Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza SCUOLA ARCANA
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I Sette RaggiParti 1° - 2° - 3°dal libro "La Grande Sintesi della Tradizione Esoterica"a cura di Guido Da Todi
I Sette Raggi (parte prima) -Guardando, in trasparenza, alla luce della penetrazione esoterica, una qualsiasi forma che ritmi la sua natura nello scenario della nostra terra, a partire dal piccolo fiore alpestre, e da un sasso levigato e profumato di mare, sino al plastico movimento di un corridore, negli stadi potenti, e, più su, a continuare negli strati sociali delle città, divisi in chiaroscuri ambientali, strettamente uniti l'uno all'altro da karma di nascita, e nelle nazioni, viste come entità, o cellule, di un unico vasto campo di esperienze comuni a tutti gli uomini, e proseguendo nei regni che ci attorniano, ai quali siamo legati, comunque, da vitali funzioni unitarie, cioè il minerale, il vegetale, l'animale, e, in alto, sulla scala evolutiva, davanti a noi, quello delle anime, quello planetario e quello solare, tutto è retto e armoniosamente diretto verso un medesimo sintetico scopo finale, ma che verrà raggiunto, solo, attraverso dei definiti, e dagli esoterici conosciuti, metodi di evoluzione; i metodi dei Sette Raggi. Per poter comprendere il vasto piano manifestato, gradatamente, attraverso dei cicli lunghissimi, da quella che viene chiamata la Fratellanza Bianca, bisogna considerare il nostro sistema solare come una sola Vita, formata, appunto, dall'intreccio di un armonioso numero di altre sue intime evoluzioni. Nello stesso tempo, però, dobbiamo considerare, come abbiamo fatto nelle precedenti lezioni, che la stessa Coscienza Unitaria, di cui ogni altra è un fremito d'amore celeste, è legata, dai "nodi di liberazione", ad altri punti cosmici, da cui la Medesima dipende. L'evoluzione sul nostro sistema solare si svolge in due determinati rapporti creatori: rapporti che il simbolo della croce sintetizza, molto chiaramente. Il verticale e l'orizzontale. Ciò significa che esiste una lunghezza d'onda nell'Essere, che batte con delle frequenze non percepibili alla mente umana, pulsanti negli eteri cerebrali del suo corpo denso. Questa direzione, la verticale, è la linea che, d'abitudine, seguono le Guide dell'umanità, quale filo di Arianna, per raggiungere i Punti-Luce, che, dall'esterno del nostro sistema solare, imprimono, sul medesimo, le direzioni necessarie, ed il nord occulto verso cui tutte le evoluzioni di regni menzionati, attualmente, tendono. Non ci riferiamo, qui, a delle masse galattiche, o, comunque, a dei corpi celesti pesanti, anche se luminosi, che possono inebriare la visione del poeta, durante una notte stellare. Ci riferiamo a ben determinati Punti-Luce, sintesi di evoluzioni troppo ampie perché l'uomo comune possa comprenderne la natura e che, in ogni caso, hanno talmente sopravanzato in sapere, amore e potere la Vita Solare che ci ospita, da tenerla come discepola, nell'ambito dei valori cosmici. In seguito, vedremo come, in una sintonica fusione di gruppo, la Gerarchia Planetaria si ponga, aprendosi come un fiore, nelle sue componenti singole, in contatto telepatico con i Porti Esterni al nostro sistema, e determini ciò che noi possiamo chiamare l'allineamento recettivo alla biologia planetaria, nelle sue funzioni di membro della Comunità Spaziale. La seconda direzione che noi dobbiamo analizzare, è la direzione, purtroppo, in cui la massima parte dell'umanità è polarizzata mentalmente: l'orizzontale; il mondo della manifestazione, quale essa si presenta ad un sommario esame esteriore. Cicli successivi si adeguano uno all'altro, con natura storica, natura peculiare all'uomo (reincarnativa), ecc.; ma, noi dobbiamo considerare che i medesimi si rifanno a degli impulsi extracosmici, i quali penetrano nella struttura spirituale del nostro Pianeta, dopo aver attraversato delle zone spaziali di decrescente intensità vibratoria. In primo luogo, considereremo che la forza nucleare (da non confondersi con quella dell'atomo), che esiste come cuore dell'intera composizione della vita sulla terra, è composta dalla miscela di sette sintetiche energie, le quali le provengono, in toni e sottotoni, e con una dolcezza che denota chiaramente la musica delle sfere che ne nasce, dai Sette Pianeti Sacri del nostro sistema solare: ognuno dei quali è padrone di caratteristiche peculiari, e originatore del potentissimo influsso che noi chiamiamo: dei Raggi. I Pianeti sono, in ordine di Raggio: Vulcano (primo Raggio), Giove (secondo Raggio), Saturno (terzo Raggio), Mercurio (quarto Raggio), Venere (quinto Raggio), Nettuno (sesto Raggio), Urano (settimo Raggio). A loro volta, tali influenze di Raggio, che si occupano attivamente, lo ripetiamo, delle caratteristiche, singole ed universali, di tutte le evoluzioni esistenti sul nostro Pianeta, sono convogliatrici di altre sublimi energie che, in ordine, possiamo enumerare, seguendo una precisa linea di analisi. Ognuno dei Pianeti, secondo un determinato adattamento a delle leggi superiori, è sintonizzato col nostro sistema solare e con gli altri sei sistemi solari, i quali formano i Sette Pianeti di una Vita ancora più profondamente celata dentro il cuore dell'Iside cosmica, che noi stiamo, con amore, osservando. Questa Realtà Unificatrice Extra-cosmica (chiamata, negli antichissimi testi occulti della Gerarchia: Colui che non si deve nominare) è stata percepita, sino ad ora, con un pieno connubio cosciente del proprio io, solo da un piccolo numero di Iniziati di alto rango. Ogni Pianeta, quindi, porta alla Terra una sintesi di forze che è il sangue vivo di: a) il nostro Sole; b) altri sei Sistemi Solari; c) l'impulso dominante di una eccelsa Vita dietro ai medesimi. E, ancora, ogni Pianeta, in sintonia al ritmico avvicendarsi degli aspetti astrologici dello Zodiaco, insinua, nella stratificazione verticale ed orizzontale dei suoi impulsi, in seno al Sistema Solare, anche le qualità vive che emanano dalle Costellazioni, appunto, dello Zodiaco. Tre sono, infine, gli ultimi porti da cui il nostro Sistema trae la sua ispirata potenza di Dio celeste. La stella Sirio, di cui la nostra Gerarchia è la continuazione diretta, che invia a noi la totalità delle energie mentali; la costellazione delle Pleiadi, il cui influsso ha uno specifico rapporto con tutte le anime, o corpi causali, indistintamente, degli uomini; ed una delle Stelle dell'Orsa Maggiore, che ha grande sintonia con ciò, invece, che chiamiamo lo Spirito dell'uomo. Detto per inciso, queste tre direzioni sono alcune delle mete che attendono l'Uomo. Studieremo, a parte, i cerimoniali (che mai hanno subito cambiamenti, nel tempo) che la Confraternita invisibile adotta per serrare i legami divini che ci accostano a simili Potenze Superiori. Ci basti, per ora, sapere che le energie più immediate, nel loro ultimo sprazzo d'onda, giungono sulla terra, in uno sciabordio continuo, come la risacca del mare sulla spiaggia, dai Sette Pianeti, che tutte le altre sintetizzano. E, non solo, ma una legge ineluttabile guida e sceglie, volta per volta, il Pianeta che debba emergere sugli altri, dando la nota caratteristica a tutta l'evoluzione nel determinato ciclo. Giunge, ora, abbastanza chiaro - se da parte del lettore esiste una tendenza favorevole a voler accogliere, come ipotesi attendibile, tale presentazione sulle origini della vita - la necessità di studiare, in equilibrato insieme di accordi, la scienza dell'astrologia, in unione a quella dei Raggi, ed in unione indissolubile a tutte le altre scienze, vigenti ed attuali nel periodo storico che stiamo vivendo, per poter avere una visione completa ed unitaria, non solo della vita, ma delle funzione che ogni individuo ha, mentre inserisce in essa il proprio minuscolo incastro colorato, come in un grande mosaico. Desideriamo, inoltre, che allo studente appaia chiaro anche quanto le presenti lezioni siano puramente indicative, nei riguardi di una scienza che, in ogni caso, deve essere approfondita, nei chiaroscuri, in maniera completa ed in piena dedizione d'anima. Ogni Pianeta si occupa dell'evoluzione, in generale, oltre che del suo specifico settore. Lo studio dei Raggi, in corrispondenza al rapporto che i medesimi hanno col corpo eterico del nostro Pianeta e, quindi, del nostro strumento fisico di manifestazione, conduce l'essere umano a poter padroneggiare, sempre più compiutamente, queste medesime forze universali, imparando a suonare sulla tastiera vivente, incisa lungo la sua colonna vertebrale, e che è l'insieme dei suoi sette chakras, o punti occulti, ognuno dei quali sintonizzato con uno dei Pianeti. Il lavoro dei Sette Logoi Planetari, secondo le linee dei loro colori occulti, e delle loro note musicali singole, compone, così, una sinfonia magica che ha, per frutto, l'intera evoluzione del nostro Pianeta, il quale, insieme ad altri quattro Pianeti, facenti parte del Sistema Solare e chiamati, con Esso non sacri (qui, scienza ed esoterismo non vanno d'accordo), termina il flusso delle forze solari e chiude i confini del circuito, che ha come padre lo Spazio; quello stesso Spazio che il diletto Fratello Gotamo Buddha disse essere origine e fine di ogni cosa: il Nulla. Un Nulla che gli esoteristi sanno essere una immensa Vita individuale; Vita, comunque, con dei suoi limiti definiti. Nessuno, invece, è riuscito a penetrare oltre di essi e dobbiamo, forzatamente, concludere che esistano successivi spazi, ed altri, ed altri. Questo "Spazio" è la radice vera del corpo eterico in cui circola il sangue vivo di vie lattee, galassie, sistemi solari e stellari, di cui il nostro non è che una relativa parte. Ed è la scientifica ragione del fenomeno della telepatia. Cercheremo di delineare, davanti alla mente dello studente, le leggi che strutturano quella scala, immersa e fusa, in alto, nella luce stessa del nostro Re del Mondo, ma di cui l'ultimo piolo è l'uomo medesimo. Questa scala è la scala dell'iniziazione; iniziazione che si svolge dai piani mentali in su, e che la Gerarchia offre come premio a tutti coloro che rispondano al suo richiamo, con la partecipazione diretta allo sforzo angelico della costruzione di tanta opera magnifica. E per chi abbia orecchie per sentire, queste lezioni sono uno di tali richiami.
I Sette Raggi (parte seconda)I regni dopo la morteIl corpo eterico ed i chakras
La costruzione di un sistema solare, facendo seguito alle nostre precedenti lezioni, pur basandosi sull'ardente incandescenza di una radice squisitamente assoluta, ricalca, nelle sue successive fasi, delle forme del tutto "tecniche" e conseguenziali. Mano a mano che lo studente di esoterismo, in costante rapporto metafisico con il proprio Maestro di Raggio, si addentra nell'investigazione dei misteri della natura, scopre, appunto, quanto meticolosa sia la mano della Gerarchia nell'applicare queste stesse formule costruttrici, che si legano, poi, alla crescita, pur sempre spontanea, della materia. È la semplice enunciazione del campo d'azione del principio Creativo Originario, dal punto di vista del Sistema Solare e non da quello del Mago Bianco, che noi delineeremo, da ora in poi. E seguiremo il metodo, spiccatamente esoterico, di partire dall'universale, scendere nel particolare, e dare modo all'ultimo di ritornare all'universale. Ci sono, dunque, sette piani di esistenza, dove la coscienza umana è inserita, mentre segue il naturale suo ritmo quotidiano reincarnativo. Sette piani, che rappresentano il campo d'azione diretta dei Sette Raggi, emananti dai Sette Pianeti Sacri del nostro Sistema Solare, sicché, però, ognuno si occupa del suo settore specifico e, nello stesso tempo, collega le sue attività vitali anche agli altri sei; è da tali piani che la Monade agisce, padroneggiando l'Anima e la personalità . Più avanti, studieremo l'importante funzione vitale dei medesimi e penetreremo, alquanto, nello strato segreto e nei significati più riposti e intimi delle Sublimi e Onnipotenti Coscienze che in Essi risiedono, e, da lì, irrorano, in un silenzio fremente d'amore saggio e di potere creatore, le radici della manifestazione tangibile ed oggettiva. Che rapporti hanno tali piani con la coscienza ordinaria dell'uomo comune? Praticamente, alcuna. Egli è semplicemente oggetto dei formidabili influssi energetici che da loro provengono e ne è schiavo, sino a quando le iniziazioni non lo immetteranno, sempre più profondamente, "faccia a faccia con i successivi aspetti del suo Sè celato"; il quale, in definitiva, è appunto l'agglomerato iridescente e infinito di queste vite, collegate in un susseguentesi allacciarsi di distanze. Possiamo, in primo luogo, dividere questi, che sono degli stati di coscienza superiori, in due meravigliose zone esistenziali: la materiale e l'immateriale. Teniamo, però, sempre, presente il fatto che i diagrammi verbali da noi enunciati riguardano soltanto il punto di vista umano e non, per esempio, gli altri regni della natura (coorti angeliche, ecc.); inoltre, teniamo sempre presente che i sette nuclei di vita sono strettamente collegati, dal punto di vista del nostro Logos Planetario, ai Pianeti Sacri, i quali si uniscono alla Sua Coscienza e, di lì, pervengono alla coscienza dell'uomo, ma solo quando egli sintonizza i punti vitali e nevralgici del suo corpo eterico, con il suo organismo fisico. Nell'esoterismo periferico si è portati a credere che i piani di cui parliamo siano la struttura definitiva e completa del nostro Sistema; noi cogliamo l'occasione per chiarire che i medesimi sono, invece, i sottopiani dell'Ultimo Piano Cosmico, il Fisico Cosmico. L'uomo non è in sintonia cosciente con gli altri sei globi invisibili che coesistono con la Terra, unico aspetto tangibile e sostanziale di essi. Solo in un caso egli è giunto a vederne, privo dei necessari poteri che gli conferisce l'iniziazione datagli dalla Gerarchia Bianca, un frammento: durante il periodo che intercorre tra le sue incarnazioni. Allora, in un delicatissimo processo, paragonabile all'aprirsi dei petali di una profumata rosa d'anima, egli tocca il vertice dei tre mondi in cui è maggiormente polarizzata la sua coscienza; e, cioè, trascende il mondo fisico e penetra in quello illusorio (creato sin dal tempo di Atlantide e destinato a scomparire nella Settima Razza Madre), chiamato astrale, ma che i Maestri sono soliti nominare "dell'annebbiamento emozionale". Mondo pieno di incanti, di forme, a volte luminosissime, ma, per lo più, gravitanti verso l'ignaro, con allettanti sinuosità, inesplicabili in termini scritti. Ci si può ispirare, per averne l'intuitiva comprensione (non dimenticandoci che, in esso, siamo immersi costantemente, come in una nebbia oppressiva e soffocante, ma visibile) nello studiare le descrizioni che ne avemmo ai banchi di scuola, sullo Stige, sull'Acheronte, sul mondo dell'Ade. I Maestri sono molto parchi nell'inviare i propri nuovi discepoli, privi di una guida, in questo regno, che ha una realtà, anche se transitoria, molto potente. Vogliamo accennare, soltanto, che esistono, al giorno d'oggi, gruppi, sempre in maggior numero, di discepoli, in tutto il mondo, i quali hanno il compito, adoperando speciali formule di potere, e allineati alla luce della loro anima, di dissolvere, occultamente, sotto il controllo della Gerarchia dei Maestri, simile morbosa creazione di sentimenti umani; ma, comunque, di una spiccata realtà, pressoché tangibile. Superando tale ostacolo, l'uomo ha conosciuto il secondo dei piani superiori, durante il processo della morte: il Piano Mentale. Il quale, a sua volta, costituisce un altro ostacolo, pieno com'è, del corollario orticante delle così chiamate forme-pensiero, per lo più - nel nostro caso e nella fase evolutiva in cui si trova immersa l'umanità - frammentarie e distorte; il mondo invisibile, col quale si sintonizzano, spesso e volentieri, le menti non illuminate dalla luce interiore della gran parte dei pensatori odierni. Lì, essi vengono a contatto con una speciale sostanza-pensiero elettromagnetica, manipolata e rimanipolata dai secoli delle generazioni passate; ed entrandovi in rapporto si rinchiudono in una barriera potente di vecchi pregiudizi, dogmi superati, strettoie mentali, da cui è difficile uscire, senza il comando inflessibile della propria volontà spirituale risvegliata. Giunge il momento in cui, però, il disincorporato, dopo aver attuato il processo che, da millenni, nei testi della Gerarchia Bianca, è chiamato "d'eliminazione", perviene allo svincolo di ogni forma transitoria che lo ratteneva aggregato alla stratificazione immediata delle sensazioni; sia emotive, che mentali inferiori. Egli si trova libero e radioso, vincolato soltanto al globo di luce, strumento, a sua volta, dello spirito che risiede in esso, e chiamato anima. I teosofi lo indicano come, corpo causale, poiché vi sono racchiusi i semi delle cause di vite precedenti, che manifesteranno i loro effetti nella presente incarnazione, e lo stesso diverrà serbatoio di futuri semi, da cui sbocceranno altri effetti; sino a quando, però, tale meraviglioso cesello, frutto di un laborioso faticare sottile dello spirito che lo abitò durante tutto il tempo in cui si manifestò nei tre mondi, come uomo, a sua volta, non verrà distrutto, tramite la quarta iniziazione, chiamata della crocifissione. Allora, il liberato andrà a stabilirsi, ricco di poteri soprannaturali e con pieno diritto, a far parte della Confraternita Creatrice, nei quattro Eteri Cosmici, preludio ad altre forme di beatitudine incomprensibili. Ma a noi non interessa, ancora, l'argomento. Abbiamo voluto solo accennare che, entrato in contatto con l'anima, dopo il processo naturale della propria morte, meraviglioso unguento che gli esoteristi considerano il profumo stesso della Vita Una, l'uomo raggiunge, coscientemente, il pinnacolo del tempio dei tre mondi: il piano causale. Egli, quindi, conosce solo tre piani, di questi sette che noi abbiamo menzionato, ed è un appuntamento a cui nessuno ha mai mancato; migliaia di volte siamo morti e migliaia di volte ci siamo reincarnati. Pochi spiritualisti che ci leggono non proveranno un richiamo nostalgico che emana dalla descrizione della costante penetrazione che il loro io ha avuto, durante gli intervalli che separano il suo tuffo nella materia, tra incarnazione ed incarnazione. Fa argomento a sè l'enumerare ogni meravigliosa Potenza Angelica, che risiede abitualmente nei tre piani. Vogliamo, comunque, sottolineare due aspetti della questione. Il primo è che, anche se può sembrare, forse, che ci si stia allontanando dal trattare i Sette Raggi in dettaglio, è necessario, comunque, ambientare il campo di azione in cui i medesimi si trovano a far parte di Messaggeri del Divino; il secondo, è che noi ci troviamo ad esprimere, lo ripetiamo, soltanto la struttura del Piano Fisico Cosmico, o l'ultimo dei Sette Piani Cosmici. Ora, analizzando il corpo fisico umano, frammento che rispecchia in sé le leggi di un più ampio TUTTO, gli occultisti sanno che il medesimo ha sette sfumature graduali di decrescente materialità : è formato da uno strato solido, da uno liquido ed uno gassoso e, finalmente, da quattro gradi di materia invisibile, i quali costituiscono il corpo eterico, che è parte fondamentale in ogni processo di magia naturale. È sul corpo eterico che sono focalizzati quei vortici di forza, deflettori sapienti, quando sono adoperati dal discepolo, dell'energia dei Sette Raggi. È la magistrale padronanza di questi "chakras" che fa di un Adepto della Loggia Bianca la maestosa arca di potere che egli è . È il corpo eterico che collega l'isolata e confinata entità umana, nel palpitante e sconfinato mare del corpo eterico del Pianeta e del corpo eterico del Sole, che sono una semplice Entità . Nel fare i debiti rapporti, riveliamo che i tre mondi in cui l'uomo è immerso, prima che ne venga liberato dalla quarta Iniziazione, sono il Piano Solido dal punto di vista del Logos Solare, proprio come i tre stati della materia densa lo sono per l'uomo. Ed i rimanenti quattro Piani Cosmici, che interpenetrano e determinano ogni manifestazione emergente nei suddetti tre regni sono, rispetto sempre al Logos Solare, quello che è per l'uomo il corpo eterico. Scopo del Maestro è di dare un metodo occulto al proprio discepolo (comunque, sempre il medesimo da che la Gerarchia tiene le redini dello sviluppo evolutivo del nostro Pianeta), il quale tramuti il piombo del discepolo, cioè i quattro eteri del suo corpo fisico denso, nell'oro purissimo dei quattro eteri cosmici. Ciò comporta, nella manifestazione dei tre mondi, la crescita di un vero Mago Bianco, il quale, senza fronzoli e senza lungaggini di falso misticismo, faccia scorrere, attraverso i trasumanati vortici del suo corpo eterico, ed in modo diretto ed immediato, le forze dei Sette Raggi, che zampillano, fresche e vergini, solo dal Corpo Eterico Cosmico. Processo che, ben presto, lo renderà, a sua volta, Maestro di Saggezza e di Potere.
I Sette Raggi (parte terza)Spiegazione della Parola Sacra "AUM"Come vennero creati i piani di esistenza solariCome furono creati i regni minerale, vegetale, animale, umanoDio è uno e trino, hanno, sempre, detto le Sacre Scritture. L'esoterismo aggiunge: e si àncora alla manifestazione concreta ed oggettiva in sette atti definiti, maschere ultime e supreme della sua potenza interiore.
Questo mistero è accuratamente proposto, sotto forma di simboli, da parte di tutte le religioni, sia orientali che occidentali, al credente ed allo studioso, fino ai giorni nostri, e, per comprenderne l'enigma, affermiamo, in modo franco ed immediato, che occorre, ancora una volta, chiedere aiuto alla conoscenza che gli Adepti e la Fratellanza Bianca posseggono sull'origine magica della creazione dei mondi e sul rapporto vivo ed immanente che intercorre tra il macrocosmo ed il microcosmo, e che dei due fa uno. Ma, teniamo a ricordare che ogni lezione del trattato che leggete è legata alla precedente ed alla successiva, in maniera molto stretta; lo studente consideri, quindi, che essendo, ora, noi entrati nella spiegazione del tutto "tecnica" e precisa sulla magistica primordiale creativa, non possiamo tornare a ripetere i significati profondi, e puramente astratti, dell'infinita natura dell'Uno, in tre persone ed in sette derivati magici. Ciò fa parte della precedente dissertazione. Ad essa rimandiamo lo studente, prima che egli possa comprendere tutta la stretta logicità dall'attuale esposizione e soddisfare il suo animo che brama dall'attingere a dati metafisici. Ogni Pianeta è simbolo di una qualità assoluta, latente nell'universo. Qualità che sono, di norma, chiamate idee archetipe. Schiave dell'immanifesto, rendono schiavi i mondo conosciuti, sino a quando gli ultimi non liberano ciò che esse rappresentano, e loro medesimi, con l'atto preciso d'emergere nella materia. Helena Petrowna Blavatsky afferma, nel sesto ed ultimo volume della sua Dottrina Segreta, che il nostro Logos Planetario, immerso in meditazione profonda e divina per l'intero ciclo dei Suoi cento anni (trecentoundici bilioni e quaranta miliardi di anni umani) contempla qualsiasi fatto, dai più grandi ai più piccini, che si oggettiverà in quel periodo, e gliene permette, di conseguenza, la suddetta manifestazione. Egli è il Dio del nostro Pianeta, e, come ogni altro Dio Planetario, vigila e possiede lo scrigno dei disegni intimi del Logos Solare, per quanto concerne il Suo ciclo individuale. A noi non interessa parlare della Terra, con gli altri quattro Pianeti, cosi detti non sacri, del Sistema Solare (Marte: VI Raggio; Plutone: I Raggio; Terra: III Raggio; Sole e Luna, che velano due pianeti occulti). Analizziamo, invece, la natura dei Sette Pianeti Sacri e consideriamo che essa è talmente alta ed inconcepibile alla mediocre mente umana, che il più comune degli sbagli compiuti dagli studiosi in esoterismo diviene il camuffarli grottescamente in giganteschi uomini, una specie di Molock dei cieli. Essi sono una vibrazione, essi sono una impressione sempre più sottile, essi sono rappresentanti di quel nulla che indicò Gotamo Buddha, in antitesi al tutto materialistico che circonda, ancora, l'uomo. Solo facendosi divini in ogni atomo della nostra stessa carne potremo percepire l'inebriante profumo che, pur se della più sottile specie, ha la capacità di sorreggere, ora, in piena manifestazione, tangibile e completa, il foglio del trattato su cui leggete quanto scriviamo. Non appartengono, quali semplici principi di vita eterna, solo al Sistema Solare, ma ci portano l'eco di campi sempre più lontani, in cui sfumano i contorni individuali del nostro Logos. - Vulcano (Primo Raggio o della Volontà ): messaggero della volontà amorevole. L'originario. L'uomo di Primo Raggio, pervaso solo da Forza Pura, tende ad acquistare possesso della sua sacra eredità, in modo indiscutibile, con solo coraggio, attingendo alle stesse radici della vita. Ogni grande conquista della storia appartiene ad individualità di questo genere. - Giove (Secondo Raggio o dell'Amore-Saggezza): amore magnetico, desiderio, attrazione inspiegabile verso ciò che è dolce, spontaneo. Saggezza, in contrapposizione alla frattura immediata d'un atto violento. - Saturno (Terzo Raggio o dell'Intelligenza Attiva): equilibrio, adattamento tra i poli degli opposti, ragion pura; adattabilità a qualsiasi dissonanza ambientale. Lo si comprende appieno contemplando il fiore chiamato stella alpina, che si apre, con le radici, la strada, tra le rocce, sormontando ogni difficoltà. Gli individui, sotto l'influsso del Terzo Raggio, superano ogni difficoltà, proprio come le radici di questo fiore, alla ricerca di linfa vitale, si attorcono nella dura pietra. - Mercurio (Quarto Raggio o dell'Armonia e della Bellezza): l'artista; se, per artista, consideriamo colui che possiede la formula matematica e geometrica per racchiudere, in circolo chiuso, la bellezza, prerogativa di ogni cosa in natura. Solo questo raggio dona compiutamente tale capacità . - Venere (Quinto Raggio o della Scienza): l'uomo di scienza. La ricerca del dettaglio. L'andare verso l'incastro del mosaico. L'accuratezza. Il minimum. - Nettuno (Sesto Raggio o della Devozione): la devozione inflessibile verso gli eterni ideali. La capacità di identificare l'Assoluto, nello stretto relativo, sia, esso, una forma umana, un amore; sia, esso, il medesimo panteismo. - Urano (Settimo Raggio o della Magia): l'atto finale della creazione. L'ultimo guizzo che rende l'onda completa. Il mago; la capacità di rendere definitiva e materiale, l'omogenea e spirituale struttura delle forme. Ecco, in breve, dallo stretto punto di vista umano, l'analisi dei Sette Raggi. Essi presentano una loro inerente dualità . Colui che, come i Maestri di Saggezza, è riuscito ad identificarsi con la linfa squisita che, fiori divini nel campo del Signore, s'innerva nei loro steli, ne manifesta le qualità, or ora, menzionate. Chi sta inerpicandosi verso di loro, ne deformerà l'immacolato candore, mostrando i così detti "difetti di Raggio", e cioè :
Tutti gli uomini sono legati, per sempre, a una di queste linee, e si dividono in sette gruppi. Comunque, prima di arrivare alla definitiva scoperta del proprio Raggio Monadico, essi debbono, gradualmente, con l'aiuto del proprio Maestro di Raggio, stabilire e, quindi, non esserne più dominati, gli altri cinque "Raggi sottostanti"; cioè, a quale appartenga il proprio corpo fisico, quello del corpo astrale, quello del mentale concreto, quella della personalità, e quello dell'Anima o del corpo causale. Le prime tre Iniziazioni gli fanno conoscere i primi quattro Raggi; la quarta gli fa conoscere il Raggio dell'Anima ed intuire quello monadico, eterno. Ogni uomo cambia, ad ogni vita, Raggio dei tre corpi; con una certa continuità, tra le vite, quello della personalità ; conserva - ma con le dovute eccezioni - per tutto il ciclo reincarnativo, come Anima, il Raggio del corpo causale. E, per sempre, ripetiamo, il monadico. Torniamo a suggerire lo studio del "Trattato dei Sette Raggi", di Alice Bailey, per gli incalcolabili benefici che ne deriverebbero allo studente, e non soltanto di carattere puramente intellettuale. Lo studio dei Sette Raggi Fondamentali, oltre che sconfinare nella investigazione dei cicli storici passati e futuri, sotto la Signoria dei Medesimi, dà la possibilità di conoscere, razionalmente e sanamente, quella via chiamata del "fuoco interno", o di kundalini, che riguarda il metodo di risvegliare i poteri occulti del discepolo, e farne un Adepto. Lo studio dei Raggi permette al discepolo di elevare le energie, da sotto il diaframma, sino al punto centrale sulla testa, chiamato chakra eterico brahmarandra, in connessione con la glandola pineale. Ciò, lo libera dalla carreggiata comune degli influssi astrologici (che guidano i destini di coloro, i quali sono polarizzati, nelle proprie essenze vitali, in quelle forze occulte, vibranti, appunto, sotto il diaframma) e lo pone sotto la limpida "impressione" dei Sette Pianeti Sacri. Fino a quando il discepolo, divenuto iniziato, in una progressione sempre più ampia, collaborerà nel lavoro di mago bianco, in modo cosciente e diretto, con gli Dei del nostro Sistema Solare.
ESTRATTO DAL LIBRO "La Grande Sintesi della Tradizione Esoterica"a cura di Guido Da Todi Marco Valerio Editore - Torino Dedicato al Sacro Leone dell'India: Sri Sri Yukteswarj http://www.guruji.it/
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