Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza MARTINISMO
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LE SOCIETA' SEGRETE E INIZIATICHE:
Louis Claude de Saint-Martin (1743-1803) nacque ad
Amboise, in Francia, da una famiglia aristocratica; rimasto orfano
da bambino, ebbe la fortuna di avere come matrigna una donna di
grande intelligenza e sensibilità, che lo amò come un figlio e,
scoperto il suo ingegno precoce, lo indirizzò agli studi più
adatti. Nel 1771 si dimise dall’esercito; essendo di famiglia ricca e non avendo bisogno di lavorare, viaggiò per l’Europa; in Germania ebbe modo di conoscere le opere di Jacob Bohme (1575- 1624), un mistico tedesco che affermava che, in virtù delle corrispondenze tra macrocosmo e microcosmo, in ogni essere vivente esisteva una traccia dell’universo, per cui l’uomo era in grado, con le sue sole forze, di “scrutare il cuore di ogni cosa” e di scegliere liberamente se porsi dalla parte del bene e della luce, o del male e delle tenebre. La lettura delle opere di Bohme ebbe su di lui un enorme influenza, permettendogli di porre le basi della dottrina che dal suo nome fu chiamata Martinismo.
Nel 1790 chiese di uscire da tutti gli Ordini
iniziatici ai quali era affiliato, perché era arrivato alla
conclusione che solo l’ascesi del singolo poteva portare alla
reintegrazione con Dio; rimase però emotivamente molto legato agli
amici Cohen. Tornato in Francia, si trovò in piena rivoluzione; a
Parigi fu arrestato, essendo un nobile, ed incarcerato, ma fu subito
liberato per l’intervento di un amico massone. Per alcuni anni si
mantenne con i proventi delle sue opere e lavorando per alcune
biblioteche all’ispezione e alla catalogazione dei testi; tornò poi
a Parigi, dove gli fu offerto un posto di professore alla Scuola
Normale.
Nella sua casa si radunavano ristretti gruppi di
persone chiamate “Gli intimi di Saint-Martin”, alle quali
veniva insegnata la dottrina martinista, tra questi c’erano molte
donne. Saint-Martin non si sposò mai, ma esercitò sulle donne un
tale fascino da essere coinvolto in numerosi scandali galanti con
dame della società napoleonica. Nel 1802, mentre scriveva la sua
ultima opera, egli si ammalò e fu portato ad Annay, vicino a Parigi,
in casa di amici, per essere meglio assistito; e qui morì per un
colpo apoplettico qualche mese più tardi.
tratto dal sito Specchio Magico http://www.specchiomagico.net/
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