Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza MASSONERIA
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Riflessioni sull'Iniziazione Maurizio A. De Pascalis
Parte 1
L'iniziazione è un argomento antico. Tutti noi ci siamo confrontati
con esso almeno una volta nella nostra vita. In realtà, siamo davvero tutti consapevoli del suo significato? Non è un'iperbole, è un dato di fatto: ma sembra che qualcuno arrivi al 33° grado senza avere ben chiaro il suo significato. Troppe volte ho provato sulle mie povere ossa e sulle mie orecchie, per fortuna di sordastro, una moltitudine di cacofonie iniziatiche. Ho il terrore che il concetto più alto dell'iniziazione si sia smarrito, sostituito da qualcosa di diverso, che nulla a che vedere con la luce spirituale. Purtroppo, ho anche l'impressione che il Rito, per molti sia diventato una recita da operetta, in cui ci si fregia d'insegne che non possono sostituire i valori esenziali dell'iniziato. Si è forse smarrita la consapevolezza di appartenere ad una Scuola esoterica, ad una Scuola che forgia pensieri immateriali? Direi ancora peggio, che qualcuno dimentica che: ".davanti alla Massoneria siamo tutti uguali.". Il maestrino che sale in Cattedra non serve, anzi fa male a se stesso ed agli altri Fratelli. È ora di finirla con le rappresentazioni fasulle. E' ora di aprire un dibattito SERIO ED ILLUMINATO sul SIGNIFICATO D'ESSERE UN INIZIATO. È ora di mettere in chiaro che la Casa Massonica è la casa di tutti i fratelli, e che non può essere usata per scopi personali, per i propri giochi elettorali. E' ora di capire che per primo dovere di un iniziato è, sì, quello di rispettare sé stesso, ma che il secondo, è anche quello di rispettare i propri Fratelli, di non ingannarli e di non usare la loro fiducia per i propri scopi e per le proprie "carriere massoniche".
Il "Capro" non è una futile polemica, è puntare il dito sui mali di una situazione diffusa, che se non verrà corretta in tempo scatenerà disaffezioni sempre peggiori. Se si vuole crescere è doveroso fare mea culpa anche su errori non nostri. Mi sono stancato delle inutili riunioni e di rituali approvazioni di lavori fatti da chi, d'iniziatico ha solo l'etichetta di un inutile Titolo. La Massoneria è qualcosa di più. Ma questa Massoneria è da tempo divisa, misconosciuta e derisa. E quel che ne resta è ridotto in tronconi, falcidiati da rancori interni. Mi sono stancato delle parole dette all'orecchio, che sembrano nascondere chissà quale segreto ma, in realtà, riguardano solo piccoli affari da consumare insieme. Mi sono stancato di chi si ricorda della Fratellanza solo al momento del bisogno profano. Se siamo una Scuola, anzi, in una palestra iniziatica, dimostriamolo coi fatti! Forse quello che sto scrivendo offenderà o susciterà un vespaio. Bene! Litighiamo pure, ma se alla fine diverremo consapevoli che il nostro status iniziatico non dipendente dalle divisione che confondono le varie Obbedienze, allora, quella che concepiremo sarà Massoneria vera. Fatta di Princìpi iniziatici e non da prìncipi o da sovrani.
Parte 2
Carissimi Fratelli e Sorelle
Questi pensieri che vi dedico esulano dal mio normale lavoro di
ricerca, ma sono il baricentro di tanti anni da Massone.
La
mia riflessione nasce sul significato dell'Iniziazione, non sul
cammino. È comprendere come il profano acceda al mondo esoterico.
In
questi anni ho visto varcare la porta del Sacrissimo Tempio molti
profani, ma il loro percorso si è arrestato ancor prima di
comprendere il significato base dell'iniziazione. Perché?
Non
mancavano gli elementi per progredire sulla via iniziatica, ma il
loro percorso si lo stesso interrotto. Sono ritornati semplici
metalli nella cava da cui furono estratti.
Rudolf Steiner, considerato un Maestro dell'esoterismo, nel 1918
pubblicava l'opera fondamentale dal titolo :«WIE ERLANGT MAN
ERKENNTNISSE DER HOEHEREN WELTEN?» (come si raggiunge alla
conoscenza dei mondi superiori), in cui affermava cheil profano deve
superare tre fasi probatorie:la PREPARAZIONE, l'ILLUMINAZIONE e
l'INIZIAZIONE.
Realtà e simbolismo dell'Iniziazione
Steiner affermava che non era del tutto necessario esaurire
completamente ogni fase per accedere nella sfera iniziatica. Ma pur
apprezzando Steiner, come un Padre dell'esoterismo, non concordo sul
non completamento delle tre fasi. Anzi, credo che la preparazione
sia un momento fondamentale del candidato. L'accettazione che introduce il candidato deve essere puntigliosa e precisa. Ed il Fratello preposto all'indagine, deve osservarlo come si osserva una NUOVA PIETRA ANGOLAREDEL TEMPIO.
La
fase della preparazione può essere lunga. Il candidato, aiutato
dalla saggezza dl Fr proponente, deve arrivare a distinguere sin nel
profondo del proprio cuore il solco che separa il mondo exoterico
dal mondo esoterico, ed essere pronto a valicarlo senza rimpianti,
per accedere ad una nuova vita, questa volta iniziatica.
Spesso ho espresso la convinzione che la nascita come siano momenti
di grande travaglio, di dolore e sofferenza. L'iniziazione è una
morte che precede una nuova nascita, dove MUORE il PROFANO e NASCE
il MASSONE.
Terminato il lavoro di preparazione, il profano va lasciato solo con
il suo mondo exoterico per comprendere se vuole veramente entrare
nella LUCE (l'intelligenza dell'anima).
Solo
al termine della sua riflessione, se avrà ricevuto l'ILLUMINAZIONE,
porà accedere alla terza fase dell'INIZIAZIONE (simbolica). ".L'altezza del Tempio è conforme alla conoscenza", dichiarò Thot Dio dalla testa di Ibis, ".la sua larghezza lo è alla Legge del Numero, le sue proporzioni rispettano l'armonia dei Cieli. Divieni pietra portante dell'edificio, penetra nel mistero."
Il
profano, diventato PIETRA ANGOLARE DEL TEMPIO, dopo aver effettuato
un viaggio metaforico sibolico (comune a tutto il mondo iniziatico,
fin dai tempi dell'antico Egitto), potrà accedere alla Porta
Sacrissima del Tempio.
Credo
che il primo insegnamento dell' iniziato sia proprio il rispetto
della Casa Massonica e del suo Tempio. E l'approccio esoterico, con
abbandono dell'assoluto pragmatismo, può compiere il miracolo di
metterci in comunicazione con le Sue energie. Quell'energia
ristoratrice e ricreatrice di forza che il mondo profano ci
sottrae ogni giorno. Il Cerimoniale è permeato d'energia. E questa forza gli è data da quanti, nei tempi, hanno partecipato alla sua ritualità, accrescendo, così, con la loro vitalità l'energia della sfera teurgica. Questa energia non fa differenza tra passato e presente, e non è retaggio solo di quanti la partecipano fisicamente ma anche di quanti sono passati all'Or\ Eterno. Perché un corpo può anche essere assente, ma per la sua energia può non essere così.
La
CATENA D'UNIONE Partecipare ad una Catena d'Unione e' cedere e prendere energia alla vitalità di un Eggregore. Diventare un anello "cosciente"di una Catena Iniziatica è creare un'Energia intelligente. Ogni anello cosciente è parte di me, perché, sia il "mio" che il "loro" anello è fatto della stessa ENERGIA. Questo è il mio percorso. Di cui provo il bisogno di condividerne la sofferenza di crescere.
Per
condividere fraternamente ogni sentimento, anche il neofita deve
svelare il mondo di significati racchiuso nel Tempio, e nelle
metafore dei suoi Cerimoniali. Solo così si comprenderà il percorso
che ci accomuna e ci affratella.
Dischiudere i significati occultati nelle espressioni letterali dei
catechismi di ogni grado, svela la VERA LUCE! Perciò, solo
l'educazione esoterica può far crescere l'Adepto sino alla Soglia
dell'ultima Iniziazione, quella interiore e maggiore.
La
Via iniziatica, quella esoterica della trasformazione interiore è,
però, irta di ostacoli.
Quante volte sono caduto, come tutti, e quanto doloroso e faticoso
è stato rialzarsi! Tra noi, io credo, il neofita sincero con se stesso prima che con noi, può trovare la giusta e spassionata l'accoglienza da cui poter sviluppare la propria crescita spirituale ed esoterica che fortifichi animo e mente, guidato in quel Percorso che lo conduca a: "CONOSCI TE STESSO". Maurizio A. De Pascalis
tratto dal sito ESONET La Tradizione Iniziatica tra Oriente ed Occidente
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