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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

ROSA+CROCE

 

                                
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LETTERE ROSACROCIANE

di MAX HEINDEL


 

Capitolo 1°

LA SAPIENZA DIVINA

Non cercare di studiare la più elevata delle scienze se non hai deciso dapprima di entrare nel sentiero della virtù, perché coloro che non sono capaci di sentire la verità non comprenderanno le mie parole. Solo coloro che entrano nel regno di Dio comprenderanno i misteri divini e apprenderanno la verità e la saggezza in rapporto alla loro capacità di ricevere la luce divina della verità. Per coloro la cui esistenza consiste solo nella mera luce della loro intelligenza, i misteri divini della Natura non saranno comprensibili, perché le loro anime non odono le parole che la luce pronuncia. Solo chi abbandona il suo io personale può conoscere la verità, perché la verità è possibile conoscerla solo nella regione del bene assoluto.

Tutto quanto esiste è il prodotto dell'attività dello spirito. La maggiore di tutte le scienze è quella per mezzo della quale l'uomo impara a conoscere il legame fra l'intelligenza spirituale e le forze corporee. Fra lo spirito e la materia non vi sono delle linee di separazione definite in quanto che, fra i due estremi, sono comprese tutte le gradazioni possibili.

Dio è Fuoco che irradia purissima luce. Questa Luce è vita e le gradazioni fra la Luce e le Tenebre trascendono la comprensione umana. Quanto più ci avviciniamo al centro della Luce, maggiore è l'energia che riceviamo e maggior forza e attività ne risulteranno. II destino dell'uomo è di raggiungere il centro spirituale di Luce. L'uomo primordiale era figlio della Luce. Era in uno stato spirituale più elevato di quello attuale, dal quale è disceso a uno stato più materiale in una forma corporea densa. Per raggiungere la sua primitiva altezza deve percorrere nuovamente il sentiero dal qual è disceso.

Ognuno degli esseri animati di questo mondo riceve vita e attività dal potere dello spirito. Gli elementi grezzi sono governati da quelli più sottili e questi, a loro volta, da altri che li sorpassano in finezza, fino ad arrivare al potere puramente spirituale e divino; in tal modo Dio influisce su tutto e governa tutto. L'uomo possiede un germe di potere divino che, se sviluppato, può tramutarsi in un albero di splendidi frutti; questo germe però, può svilupparsi, solo mediante l'influenza del calore radiante dall'ignoto, centro del grande sole spirituale e a seconda di quanto ci avviciniamo alla luce, riceviamo detto calore.

Dal Centro o Causa suprema e originaria, irradiano di continuo dei poteri attivi che si diffondono in forme prodotte dalla sua eterna attività e da queste forme, irradiano ancora verso la Causa prima, costituendo una catena ininterrotta dove tutto è attività, luce e vita. Avendo abbandonato la radiante sfera di luce l'uomo è diventato incapace di contemplare il pensiero, la volontà e l'attività dell'Infinito nella sua unità ed oggi, riesce solo a percepire l'immagine di Dio in una molteplicità d’immagini varie. Contempla perciò Dio in un numero d’aspetti quasi infinito; però Dio rimane UNO.

Tutte queste immagini devono ricordargli l’esatta situazione che occupò un tempo e per conquistarla deve produrre ogni sforzo possibile. Se non si sforzerà di raggiungere una maggiore elevatezza spirituale, si sottometterà ogni volta di più, s’immergerà sempre di più nella sensualità.

Gli sarà allora assai più difficile recuperare il suo stato primitivo.

Durante la nostra vita terrena attuale, ci troviamo circondati da pericoli per difenderci dai quali la nostra forza è assai scarsa. Il corpo materiale ci tiene legati alla sensualità e mille tentazioni ci assalgono quotidianamente. Senza la reazione dello spirito, la natura infima dell'uomo lo immergerebbe nel fango della sensualità. Tuttavia, il contatto con la sensualità è necessario per l'uomo, in quanto gli conferisce la forza, senza la quale non potrebbe progredire. Tramite il potere della volontà, unita a quella di Dio, può, anche durante la sua vita in terra, arrivare ad essere tanto spirituale da contemplare e capire l'unità del regno della mente e raggiungere quanto si propone, perché, unito col Dio universale, sue sono tutte le forze della Natura e in lui si manifesteranno l'armonia e l'unità del Tutto. Vive allora fra le cose eterne e non è soggetto alle condizioni dello spazio e del tempo, perché partecipa del potere di Dio sugli elementi e le forze dei mondi visibili e invisibili ed ha la consapevolezza, di tutto quanto è eterno.

Dirige tutti i suoi intenti per coltivare la tenera pianta della virtù che cresce nell'intimo del suo essere. Per facilitarne lo sviluppo purifica la tua volontà e non permettere che ti abbaglino le illusioni dei sensi; ad ogni passo che fai sul sentiero della vita eterna troverai un'aria più pura una nuova vita, una luce più chiara e, secondo la tua elevazione, il tuo orizzonte mentale si amplierà.

L'intelligenza di per sé non conduce alla sapienza. Lo spirito lo sa, tuttavia tutti lo ignorano. L'intelligenza senza Dio è arida e presuntuosa e respinge l'influenza dello Spirito Santo. Quanto ingannevole è l'intelligenza senza la spiritualità! Come svanirà presto! Lo Spirito è la causa di tutto e quanto presto si spegnerà la luce della più brillante intelligenza se non è ravvivata dai raggi vitali del sole spirituale!

Per comprendere i segreti della sapienza non è sufficiente teorizzare su di essi, ma occorre soprattutto la saggezza. E' veramente saggio, solo colui che si comporta saggiamente, anche se non ha ricevuto la minima istruzione intellettuale. Per vedere ci occorrono gli occhi e per udire gli orecchi, quindi per percepire le cose dello spirito occorre avere la percezione spirituale. Lo spirito e non l'intelligenza, vivifica tutto, dall'Angelo planetario fino all'ameba nel fondo dell'oceano. L'influenza spirituale proviene dall'alto e non ascende mai essa cioè, viene irradiata sempre dal centro alla periferia e mai dalla periferia al centro. Si spiega quindi come l'intelligenza umana essendo un effetto della luce dello spirito che brilla nella materia, non può mai trascendere la luce dello spirito. L'intelligenza sarà capace di capire le verità spirituali solo quando la coscienza entra nel regno della luce spirituale. E' una verità che la maggior parte delle persone intellettuali respinge, perché non può raggiungere uno stato superiore e considera illusorio tutto quanto non può acquisire. Pertanto la comprensione di costoro è oscura e nel loro cuore, si annidano le passioni che celano la luce della verità. Chi si basa su quello che percepisce con i sensi fisici non può capire le verità spirituali e si aggrappa al suo io personale illusorio, respingendo le verità spirituali, perché esse distruggono la sua personalità. L'istinto naturale dell’io inferiore dell'uomo spinge questo a considerarsi indipendente dal Dio universale. La conoscenza della verità dissolve l'illusione e pertanto l'uomo sensuale, odia la verità.

L'uomo spirituale è figlio della luce. La rigenerazione dell'uomo e quindi il suo stato di perfezione, supera tutti gli esseri dell'universo esige l'annullamento di quanto oscura ed eclissa la sua vera natura interiore. L'uomo è, per così dire, un fuoco concentrato nell'interno di una scorza materiale e grezza. Il suo destino è di bruciare in questo fuoco la natura infima e unirsi all'igneo centro, di cui è una scintilla durante la vita terrestre. Se la coscienza e l'attività dell'uomo sono sempre concentrate sulle cose esterne, la luce che viene irradiata dalla scintilla divina all'interno del cuore, a poco a poco, si indebolisce e alla fine scompare; ma se si alimenta e si ravviva il fuoco interno esso distrugge gli elementi grezzi e ne attira altri sottili che rendono l'uomo, via via, più spirituale e rafforzano i suoi poteri divini. Viene accresciuta non solo l'attività interna, ma anche la ricettività delle influenze pure e divine, nobilitando completamente la costituzione dell'uomo fino a convertirlo nel vero re della creazione.

tratto dal sito dell'Associazione Rosacrociana A.C.R.O.

www.rosacroceoggi.org