IL MANUALE DELLA VITA
L'uomo non è
solo e senza aiuti nell'affrontare la vita, ma ha a sua disposizione
un manuale specifico e molto dettagliato: le Leggi Universali.
Oggi anche la scienza agnostica accetta l'esistenza di Leggi che
regolano la vita naturale e questo, secondo noi, è l'ammissione,
volenti o nolenti, dell'esistenza di Dio.
Se ci sono delle Leggi Universali ci deve per forza essere una Mente
Universale, un'Intelligenza Cosmica, che le ha pensate in modo da
ordinare l'evolversi della vita.
Se ognuno seguisse il suo istinto, i suoi desideri e i suoi
interessi personali non ci sarebbe alcuna possibilità di convivenza
collettiva e sociale. All'uomo è stato dato il libero arbitrio non
per fare ciò che vuole (questo è un principio infantile) ma per
avere la libertà di scegliere fra i diversi modi che la vita offre
per evolvere.
Per aiutare l'uomo in questa sua scelta quel grande Essere, che
chiamiamo Dio, ha offerto all'umanità un aiuto straordinario e
terribilmente efficace se seguito: il suo Pensiero codificato in
Leggi di Natura.
Egli ha pensato quale fosse il modo migliore per condurre l'uomo a
conoscerLo, a capire il significato profondo di quel grande dono che
è la vita, a condividere con Lui la Gioia e l'Amore che hanno
motivato la sua Creazione, e ha convenuto che il fatto di fissare il
suo Pensiero nelle Leggi che regolano tutta la manifestazione fosse
sicuramente una buona decisione. In altri termini, attraverso la
conoscenza delle Leggi Universali l'uomo ha la possibilità di
conoscere Dio e tramite la loro applicazione di avvicinarsi sempre
di più a Lui e al suo Spirito Motivante.
Il suo Pensiero e la sua Decisione si sono precisate gradualmente e
di conseguenza hanno dato vita alla Legge di Evoluzione, mediante la
quale la coscienza cresce a poco a poco attraverso la stimolante
esperienza dei rapporti con gli altri, dello sforzo nell'affrontare
gli inevitabili problemi quotidiani e nella gioia per averli
superati.
È per questo che l'uomo passa attraverso quelle fasi che ne
caratterizzano la sua esistenza: infanzia, fanciullezza,
adolescenza, giovinezza, maturità, vecchiaia. Questi non sono stadi
legati al tempo (questa è una concezione puramente materialista) ma
alla coscienza, ed è a questa che la cultura dovrebbe porre
l'attenzione nei rituali di passaggio dall'uno all'altro.
Lo stesso avviene per l'umanità in generale. Ogni civiltà segna uno
stato di maturità e di coscienza ben preciso. La lontana Lemuria,
per esempio, corrispondeva all'infanzia, l'Atlantide alla
fanciullezza e oggi, possiamo dire, siamo entrati nell'adolescenza
della coscienza. Basta guardare la parte più avanzata dell’umanità,
quella occidentale, per renderci conto che si comporta come un
adolescente.
Se la Legge di Evoluzione è il motore della vita, la Legge del
Karma, o meglio di Causa ed Effetto, ne è il regolatore. Se ci
pensiamo bene essa è un grande capolavoro, quale solo una Mente
Eccelsa e Divina come quella del Grande Creatore poteva ideare: «Ciò
che fai agli altri ti sarà fatto di conseguenza».
Per dirla col Cristo: «Se semini vento raccoglierai tempesta».
Quale modo migliore per indurre l’uomo a superare il suo innato
egoismo infantile che quello di imparare a considerare anche gli
altri, i loro bisogni, i loro problemi e quindi affrontare i
rapporti umani in modo più cosciente e responsabile?
Purtroppo, fino ad un certo livello di evoluzione – quello della
personalità – esiste ancora il Male, e i suoi seguaci sono riusciti
a rispondere al capolavoro divino con un altro capolavoro:
obnubilare la conoscenza delle Leggi Universali, facendo credere
all’uomo che egli è un essere libero, autonomo e indipendente da
tutto e da tutti. Pensate come cambierebbe la vita se l’educazione
insegnasse nelle scuole la Legge del Karma e anche quella della
Rinascita!
In ogni caso le Leggi agiscono anche se gli uomini non le
riconoscono. Pensate alla stupenda bellezza della Legge di
Attrazione e al suo profondo ed intrinseco contenuto di amore,
quando osserviamo che nessuno rimane mai solo nella sua esperienza.
Potrà essere piccolo, brutto, storpio, deforme o malato ma sempre
troverà qualcuno che lo ama, che si prenderà cura di lui, che gli
insegnerà a comprendere come meglio utilizzare le qualità e i
talenti che gli sono stati affidati dal Divino Precettore.
Tutte le Leggi sono un aiuto stupendo e straordinario per
indirizzare la vita di ogni uomo, per donargli pienezza ed accendere
il suo entusiasmo quando, mediante il loro aiuto, riesce a superare
quelle difficoltà che il Divino Programmatore ha posto in ogni
tracciato personale. Applicando la Legge di Polarità, riesce, per
esempio, a superare quella dualità che costantemente lo crocifigge,
trovando il terzo punto dell’Equilibrio e trasformando così la
circolazione delle sue energie da una contrapposizione antagonista
ad una circolazione triangolare, complementare ed armonica.
Oppure quando, mediante la Legge di Analogia e Corrispondenza, ha la
possibilità di andare oltre se stesso riconoscendosi come un atomo
di quel grande organismo chiamato Cosmo, regolato dallo stesso
ordine di comando, espandendo così la sua coscienza oltre quell’egoismo
e quell’egocentrismo che lo imprigionano in quella particella senza
importanza per partecipare alla grandiosa recita dell’Unità e della
Sintesi con il Tutto.
In conclusione, possiamo dire, che le Leggi,
essendo un Pensiero, sono Energia e come tale sono degli Esseri
Viventi, che tutte le tradizioni chiamano Deva o Angeli.
Quando l’uomo riesce ad entrare in rapporto con questi Esseri,
mediante il loro riconoscimento e l’accettazione della Volontà da
Essi espressa, allora si inserirà all’interno della loro Aura e non
avrà più nulla da temere. Ogni timore, dubbio, paura scomparirà come
d’incanto per lasciare il posto alla Fiducia che le Leggi agiscono
per Amore e lavorano per il bene di ciascun individuo e per quello
di ogni Regno di Natura.
La sofferenza e il dolore continueranno, certo, ma apparterranno
solo al corpo fisico, perché la propria identità sarà saldamente
ancorata nella piena coscienza di quel mantra straordinario che il
Cristo ci lasciò circa duemila anni fa: «Sia fatta la Tua Volontà e
non la mia».
Quando si recita questo mantra coscientemente la personalità perde
ogni sua volontà, intenzione, progetto per accettare con piena
fiducia la Volontà dell’Angelo Solare, della Legge e di Dio in modo
che il Piano si possa compiere anche con il nostro aiuto.
Tratto dal sito dell'Associazione "Pax Cultura"
www.paxcultura.it
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