semplicissima comprensione, ma che cercheremo di chiarire per quanto possibile.
La Chimica Occulta definisce col termine di "atomo fisico ultimo" la più piccola delle particelle di materia che costituiscono il piano fisico. Tale termine non va confuso con ciò che la scienza oggi chiama "atomo", ma indica piuttosto il mattone fondamentale che è alla base dei componenti ultimi dell'atomo, i quark ed i muoni e delle particelle ancora più infinitesimali che li costituiscono. Gli atomi fisici ultimi sono un qualcosa di difficilmente esprimibile con le conoscenze scientifiche attuali, ma che si pone al limite estremo tra la materia e l'energia.
Il prana irradiato dal Sole "penetra" in alcuni di questi atomi fisici ultimi. In realtà il termine "penetra" non è molto corretto in quanto la forza pranica non proviene dall'esterno dell'atomo fisico ultimo, ma da una dimensione superiore, la quarta, per cui in realtà sembra scaturire dal seno dell'atomo stesso. Gli atomi fisici ultimi così caricati dalla forza del prana, acquisiscono una immensa vitalità e sestuplicano il loro potere di attrazione, per cui immediatamente si aggregano altri sei atomi dando origine a quello che nella Chimica Occulta è chiamato elemento "hyper-meta-proto", o combinazione di materia del sottopiano sub-atomico. La particolare forma con la quale si dispongono questi atomi è detta pure "globulo di vitalità". Sono questi globuli di vitalità che vengono assorbiti dai chakram eterici, come vedremo tra breve. Come abbiamo detto in precedenza la forza vivificatrice di questi globuli, benché non sia legata strettamente alla luce ed al calore presenti, sembra tuttavia variare con questi. Quando il sole risplende la vitalità aumenta e si rinnova incessantemente; quando invece il tempo è nuvoloso essa si riduce e la sua produzione sembra cessare del tutto durante la notte. Durante le prime ore della notte, quando la vitalità è ancora abbondante, il corpo eterico ed il sistema nervoso assorbono intensamente il prana durante il sonno e provocano una intensa rigenerazione delle forze. Per questo si dice che un'ora di sonno prima di mezzanotte vale due ore di quelle dopo.. Siccome poi il prana è diffuso su tutti i piani e non solo sul fisico, anche l'emotività, l'intelligenza e la spiritualità ricevono il massimo stimolo sotto cieli puri, col grande aiuto della luce solare. Anche i buoni sentimenti ed i pensieri puri agiscono sul fisico, aiutandolo ad assimilare il prana ed a mantenersi in tal modo forte e vigoroso. Non per niente il Buddha disse: "il primo passo verso il Nirvana è una perfetta salute fisica". Passiamo ora ad esaminare il meccanismo del veicolo eterico che rende possibile l'assorbimento del prana.
Il doppio etericoPer comprendere correttamente cosa sia il Doppio Eterico, o Corpo Eterico, è necessario dapprima sapere che l'Esoterismo conosce 7 gradi di densità nel mondo materiale:
Il
veicolo fisico dell'uomo comprende elementi di tutti questi
sottopiani e, pur essendo esso un'unità, lo si suole suddividere in
due componenti separate, per meglio comprenderlo: la parte fisica,
costituita di materia dei primi tre sottopiani, e la controparte
eterica, composta dalla materia degli ultimi quattro sottopiani. Il Doppio eterico non è quindi, propriamente parlando, un veicolo separato di coscienza, come potrebbe esserlo il Corpo astrale, il mentale ecc. La sua funzione è piuttosto quella di ricevere e distribuire la forza vitale emanata dal sole e tramite essa alimentare la vita del Doppio fisico. Per
far ciò il Doppio eterico è dotato di vari centri di forza, chiamati
"chakram", ognuno dei quali ha una sua funzione specifica.
Esamineremo in maggior dettaglio questo argomento più avanti. Il
Doppio Eterico, essendo parte integrante del veicolo fisico è, come
esso, mortale e non sopravvive che poco tempo dopo la morte. La
morte stessa è un processo durante il quale gradatamente le singole
cellule ed i singoli atomi costituenti il corpo fisico si
disgregano. C'e' una fase in cui il doppio eterico si trova libero
dal corpo fisico ed è proprio allora che esso può apparire alla
vista di persone particolarmente sensibili quale "fantasma". Molti sono i nomi con i quali il doppio eterico è conosciuto nelle varie tradizioni esoteriche, soprattutto nelle più arcaiche. Ciò può ingenerare confusione nello studioso per cui evidenziamo il fatto che nella letteratura teosofica delle origini esso è a volte chiamato "uomo astrale", "corpo astrale", "Linga Sharira". Bisogna fare molta attenzione a non confondere il doppio eterico con il corpo astrale, dal momento che si tratta di due cose ben diverse, dotate di caratteristiche e funzioni completamente diverse. In tedesco il doppio eterico è chiamato "Doppelganger", mentre nel Raja Yoga esso non viene considerato affatto separato dal veicolo fisico ed i due insieme vengono chiamati "Stulopadhi" che, tradotto letteralmente, significa "il più basso Upadhi di Atma", ossia, il più basso veicolo dell'Atma (il Sé Superiore). Il
termine originario indù per il doppio eterico è "Pranamayakosha",
ossia "Veicolo del Prana". Questo perché la principale funzione del
doppio eterico è, come dicevamo prima, quella di assorbire il Prana
(corrente vitale) generato dal Sole, e distribuirlo ad ogni parte
del corpo fisico. La
materia eterica è intimamente correlata con quella dei tre
sottopiani più densi della materia, al punto che ogni particella
solida, liquida o gassosa del corpo fisico è circondata da un
rivestimento eterico. Pertanto il doppio eterico appare come un
perfetto duplicato del corpo fisico, e si estende per circa mezzo
centimetro oltre la superficie del corpo. Essendo così intimamente
uniti, l'uno influenza l'altro, cosa che non necessariamente avviene
per gli altri corpi sottili dell'uomo e ciò rende possibile
purificare il doppio eterico operando sul corpo fisico. Nel
prosieguo di questo trattato risulterà chiara l'importanza di
mantenere una scrupolosa igiene del corpo. Il
doppio eterico riveste un ruolo di primaria importanza nella
fenomenologia relativa alle sedute medianiche. In una persona di
sana costituzione esso difficilmente si separa da corpo fisico, cosa
che invece avviene con molta facilità nel caso dei cosiddetti
"medium materializzanti". E' proprio la materia eterica staccatasi
dal loro corpo fisico che costituisce la base di numerosi fenomeni
di materializzazione che più avanti esamineremo.
Allorchè il doppio eterico si separi in parte dal veicolo fisico,
accade che quest'ultimo perda la sensibilità e financo la coscienza.
Infatti il doppio eterico fa da tramite tra il fisico e gli altri
corpi, nei quali risiede la coscienza e l'interruzione del contatto
fa sì che il corpo fisico torni ad essere il semplice aggregato di
molecole che sarebbe se non fosse pervaso dal prana che lo anima e
dall'eterico che gli consente di comunicare gli stimoli sensoriali
agli altri corpi. Vi sono molti modi per provocare artificialmente
una parziale separazione dell'eterico dal fisico. Tra questi
possiamo annoverare la somministrazione di etere, che infatti
provoca l'anestesia del corpo e la perdita della coscienza di
veglia, l'ipnosi, l'utilizzo di alcool e droghe. La
costituzione del doppio eterico nelle sue componenti dei vari
sottopiani del piano fisico varia a seconda di molti fattori, tra
cui la razza, la sottorazza, il tipo della persona e persino il
karma individuale. Prima di esaminare la costituzione del corpo eterico e dei suoi chakra, è conveniente spendere qualche parola per definire il "Prana", l'energia vitale di cui il doppio eterico è veicolo. I Centri di ForzaNel doppio eterico e negli altri corpi esistono dei centri di forza che in sanscrito sono chiamati "chakram". Questo temine significa "ruota", "disco rotante". I chakram sono situati sulla superficie del doppio eterico, a circa sei millimetri dalla superficie del corpo fisico ed appaiono come delle piccole depressioni di materia che rotea velocemente. Essi sono essenziali per la vita del doppio eterico ed il loro grado di sviluppo varia da individuo ad individuo. I chakram poco sviluppati mandano una debole luce e le loro particelle eteriche si muovono lentamente, mentre negli individui più sviluppati essi pulsano e brillano di luce viva, come dei piccoli soli. La loro dimensione varia da 5 a 15 centimetri di diametro.
Tratto da "Esonet" la tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente
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