Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza MARTINISMO
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I RITI di GIOVANNI ANIEL S.I.I. (FABRIZIO MARIANI) GRAN MAESTRO PASSATO DELL'ORDINE MARTINISTA UNIVERSALE
A questo punto ci si può chiedere a che cosa servano i riti, le organizzazioni iniziatiche, i culti, dal momento che all'uomo è data la possibilità di realizzarsi prescindendo da essi. Una prima risposta è che non tutti hanno questa possibilità; la maggior parte, anzi, necessita di questi appoggi esterni non solo per la cosa in sé, ma anche per servirsene come strumenti di verifica e di controllo: il contatto con gli altri, infatti, anche con quelli che stanno camminando con te, anche se vivificato dall'amore e dalla tolleranza, è sempre un duro contatto, ma prezioso perché quasi sempre ti permette di rientrare nei ranghi del buonsenso e della costruttività quando la mente tenti di farti uscire per la tangente. Prescindere dai riti, dunque, è possibile per realizzarsi pienamente: il nostro Ordine, anche se è operativo e magico, non solo non impone a nessuno di fare cose che non si senta di fare, ma anzi lo sollecita a scegliere per sé la strada che ritenga essere più congeniale. Quello che l'Ordine invece impone a tutti è il lavoro su se stessi, lavoro duro, indefesso, senza soste, senza pause, senza ripensamenti, senza crisi di identità, senza sensazioni di rigetto quando le cose non sembrano andare per il verso giusto (e, purtroppo o per fortuna, ne sappiamo qualcosa). Chi abbia creato all'interno di sé una colonna di fuoco, chi in quella centralità indistruttibile si sia finalmente identificato, chi abbia imparato ad avvolgersi nel Mantello, si è posto nella regione di confine tra tempo ed eternità e non si lascia più toccare - a livello emotivo e mentale - dai cambiamenti. Invito gli entusiasti di oggi, che sono poi i depressi di ieri, a porsi finalmente lungo lo spartiacque di queste due imposture (l'entusiasmo e la depressione) e a guardare la realtà per quello che è: nuda, libera, senza orpelli, come è e non come la vorremmo.
Da Atti del Congresso Martinista - 1993 - Edizione riservata E' vietata la riproduzione
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