www.iltibetano.com

Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

ROSA+CROCE

 

                                
Chi siamo Martinismo  Massoneria Teosofia  Scuola Arcana  Gnosi Rosacroce Messaggi Miscellanea

 

 

 

LETTERE ROSACROCIANE

di MAX HEINDEL

 

Capitolo 4°

LA DOTTRINA SEGRETA

Il fondamento della Dottrina Segreta dal quale risulta la conoscenza dei più profondi misteri dell'universo, è così semplice che può comprenderlo anche un bambino, ma per la sua stessa semplicità è disdegnato da coloro che amano le cose complicate e illusorie.

Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo come te stesso. La conoscenza pratica di questa verità è tutto quanto viene richiesto per entrare nel tempio dove si acquisisce la saggezza divina.

Non possiamo conoscere la causa di ogni bene senza avvicinarci ad essa e non possiamo avvicinarci se non l'amiamo e il nostro amore ci conduce ad essa. Non possiamo amarla senza sentirla e non potremo sentirla se non esiste in noi stessi.

Per amare il bene dobbiamo essere buoni; per amare il bene sopra ogni cosa deve prevalere il sentimento della verità, della giustizia e dell'armonia; dobbiamo cessare di vivere entro la sfera dell'Io inferiore, che è quella del male e vivere nel seno dell'elemento divino dell'umanità. Dobbiamo amare la parte divina dell'umanità tanto quanto la parte divina del nostro intimo. Raggiunto questo stato supremo con l'oblio completo della personalità, ci uniremo con amore a Dio e non esisterà per noi ne in cielo ne in terra alcun segreto.

Che cosa è la conoscenza di Dio se non la conoscenza del bene e del male? Dio è la causa d’ogni bene e il bene è l'origine del male. Il male è la reazione del bene, come le tenebre sono la reazione della luce. Il fuoco divino dal quale proviene la luce non causa la minima oscurità, però la luce che irradia dal fiammeggiante centro non può manifestarsi senza la presenza delle tenebre, come pure la presenza della luce fa conoscere le tenebre.

Esistono, di conseguenza, due principi: il principio del bene e il principio del male. Entrambi scaturiscono dalla medesima radice, nella Quale non esiste il male, in quanto in essa risiede solo il bene assoluto e inconcepibile. L'uomo è il prodotto della manifestazione del principio del bene e solo nel bene può trovare la felicità, dato che ogni essere, per essere felice deve vivere nell'elemento pertinente alla sua natura. Coloro che sono nati nel bene saranno felici nel bene; coloro che sono nati nel male, desidereranno solo il male. i nati nella luce cercheranno la luce e i nati nelle tenebre cercheranno le tenebre. Siccome l'uomo è figlio della luce, non sarà felice se nella sua natura vi è indizio di tenebre. L'uomo il cui principio fondamentale è il bene, non troverà pace fintanto che nel suo intimo esista una piccola quantità di male.

L'anima dell'uomo è come un giardino dove sono seminati infiniti semi diversi, dai quali possono germogliare piante belle e salutari oppure brutte e nocive. La volontà è il fuoco dal quale queste piante ricevono il calore necessario per crescere. Se la volontà è buona, spunteranno delle piante belle; se è cattiva, piante scadenti.

L'oggetto principale dell'esistenza dell'uomo sulla terra è la purificazione e la coltivazione della volontà fino a convertirla in una forte potenza spirituale. L'unico mezzo per purificare la volontà è l’azione e per raggiungerlo, tutte le nostre azioni devono essere buone, fino a che l’agir bene diventi costume e si uccida ogni desiderio maligno,

A cosa varrebbe conoscere il mistero della Trinità e parlare saggiamente degli attributi del Logos, se nell'altare del tuo cuore non ardesse il fuoco dell'amore divino, se la luce del Cristo non brillasse nel tuo tempio? La tua mente, abbandonata dal vivificante spirito, perirà e tu con essa se nel tuo cuore non arde la fiamma dell'amore spirituale. Se non ami il bene vale meglio tu viva nell'ignoranza perché così non sarai responsabile delle tue azioni, mentre chi conosce la verità e la disprezza per cattiva volontà, deve soffrire perché commette, sapendolo, peccato imperdonabile contro la verità spirituale. Al Vero Rosacrociano, nel cuore del quale arde il fuoco del divino amore per il bene, la Luce illuminerà la mente, gli ispirerà buoni sentimenti e lo spingerà a buone azioni. Non 'occorrerà che nessun mortale gli insegni la verità, perché lo spirito di saggezza sarà il suo vero Maestro.

Tutte le scienze e arti profane sono puerili di fronte all'eccellenza della sapienza divina. La scienza del mondo manca di valore duraturo, però la sapienza divina è eterna e deve essere accompagnata dall'amore divino, perché dall'unione della sapienza con  l’amore proviene il potere spirituale. Chi non conosce l’amore non conosce Dio, perché Dio è amore. Per questo S. Paolo disse che pur se penetrassimo tutti i misteri, possedessimo tutte le scienze e facessimo opere buone, se non abbiamo  l’amore divino non siamo nulla, perché solo con l’amore conquisteremo l'immortalità.

Che cosa è l’amore? Un potere universale prorompente dal centro creatore dell'universo. Nei regni elementari e minerale è attrazione; nel regno vegetale è istinto rudimentale; in quello animale è istinto puro; in quello umano è passionalità, capace di trasmutarsi nella sua origine divina o di pervertirsi nell'abiezione. Nel regno super-umano l'amore diventa potere spirituale vivo e cosciente. Nella maggior parte degli uomini esso è un sentimento passionale, capace però di guidare o di traviare l'umanità. Possiamo amare o non amare una cosa, però quest’amore non penetra nelle profondità dell'anima dell'oggetto amato. L'amore divino è un dono dello spirito esistente nel nostro intimo; è il risultato della nostra evoluzione spirituale e nessuno può sentirlo se non ha raggiunto la vetta della spiritualità. Però l'uomo superiore sa che è un potere onnipenetrante che scaturisce dal centro del cuore e penetra nel cuore dell'amato a ravvivare i germi d'amore ivi latenti. Questo Amore spirituale chiamalo, se preferisci, Volontà spirituale, Vita spirituale, Luce spirituale, in quanto è tutto questo e molto di più, perché tutti i poteri spirituali scaturiscono da un solo centro eterno e culminante in un potere a mò di cuspide di piramide multilaterale. Questo punto, questo potere, questo centro, questa luce, questa vita, questo tutto si chiama Dio, la Causa d’ogni bene, sebbene il termine Dio non significhi nulla per coloro che non lo comprendono e che non lo possono concepire in quanto non sentono né conoscono Dio nel loro cuore.

Come ottenere questo potere spirituale di amore; di buona volontà, di luce, di vita eterna? Non possiamo amare una cosa se non è buona, non possiamo distinguere se una cosa è buona o cattiva senza sentirla, non possiamo sentirla senza entrare in rapporto con essa; non possiamo entrare in rapporto con essa se non l'amiamo; gireremmo eternamente in un cerchio vizioso senza mai arrivare alla verità eterna se non fosse per l'influenza continua del Sole spirituale di Verità che nel centro del cuore umano concentra i suoi raggi e, attirandolo istintivamente e inconsciamente, trasforma il movimento circolare in spirale e mediante la “Luce di Grazia” avvicina gli uomini al Centro spirituale malgrado le loro tendenze.

E' stato detto che l’inclinazione dell'uomo verso il male è più potente di quella che esperimenta verso il bene e la cosa è indubbiamente certa, dato che nel presente stato di evoluzione le attività e le tendenze brutali dell'uomo sono ancora molto intense, mentre i suoi principi superiori non si sono sviluppati sufficientemente per innalzare la coscienza. Però, sebbene le tendenze animalesche dell'uomo siano più forti delle sue potenzialità spirituali, la luce eterna e divina che lo attira verso il centro è assai più potente e sebbene l’uomo resista al potere di amore divino e propenda verso il male, lo attirerà continuamente e inconsciamente al centro di amore. Pertanto, pur essendo l’uomo fino a un certo punto vittima inerme di potestà spirituali, è, in virtù dell'uso della sua ragione, un agente libero; fintanto però che la ragione non sarà perfetta non potrà essere completamente libero e può perfezionare la sua ragione solo vibrando in armonia con la Ragione divina. L'uomo quindi non potrà essere completamente libero se non obbedirà alla Legge.

Vi è solo una Ragione suprema, una Legge suprema, una Sapienza suprema, cioè un solo Dio, il punto culminante di tutti i poteri, sia spirituali; sia fisici dell'Universo; il Centro unico dal quale provengono tutte le cose, tutte le attività, tutti gli attributi, facoltà, funzioni e princìpi e nel qual’é devono culminare. L'uomo può sperare nella realizzazione dei suoi aneliti se agisce in armonia con la legge universale poiché la teoria universalmente conosciuta della sopravvivenza del più capace, del più adatto e la verità assiomatica che il forte prevale contro il debole, sono valide tanto nel regno dello spirito quanto nel regno della materia. Una goccia d'acqua non può fluire in direzione contraria a quella della corrente della quale fa parte e cosa è  l’uomo, con tutta la sua vanità e presunzione di sapienza, se non una goccia nel l’oceano di vita universale?

Per obbedire alla Legge occorre conoscerla; ma dove si può conoscere la vera legge e distinguerla da quella falsa, più che nello studio della natura spirituale e materiale? L'occultista ha bisogno solo di studiare un libro che contenga per intero la Dottrina Segreta con tutti i misteri, conosciuti solo dagli Iniziati. E' un libro che non ha mai subito falsificazioni né traduzioni erronee, né frodi pietose né interpretazioni assurde e che ciascuno può gratuitamente acquisire e che tutti possono comprendere senza distinzione di idiomi. Il titolo di questo libro è “M”, che significa Macrocosmo e Microcosmo compendiati in un volume. Per leggere correttamente questo libro è necessario impiegare contemporaneamente la vista della mente e quella dello spirito. Se le sue pagine sono illuminate soltanto dalla fredda luce della luna, la luce del cervello, sembreranno morte e conosceremo solo la lettera stampata, ma se le illumina la luce divina dell'amore che irradia dal centro del cuore, si vivificheranno; e rotti i sette sigilli che chiudono alcuni dei suoi capitoli si alzeranno gradatamente i veli ad uno ad uno e conosceremo i misteri divini che il Santuario della Natura nasconde.

Senza la divina luce dell'amore è inutile scrutare le tenebre del profondo mistero. Coloro che studiano la Natura alla luce esterna dei sensi, di essa conosceranno solo la maschera e invano chiederanno che siano loro rivelati i misteri che solo con la luce dello spirito possono essere studiate a fondo, perché la luce dello spirito brilla eterna- mente nelle tenebre, ma le tenebre non la comprendono.

Dove trovare questa luce dello spirito se non nel nostro spirito stesso? Solo l’uomo può conoscere quello che esiste nel suo intimo. Non può realmente percepire alcun oggetto, ma solo le sue immagini e sperimentare le sensazioni prodotte nella sua coscienza dagli oggetti esteriori. Tutto ciò che  l’uomo possiede, salvo il suo aspetto esteriore, è un epitome, un'immagine, una controparte dell'universo. L'uomo è il microcosmo e in lui risiede in germe, più o meno sviluppato, tutto ciò che la Natura contiene. In lui risiedono Dio, il Cristo e lo Spirito Santo. In lui sta la Trinità, gli elementi del regno minerale, vegetale, animale e spirituale, il cielo, l’inferno e il purgatorio; in lui tutto è contenuto, perché è immagine di Dio e Dio è la causa di tutto quello che esiste e nulla esiste che non sia manifestazione e sostanza di Dio.

L'universo e tutto quanto contiene è manifestazione della Causa o Potere Supremo che gli uomini chiamano Dio. Per studiare le manifestazioni di questo Potere dobbiamo studiare le impressioni che produce nel nostro intimo. Noi possiamo conoscere solo quello che esiste nel nostro intimo e, pertanto, anche lo studio della natura esteriore non è, né può essere altro che lo studio dell'Io, cioè lo studio delle sensazioni interne prodotte da cause esterne. L'uomo può conoscere realmente solo quello che percepisce nel suo intimo e tutte le cosiddette conoscenze delle cose esteriori sono delle pure speculazioni o ipotesi o, al massimo, delle verità relative.

Pertanto coloro che cercano un Dio esterno negando Dio nel loro cuore, lo cercheranno invano. Coloro che dicono di adorare un re della creazione sconosciuto e soffocano il neonato nella culla del loro cuore, adorano un'illusione. Se desideriamo conoscere Dio e ottenere la Sapienza Divina, dobbiamo studiare l’attività del Principio Divino nel nostro intimo, ascoltarne la voce con l'orecchio della mente e leggerne le parole con la luce del Suo amore divino, perché è l’unico Dio del quale l’uomo può conoscere qualcosa e il suo Dio individuale è identico al Dio dell'universo, Il Dio universale si individualizza, s'incarna nell’uomo e l’uomo diventa Dio, quando ottiene la conoscenza perfetta del proprio Ego divino, cioè quando Dio ha raggiunto nell'uomo la conoscenza di se stesso.

Pertanto non può esservi Sapienza Divina senza la conoscenza dell'Ego e solo chi lo conosce è saggio. Non credano gli scienziati e i teologi di conoscere il loro Ego divino. Se lo conoscessero avrebbero dei poteri divini che gli uomini definiscono soprannaturali, perché sono rarissimi nell’umanità. Se gli uomini conoscessero se stessi, non vi sarebbe bisogno di predicatori, né di dottori, né di libri, né d’istruzioni. Basterebbe il loro Dio interiore. Tuttavia la sapienza profana non è da Dio che proviene. Essa proviene dai libri e da fonti esterne e fallibili. La coscienza dell'lo-sono che l'uomo comune sperimenta, è quella dell’io personale che deve perire prima che l'Ego divino conosca se stesso. Gli uomini non conoscono bene il loro io personale, perché questa conoscenza li farebbe inorridire. L'invidia, la cupidigia, la lussuria, la golosità, lira e altre sinistre passioni, dominano la maggioranza degli uomini e costituiscono gli elementi illusori del loro Io personale. Solo lo Spirito Divino è immortale nell’uomo e solo gli elementi perfetti e puri che si uniscono allo spirito continueranno a vivere in lui e per mezzo di lui.

L'Ego divino non sperimenta il sentimento di separazione che domina l’Io personale, né distingue fra se e gli altri esseri umani in quanto egli si riconosce in tutti loro. L'Ego è il Dio che può essere conosciuto solo da colui che si è divinizzato. E' il Cristo che non può essere compreso dall’Anticristo, che porta sulla fronte il segno della Bestia, simbolo dell'intelligenza senza la spiritualità o scienza senza amore divino. Questo Dio può essere conosciuto soltanto dalla vera fede, la sapienza spirituale, che penetra fino al centro ardente d’amore che esiste nel nostro cuore. E' il centro d'Amore, di Vita e di Luce, l’origine di tutti i poteri. In esso sono latenti in germe i misteri della rivelazione divina e se incontrerai la luce irradiata da tale centro non avrai più bisogno di insegnamenti perché avrai raggiunto la vita eterna e la verità assoluta.

Il grande errore della nostra epoca intellettuale è quello di credere che occorre raggiungere la conoscenza della verità per pura speculazione scientifica, filosofica e teologica. E' falso, perché sebbene una conoscenza dell'occultismo debba precedere la pratica, a nulla serve la teoria se non viene confermata dall'esperienza. Cosa servirà parlare d’amore senza sentire l’influenza divina dell'amore? Cosa varrà parlare di saggezza all'ignorante? Nessuno può essere artista, militare o politico per semplice erudizione libraria. E nemmeno il potere spirituale può essere ottenuto mediante semplice speculazione, perché richiede la pratica. Per conoscere il bene dobbiamo pensare e agire bene; per possedere saggezza dobbiamo essere saggi. L'amore che non è espresso in opere non ha valore. La carità puramente ideale non serve a nulla. Bisogna concretizzarla in azione. Ogni azione provoca la reazione. Pertanto, la pratica di buone azioni irrobustirà il nostro amore per il bene e a sua volta l'amore per il bene si manifesterà in buone azioni.

Chi agisce male perché non sa agire bene, è degno di compassione; però chi sa agire bene e sa di essere obbligato ad agire bene e tuttavia agisce male, merita condanna. Pertanto, ogni insegnamento relativo alla vita superiore è pericoloso per chi, sapendo distinguere fra il bene e il male, sceglie il sentiero del male, perché allora la sua responsabilità è assai maggiore.

Queste lettere non sarebbero state scritte se non vi fosse la speranza che qualcuno, senza cercare di capirle intellettualmente entri nel cammino pratico la cui porta è la conoscenza dell'Io che conduce all'unione con Dio e di cui la prima conseguenza è il riconoscimento della Fratellanza Universale dell'Umanità.


 

tratto dal sito dell'Associazione Rosacrociana A.C.R.O.

www.rosacroceoggi.org