Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza MASSONERIA
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Iniziazione ed iniziazioni maschili e femminili Redazione Esonet
Risposte ai lettori: Lettore: mi necessiterebbe comprendere meglio la tematica dell'iniziazione femminile. Certe obbedienze hanno delle logge miste . Alice Redazione Esonet: Scusa se con fare diretto vado subito al punto. Un Gran Maestro, a proposito di «Obbedienze Miste», disse, con "saggia irriverenza": "di misto esistono solo le fritture di pesce". Obbedienze di Uomini e Donne, perciò. Ed anche se le cattive abitudini sono dure a morire tu, però, chiamale «Obbedienze di Uomini e Donne». L'iniziazione femminile è sempre esistita, precedendo probabilmente i "riti" per propiziare la caccia. Dal mistero della nascita, a quello della coltivazione, fino a quello dello scrutare l'incognito, sono questi gli esempi più antichi. A cui hanno seguito iniziazioni maschili e femminili, orientali ed occidentali. Nel nostro emisfero (culturale) Cagliostro portò in Europa il Rito Egiziano, che costituì quel prototipo di Massoneria che aprì "i Misteri" alle Donne (la prima fu la regina di Francia). Esistono iniziazioni maschili e femminili così come esistono "misteri" maschili e femminili. Se ne potrebbe parlare per ore. Per poi rifiutarle tutte, però. Perché, tutte iniziazioni secondarie (Misteri minori o di Soglia). Quelle iniziazioni, infatti, si basano sul presupposto della differenza sessuale. Cioè, astrale, emotiva e passionale (vedi prassi dei culti e canoni devozionali). Tutti modelli iniziatici esteriori (visione exoterica), indotti attraverso la ragione fisica. Sono solo la "soglia" del cammino interiore che conduce all'Iniziazione reale che, attraverso un processo di metamorfosi interiore (visione esoterica), unisce il piano della coscienza intellettuale (mente astratta) alla coscienza spirituale (piano dell'anima). Producendo tra cielo (anima) e terra (personalità), la "sacra alleanza" dell'Iniziazione maggiore. Iniziazione, perciò, non come «rappresentazione rituale» ma come espansione ed unione tra diversi piani di coscienza (fisici e iperfisici). E se nella coscienza fisica (la ragione concreta) il sesso (maschio e femmina) fa differenza, sul piano della mente superiore (l'intelletto) questa differenza non esiste. Ne consegue che, sui piani interni di coscienza e spirito, Uomo e Donna sono eguali. Tanto che per definizione, la mente così sviluppata diventa androgina. Perciò, l'Iniziazione reale, quella legata al processo di "trasformazione interiore" dell'individuo, non trova riscontro nella componente sessuale. Anzi, la trascende del tutto. La scelta dell'aspirante è un bivio che parte da qui. Decidendo se mirare ai piani interiori (alti) di sé stesso, della propria coscienza (il cosiddetto "cielo interiore"), o se accontentarsi delle rappresentazioni esteriori, formali ed exoteriche dell'iniziazione: dove le caratteristiche genitali (animalità) hanno un peso. Mi auguro, e ti auguro, che la tua "sensibilità interiore" si faccia attrarre dal sole del tuo cielo interiore (l'anima) piuttosto che dalle ombre della terra. Fraternamente
Diritto della Donna alla Sua storia Redazione Esonet
Risposte ai lettori: Lettore: Carissimi, Premetto subito che mi sono formato massone nel Goi, entrandovi anni fa e che vi sono ancora oggi. Anni fa il mio Venerabile fece lavorare la Loggia sul tema: "Perché sono entrato in Massoneria?" - Io ribaltai il mio contributo: "Perché dopo tanti anni, malgrado tutto e tutti, ci resto?". Questo non per vantare primati di appartenenza (o di sopportazione), ma per dire che nel mio peregrinare in logge, riti e anche in riti cosiddetti (dal Goi) non riconosciuti, ho avuto molti spunti e mi sono arricchito di esperienze che un pochino mi hanno cambiato. In questo mio itinerario ho avuto anche la ventura di frequentare Logge femminili e ricordo quei lavori tra i più intensi ai quali ho partecipato. Mi sento di esternare alcuni punti che per me oggi (non so domani) sono fermi. Intanto la Massoneria come noi oggi la conosciamo e pratichiamo, organizzata in logge e comunioni, credo sia un prodotto del settecento inglese. Valida per quel tempo e "grosso modo" per quella o quelle classi sociali che l'hanno praticata. La stessa forma organizzativa è valida anche per l'uomo del duemila? Io non ho la risposta, e non mi sento di esprimere una opinione fideisticamente positiva. Forse anche la Massoneria oppure l'espressione della Massoneria è un qualcosa legato ai tempi, e come tale deve evolversi e cambiare. Questa premessa mi permette di ritenere non impossibile una massoneria femminile, anche se i nostri rituali (generalmente - per quanto ne so - più o meno simili) non mi sembrano appropriati al mondo femminile e andrebbero probabilmente "rivisti". Mi spiego: mi pare che alcuni simboli e strumenti siano più appropriati per il maschile che per il femminile, ma forse questa mia opinione può essere un pregiudizio di trent'anni di attività in una massoneria maschile. Sono però molto perplesso su una massoneria mista. E cerco di spiegarmi, anche se mi risulta difficile esprimere le mie sensazioni. Per la mia esperienza di lavori muratori ritengo la donna sia molto più dell'uomo in grado di lavorare su piani oltre il razionale o almeno vi riesca con maggiore facilità dell'uomo, che può facilmente squilibrarsi, molto più che in lavori esclusivamente maschili. Credo che se la Loggia femminile riesce a lavorare bene, l'uomo possa parteciparvi solo se "ben temprato"... Non me ne voglia la mia metà del cielo, ma la separazione tra lavori maschili e femminili credo sia più utile come difesa dei "maschietti" che come allontanamento delle donne. Per molto meno i massoni si sono divisi, ridivisi, scomunicati all'insegna del mio bucato più bianco del bianco (e certo più bianco del tuo). Pensateci un momento! Se tra le "querelles" tra di noi maschi su Grandi Maestri e Commendatori, riconoscimenti inglesi e americani, socialità dell'iniziazione e segreto non più segreto che resta segreto, ci mettiamo pure i rapporti tra maschi e femmine, dove andrà a finire questa povera Massoneria? Prima cerchiamo di lavorare bene, poi potremo pensare al resto. Saluti a tutti Maurizio
Redazione Esonet: Caro Maurizio, senza addentrarsi troppo nella concettualità dell'argomento, ritenevo degni di nota alcuni punti, "puntualmente glissati". 1) il "diritto all'accesso" dell'altra metà del mondo, sulla via iniziatica. 2) La pari Dignità del Diritto umano: materiale, sociale ma soprattutto spirituale. 3) La necessità di energia -bipolare- per l'Edificazione di una Chorda Fratres operativa (Eggregore). 4) La visione utopistica, lo ammetto, in cui Uomo e Donna sono i primi iniziatori dell'infante, maschio e femmina. 5) La via Lunare è legata alla Magia sessuale ed alla sostanza fisica dell'essere (uomo e donna). 6) La via Solare è connessa all'essenza metafisica dell'essere (mente androgina) 7) L'antica guerra dei sessi.
Mi fermo qui. E sarebbe interessante, oltre cha attuale, approfondire certi argomenti, piuttosto che limitarsi a collezionare "figurine massoniche" o quant'altro. Capisco che restare ai bordi dei problemi sia più rassicurante. Ma la tecnica dello struzzo non rende di certo più consapevoli. Poi, c'è da dire che trovo aberrante la valanga di conformismo sotto cui sono state interrate (vedi VITRIOL), tanto la via misterica che la mistica. E mi domando 1) perché 2) a favore di chi 3) e per cosa? Sono stato educato da uomo libero, quindi sono abituato a pensare, ed a mettere tutto in discussione. A partire da me stesso per finire su quanti si definiscono "capi". Analizzando i significati di ogni giostra su cui veniamo fatti correre durante una vita. Mi sembra che invece di portare argomenti "oggettivi" a questa discussione -fondamentale- sul futuro (iniziatico) dell'umanità, si preferisca "cavillare" su cosa piace di più, piuttosto che affrontare la "tigre" (il femminino). Questa continua fuga del -mascolino- davanti al -femminino- dovrà terminare prima o poi. Viene sempre il tempo di cambiare, perché questo significa "crescere". E da dove cominciare un -cambiamento-, se non da quelle parti d'umanità che "dovrebbero" essere le frange più avanzate e meglio preparate? Ciclicamente la coscienza dell'essere avanza e questo produce "crisi" dette anche rivoluzioni. Perciò, bisogna "accettare" il cambiamento, come un fattore fondamentale dell'evoluzione che, come alcuni dimenticano, non è fondata sull'immobilismo ma sul procedere. Dunque, avanzare per crescere. E non so possono fermare i cicli della storia. E chi rimane aggrappato al passato muore dentro. E di morti dentro ne è pieno il mondo. Ma il massone dovrebbe far parte, si dice, di quella frangia di "risvegliati", alla luce della saggezza. Allora, il massone dovrebbe essere un rivoluzionario, sempre. Perché dovrebbe essere un pensatore. E le rivoluzioni di pensiero precedono quelle concrete e formali. Poi, magari quando scendono troppo in basso, le rivoluzioni intellettuali diventano poltiglia ideologica. La storia passata questo ce lo mostra di continuo. Ma nel frattempo si fa tutti un passettino avanti: e questo si chiama progresso. E senza progresso non c'è civiltà ma solo ristagno ideologico. Oggi stiamo attraversando un altro momento di pieno ristagno ideologico (guardiamoci attorno). Appaiono i segni di una prossima "maturazione e cambiamento". Siamo consapevoli di questa spinta, noi "iniziati-figli-della-luce"? Siamo i nuovi Costruttori dei Templi dell'Umanità, o siamo solo i frequentatori di antiche superstizioni? A questo bisogna rispondersi, per poi decidere se "stare con la storia" che avanza o se "restare nella storia" che passa, in una sequenza d'immagini sfuocate. Dicono che tutto cambia e si trasforma. Riuscirà ad accettare il Mutamento che avanza anche il massone, o pensa di essere giunto ad un capolinea di perfezione? A quanti "preferiscono" la seconda risposta, non resta che continuare ad "imbiancare il proprio sepolcro". Ma sappiano che stanno uscendo dalla storia, per diventare un ricordo di antiche stime. Fraternamente
tratto dalla Sezione Risposte ai lettori di "Esonet" la tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente
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