Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza MASSONERIA
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La pietra filosofale esiste veramente, è in te ed è il tuo Sé. (Stepski v. Doliwa)
Alchimia della materia e dello spirito
Questo tema che, a mio modo di vedere, potrebbe sintetizzare tutta la saggezza antica, e che, per altro, ha comunque costituito, per molti aspetti, la base di moderne conoscenze scientifiche, si pensi in particolare alla chimica, alla filosofia ed alla psicologia, questo tema, dicevo, si può prestare a molteplici approcci.
C.G. Jung, tra l'altro, scriveva: "Possiamo constatare che l'alchimia non solo si è trasformata in chimica, riuscendo a staccarsi gradualmente e sempre meglio dalle sue premesse mitiche, ma anche che essa diventò una specie di filosofia mistica, e che anzi lo è sempre stata. Così l'idea della coniunctio da un lato è in grado di illuminare l'oscuro mistero della composizione chimica, dall'altro, come mitologema, esprime l'archetipo dell'unificazione dei contrari e diventa perciò l'immagine dell' unio mystica." Permettetemi ora una breve parentesi: fra le nostre Colonne, molti Fratelli privilegiano, a giusto titolo, la concretezza, la praticità, cioè il progresso spirituale che si manifesta in opere tangibili nei diversi ambiti (culturale, sociale, economico, politico, filantropico, ecc.). Altri Fratelli si sentono invece soprattutto attratti (senza peraltro nulla togliere all'importanza degli ideali dei primi nei quali si riconoscono pienamente) da un progresso che si esprime in modo forse meno evidente e palese, ma non per questo, secondo me, meno importante, soprattutto in questi tempi in cui gli sforzi del primo ordine sembrano (anche se in realtà non lo sono) risultare insufficienti o addirittura vani. Personalmente mi riconosco molto in questa seconda categoria e fui abitato, direi quasi "posseduto", sin dalla prima infanzia da un forte bisogno di ricerca interiore e di alternative. Qualcuno mi potrebbe dire, né lo saprei veramente smentire, che forse ciò è un modo di voler compensare i limiti personali, nel credere all'efficacia, ma soprattutto saper mettere in atto quelli più concreti e "terra a terra". Per questa ragione, proporrò qui di seguito alcune riflessioni, che sono sì un po' personali, ma che sono pure state condivise da illustri predecessori che citerò abbondantemente e tenendo presente i due ambiti che hanno fortemente condizionato tutta la mia vita: quello professionale e quello iniziatico.
Definizioni
Dal vocabolario Zingarelli: Alchimia: scienza empirica, spesso a carattere magico che, specialmente in passato, tentò tra l'altro di trasformare i metalli meno pregiati in oro e di cercare l'elisir di lunga vita mediante la pietra filosofale e dalla quale per lenta evoluzione è derivata la chimica. Alchimilla (pianta): da alchimia, in quanto si riteneva che la rugiada trovata su questa pianta mutasse i metalli in oro. Ciò basterebbe a qualsiasi Massone ad inquadrare il tema, sulla scorta del suo lungo ed assiduo allenamento a meditare sui simboli. Vorrei subito sottolineare che già in questa breve e riduttiva definizione si possono evidenziare due aspetti. La ricerca scientifica: essa concerne esclusivamente la materia, contiene le radici storiche della chimica moderna, e della materia ha potuto evidenziare le metamorfosi "spontanee" e quelle riproducibili in laboratorio. L'esperienza empirica: quest'ultima illustra, studia e descrive le metamorfosi dell'anima e si basa essenzialmente su di un'esperienza che può essere difficilmente descritta ma che richiede di essere vissuta nei segreti meandri dell'Atanor, e che permette di esplorare sia i recessi più profondi che le altitudini più sublimi dell'anima. Non intendo qui approfondire questi due aspetti separatamente, materia e spirito, anche perché fanno parte di una dialettica "corpo" e "anima" secondo me già superata da parecchio tempo. È mia intenzione, al contrario, affermarne la continuità, l'identità di una stessa realtà che si esprime su piani di manifestazioni diversi. A sostegno di ciò basterebbe citare le scoperte di Einstein che ha illustrato la relazione energia-materia o il mitico maestro Trismegisto "come è in alto così è in basso". Ed infine il classico assioma esoterico "la materia è lo spirito nella sua espressione più densa, lo spirito è la materia nella sua espressione più sottile".
Concetto di metamorfosi
Anche se la scienza ha potuto dimostrare che persino quella che sembrava una pazzia, la trasmutazione dei metalli, almeno teoricamente non sarebbe una cosa del tutto impossibile (semmai risulterebbe troppo costosa), ciò che a me interessa è quella (trasmutazione) che si riferisce all'anima, alla psiche, allo spirito. La trasmutazione dei metalli vili in oro rappresenta la trasformazione degli aspetti istintivi arcaici primitivi in virtù. Oswalt Wirth: "Gli elementi degli Ermetisti non hanno nulla a che vedere con i corpi semplici della chimica moderna poiché solamente le cose elementari ricadono sotto i nostri sensi, gli Elementi possono soltanto essere concepiti." Ricorderei anche il famoso motto degli alchimisti "Aurum nostrum non est aurum vulgi": il nostro oro non è quello del profano.
La metamorfosi sul piano delle civiltà
Qui mi riferisco ai lavori del Fratello Ugo Poli che ha ripreso dalle antiche Tradizioni scozzesi, ma anche da quelle greco-latine, vediche, egizie e sudamericane, i grandi orologi storici, l'idea che contrasta con la tesi scientifica più accreditata (che secondo me pecca nel trarre conclusioni su conoscenze riferite a tempi troppo ristretti) di una evoluzione lineare "dalla pietra all'atomo". Qui si postula invece una tesi di evoluzione ciclica, più vicina ai processi naturali, con riferimenti reperibili, anche se simbolici, nei testi antichi (Bibbia, Veda, Mitologia, ecc.). Questa tesi afferma che nella successione delle ere vi siano fasi di discesa: oro-argento-bronzo-ferro e di ascesa, più brusca: dal ferro all'oro.
L'esperienza professionale
Riassumendo molto, e ricordando che i maestri che citerò, ben più abili dello scrivente, hanno comunque avuto bisogno di qualche volume per spiegare il frutto delle loro ricerche. Il maestro zurighese ha potuto evidenziare, descrivere, ed in parte anche dimostrare, con ricchi spunti dedotti dall'esperienza clinica, l'analogia esistente tra il processo terapeutico (e qui purtroppo soltanto in quei casi che non sono la maggioranza in cui questo processo avviene e si conclude in modo felice e fortunato) ed il processo iniziatico. CG Jung ha chiamato questo processo, "processo di individuazione". Si tratta in parole povere e semplici di una trasformazione profonda di tutto l'essere che ha come conseguenza una ricentratura di tutta la personalità, spostandone l' "asse centrale" dalla periferia al centro, dall'ego (io individuale) al Se. Si potrebbe qui ricordare il simbolo del Mandala (che significa cerchio) che compare frequentemente nel materiale onirico di coloro che stanno vivendo questo processo. Ricordo anche che non va confusa l'individuazione, termine utilizzato nella psicologia evolutiva, ma che descrive la comparsa e lo sviluppo dell'ego (io individuale) anche se lo stesso Se contiene le due polarità: una connessa all'individualità, l'altra all'Assoluto o anche al collettivo (nozione di inconscio collettivo). C.G. Jung: "Il processo inizia con 4 elementi divisi (stadio caotico), procede per i tre processi del Mercurio nel mondo inorganico, organico e spirituale (stadio dell'emersione), raggiunge poi la forma del Sol e Luna; da un lato i metalli preziosi oro e argento, dall'altro la natura luminosa degli dei, che con l'amore possono vincere l'odio degli elementi ed in fine giungere alla natura una e indivisibile (incorruttibile, eterea, eterna) dell'anima della 5a essenza dell'acqua permanens, della tinctura o del lapis philosophorum. Questa progressione dal 4 al 3 al 2 all'1 costituisce il cosiddetto assioma di Maria e ritorna in forme diverse come motivo conduttore in tutta l'alchimia." E ancora: "È assolutamente inconcepibile che possa esistere una figura, definita qualunque, capace di esprimere l'indefinito dell'archetipo. Perciò mi sono visto forzato di dare all'archetipo il nome psicologico di Se, concetto abbastanza preciso da una parte per comunicare anche il carattere indescrivibile e indeterminabile della totalità."
L'esperienza iniziatica
Qui, oltre che riassumere, dovrei anche poter dare voce all'ineffabile, cosa che personalmente ritengo impossibile, fatta eccezione per alcuni grandi maestri il cui dono poetico ha permesso loro, attraverso appropriate immagini, di favorire molto l'intuizione in coloro che avessero già beneficiato della stessa esperienza dell'indicibile. Posso comunque affermare che gli aspetti teorici sono rimasti negli ultimi 20 anni più o meno gli stessi. Soltanto la consapevolezza ha subito una metamorfosi radicale che oggi mi fa sorridere quando ripenso alle mie vecchie "modalità" di predicatore. A questo proposito proporrei un'analogia che concerne i percorsi di "formazione": quello muratorio e quello di psicoterapeuta. Le tappe sarebbero rispettivamente: apprendista, compagno, maestro e sapere, fare, essere. Qui posso citare il collega Stepski v. Doliwa "la pietra filosofale esiste veramente, è in te ed è il tuo Se. Se hai raggiunto il tuo Se, tutto ciò che viene in contatto con te diventa effettivamente oro. Poiché il Se riscoperto fa risplendere tutto nella luce dell'Assoluto." Allora tutto è luce, tutto è oro, tutto è effettivamente meraviglioso e di valore. Citerei anche la definizione di Guru, maestro, di M. J. Bianco: "Chi ha raggiunto la pietra filosofale, ha compiuto la Grande Opera, ha diritto a fregiarsi del titolo di Guru, maestro: tradotto dal sanscrito colui che dissolve (RU) l'ignoranza (GU), quindi la parola Guru indica uno che ha trasceso la propria individualità ed ha raggiunto la coscienza cosmica, un essere totalmente illuminato." Personalmente, sinora, ne ho potuto avvicinare soltanto uno che, pur tenuto conto delle mie modeste capacità di giudizio, mi è sembrato rispondere pienamente a questa definizione.
Tradizione, evoluzione, Massoneria
La leggenda della nuova era dell'oro o della riconquista della Terra Santa e della ricostruzione del terzo Tempio (quello della Razza Umana), fa parte dell'antica Tradizione scozzese, ma non solo, anche della credenza che noi ci troviamo all'alba di una nuova era e di una nuova civiltà. Anche da un punto di vista scientifico, evitando la trappola della linearità aristotelico-cartesiana che proietta in modo lineare la successione degli eventi, un approccio più moderno, circolare, che tiene conto della ciclicità dei processi (mi riferisco quindi alle teorie sistemiche o della complessità) si possono legittimare ipotesi più ottimistiche per il nostro futuro, basandoci non sull'omeostasi (lo stato quo o nulla di nuovo sotto il sole), ma sul cambiamento. Secondo queste teorie quando un sistema (in questo caso quest'era del ferro) avrà raggiunto lo stato critico (e secondo me non ne siamo molto lontani) il sistema passerà attraverso una catastrofe (concetto nuovo sistemico, e solo analogico a quello letterale tradizionale) che ne permette una completa ristrutturazione ovviamente più funzionale. Come potrebbe essere rivisto ed illustrato il ruolo della Massoneria sotto l'angolatura e alla luce di questa leggenda, mito, utopia, o forse realtà per un domani da costruirsi oggi? Citerei di Frityof Capra da "Il Tao della Fisica". Riassumendo, questo illustre fisico propone una metafora, descrivendo ciò che avviene nel cervello di un dormiente al momento del suo risveglio: i neuroni quiescenti nel sonno (spenti) si riaccendono gradualmente, uno qua, uno là, poi sempre più numerosi, come le stelle nel firmamento dopo il tramonto. Quando il numero dei neuroni riattivati ha raggiunto la massa critica il dormiente si risveglia. Nel senso metaforico quando non i neuroni ma il numero degli esseri umani risvegliati avrà raggiunto la massa critica, la Razza Umana (in particolare l'inconscio collettivo) passerà ad un livello di coscienza superiore, cioè all'età dell'oro. E ancora alcune osservazioni complementari tratte da altre metafore. Il concetto di uguaglianza (pur nella diversità): la metafora delle lampadine accese; queste possono essere molto diverse per forma, colore, grandezza, luminosità. Sono però percorse ed illuminate dalla stessa corrente elettrica. V'è poi la metafora della candela accesa che con la sua fiamma può accenderne migliaia senza spegnersi. Ma infine anche il concetto di Fratellanza ove, parafrasando, potremmo affermare che siamo tutti figli della stessa corrente, sia che siamo già "accesi" oppure ancora "spenti". Si potrebbe quindi concludere che siano maturi i tempi in cui agli uomini di buona volontà che si sono ingaggiati attivamente nel percorso di perfezionamento morale e spirituale, sia data l'opportunità di passare, come individui iniziati, dal "virtuale" all' "effettivo", e come collettività dall'utopia di ieri ad una realtà di domani da costruire oggi: "la costruzione del Tempio della Razza Umana"… e quello (il Tempio) del singolo Massone. L'Alchimia è fra le tante Tradizioni autentiche, sia exo che eso-teriche, (includendo ben inteso la cabala, la numerologia, l'astrologia esoterica ecc…) quella che per noi occidentali illustra meglio quel processo meraviglioso che percorre il Tutto senza soluzioni di continuità; sul piano della materia dalla particella più infinitesimale alla galassia più estesa, su quello dello spirito dalla coscienza più minuscola alla Coscienza cosmica universale. La prefazione al rituale di uno degli alti gradi del RSAA (A. M. 5912) si concludeva citando un'antica formula aramaica: "Maranatha!", ossia "il Signore arriva". Secondo C.G. Jung, il Cristo è l'archetipo per eccellenza del Sé: immagine di Coscienza Universale. Mi perdonerete se termino con una battuta: il Signore è già qui da un gran pezzo, sia dentro che fuori di noi; siamo noi che dobbiamo risvegliarci un po' di più, con o senza cannonate! (Vedi la leggenda dei colpi di cannone citata da U. Poli).
Defendente Ceresa *
* L'autore, psicologo, è membro della Loggia "Il Dovere" di Lugano
Bibliografia
“Psychologie et alchimie” C.G. Jung, Buchet/Chastel (1970), Paris "La psicologia del transfert" C.G. Jung, il Saggiatore Garzanti (1961), Milano “Massoneria Iniziatica La Via Scozzese” Ugo Poli, Atanor (1981), Roma “I tarocchi” Oswald Wirth, edizioni Mediterranee (1973), Roma "…della terapia" Stepski v. Doliwa, edizioni Punto D'incontro (2002), Vicenza "Un viaggio alla ricerca di Dio" Mario J. Bianco, edizioni Colombi (1980), Pero MI
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