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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

ROSA+CROCE

 

                                
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SERVIZIO DEL TEMPIO

 

 Musica: Inno di Apertura.

L'Assemblea canta la terza strofa dell'Inno di Apertura.

Cerchiamo di conoscer ciò
che sa innalzare e liberar:
l'Amore a tutti far ci può
il nostro compito operar.
Sapendo qual è il retto agire
in tutti i giorni, in tutte l'ore,
riusciremo ad abolire
l'egoismo separator.

Il lettore scopre l'Emblema Rosacroce e apre il Servizio dicendo:

Care Sorelle e cari Fratelli,
ancora una volta ci siamo ritirati dal frastuono del mondo materiale per entrare nel tempio vivente del nostro essere interiore, in un conclave spirituale. Per simbolizzare questo ritiro dal mondo visibile abbiamo oscurato la nostra sala delle riunioni. Noi cerchiamo la luce spirituale seguendo gli insegnamenti della Filosofia Rosacroce. Fissiamo dunque riverentemente gli occhi sulla Croce di Rose mentre ascoltiamo il saluto Rosacrociano:


 

"Care Sorelle e cari Fratelli, che le Rose fioriscano sulla vostra Croce."

I presenti rispondono:

"E sulla vostra pure."

 

LETTURA:


Un solo carbone non forma un fuoco, ma quando diversi carboni vengono messi insiemi il calore latente in ciascuno di essi può tramutarsi in una fiamma emittente luce e calore; in conformità a questa legge di Natura ci siamo riuniti qui oggi, affinché unendo le nostre aspirazioni spirituali, si possa accendere e tener viva la fiamma della vera fratellanza spirituale, che è il balsamo di Galaad, l'unica panacea contro le miserie del mondo.

La Bibbia è stata data al Mondo Occidentale dagli Angeli del Destino, che assegnano a tutti e a ciascuno in particolare ciò che esattamente occorre per il loro sviluppo. Questi Angeli sono al di fuori dell'errore e se noi cerchiamo nella Bibbia la Luce, la troveremo certamente.

Leggiamo alcuni versetti della 1.a Epistola di S. Giovanni e delle Lettere di S. Paolo ai Corinzi e ai Filippesi aventi per tema la fratellanza:

Dio è Luce; se noi camminiamo nella luce come Egli è nella luce, avremo comunione l'uno con l'altro. Chi ama il proprio fratello è nella luce. Ma colui che odia il proprio fratello è nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Non si ami con parole o con la lingua, ma mediante le opere e in verità, perché quand'anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli, se non ho carità divengo un rame risuonante e un tintinnante cembalo. E quantunque io avessi profezia e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza, e benché avessi tutta la fede, talché io trasportassi i monti, se non ho carità, non sono nulla.

E se io spendessi tutti i miei averi per nutrire i poveri e dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho carità, quello niente mi giova.

La carità è lenta all'ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia, non opera disonestamente, non cerca le cose proprie, non s'inasprisce; non tiene conto del male, non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce della verità, comprende ogni debolezza, ha la fede, spera ogni cosa, sostiene ogni cosa.

La carità non viene mai meno, ma le profezie saranno annullate, le lingue cesseranno e la scienza sarà annullata. Perché noi conosciamo in parte e in parte profetizziamo. Ma quando la perfezione sarà venuta, allora quello che è solo in parte sarà annullato. Perché noi vediamo ora in specchio e in enigma, ma allora vedremo Dio faccia a faccia; ora lo conosciamo in parte e in parte profetizziamo. Ma quando la perfezione sarà venuta, allora quello che è solo in parte sarà annullato. Perché noi vediamo ora in specchio e in enigma, ma allora vedremo Dio faccia a faccia; ora lo conosciamo in parte, ma allora lo conosceremo come noi siamo conosciuti da Lui. Ora queste tre cose durano al presente: fede, speranza e carità, ma la maggiore di esser è la carità.

Se ci amiamo l'un l'altro Dio è in noi, e il Suo amore è perfetto in noi. Dio è amore, e colui che vive nell'amore vive in Dio e Dio è in lui; ma se un uomo dice: "Amo Dio" e odia il proprio fratello, è mentitore, perché colui che non ama il proprio fratello che può vedere, come può amare Dio che non vede? E noi abbiamo il Suo comandamento che colui che ama Dio ami pure il proprio fratello.

Se vi è dunque consolazione in Gesù Cristo, ristoro di amore, se vi è qualche comunione di spirito, non miri ciascuno alle proprie cose, ma a quelle altrui. Abbiate in voi quel sentire che ebbe Gesù Cristo, il quale, essendo in forma di Dio, non volle per usurpazione essere uguale a Dio; si spogliò di se stesso prendendo le sembianze di un servo e si rese simile agli uomini. E sotto le spoglie d'uomo si è umiliato, si è dimostrato obbediente sino alla morte e fino alla morte sulla croce. Per questo Dio l'ha sovranamente esaltato e Gli ha dato un nome al disopra di tutti, affinché al nome di Gesù Cristo ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua confessi ch'Egli è il Signore a Gloria del Padre.

Care Sorelle e cari Fratelli, sforziamoci di seguire l'esempio di Cristo e vivere secondo la Sua grandezza: COLUI CHE VUOL ESSERE IL PRIMO SIA L'ULTIMO E IL SERVO DI TUTTI.

Il Servizio amorevole, altruistico e disinteressato che facciamo agli altri è il cammino più breve, più sicuro e più gioioso che conduce a Dio. Il riconoscimento dell'unità fondamentale e di ciascuno con tutti, la fratellanza di spirito è la realizzazione di Dio. Per raggiungerla cerchiamo di perdonare le debolezze del nostro prossimo e di vivere l'essenza divina che è occulta in noi, ciò che costituisce la base della fratellanza.

Rimaniamo ora in silenzio e concentriamoci per qualche minuti sulla parola SERVIZIO.

 

 

Concentrazione di circa 7 minuti.

Terminata la concentrazione si copre l'Emblema.

 

Tutti si alzano in piedi e cantano l'Inno di Chiusura:

L'Officiante pronuncia l'ammonizione finale:

"Ed ora care Sorelle e cari Fratelli, nel lasciarci per fare ritorno al mondo materiale, si faccia la ferma risoluzione di esprimere nella nostra vita quotidiana gli elevati ideali spirituali testé ricevuti, affinché di giorno in giorno si possa diventare uomini e donne migliori, meritevoli di essere usati come canali coscienti per il benefico lavoro dei Fratelli Maggiori nel Servizio all'Umanità."

 

 http://www.rosacroceoggi.org/

http://www.rosicrucian.com/