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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

MARTINISMO

                                
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Grande Assemblea Martinista di Parigi

del 27 febbraio 1911

citazione di Teder

 

Uomini Fratelli! Mi rivolgo a voi in questa maniera, perchè essa è la vera lingua della fratellanza, e perchè i fratelli cristiani primitivi la usarono, come ci informano le Sacre Scritture e una ininterrotta tradizione. In ciò che sto per dire, quelli tra voi che sono poco illuminati, che rimangono nel vestibolo, che non sono capaci di guardare oltre il velo, troveranno un divertimento che non sarà nè sgradevole nè infruttuoso per loro; ma quelli che hanno la fortuna di possedere maggior luce, scopriranno dietro le ombre che adopero qualche cosa di veramente grande e nobile, degna dell'attenzione del genio più sublime: il Cubo Celeste Spirituale, sola base e fondamento vero, solido e immutabile, d'ogni scienza, di ogni pace, di ogni felicità. Ricordatevi che voi siete il Sale della Terra, la Luce del Mondo e il Fuoco dell'Universo. Voi siete Pietre viventi, edificate in casa spirituale credente e riposante su la prima Pietra Angolare ...

... E ora permettetemi, fratelli miei dell'Alta Classe, alcune parole, perchè voi non siete che alcuni: e queste alcune parole io posso dirvele in enigmi, poichè a voi è dato conoscere misteri che son nascosti agli indegni.

— Non avete veduto quel Bagno prodigioso pieno d'acqua limpida? La sua forma è un quadrato messo in maniera sublime su altri sei, tutti brillanti di celesti gioielli e ciascun angolo dei quali è sostenuto da un leone. Quivi riposano il nostro potente Re e la nostra potente Regina (io parlo da folle, non essendo degno di essere tra voi). Il Re, splendente sotto il suo glorioso paramento d'oro trasparente e incorruttibile, è circondato da zaffiri viventi. Egli è bello e vermiglio e si nutre fra i fioralisi; i suoi occhi sono due carboni; la sua grande capigliatura ondeggia più nera del nero più profondo. La sua Sposa regale è vestita d'argento seminato di smeraldi, di perle e di coralli. Mistica Unione! —

Gettate ora lo sguardo alla base di questa celeste struttura, e scoprirete davanti a lei un largo bacino di marmo di porfido, ricevente dalla bocca d'una gran testa di leone una fontana verdastra di liquido diaspro. Meditate e considerate per bene questa cosa. Non frequentate più i boschi e le foreste (io parlo come un folle); non date più la caccia alla lepre che fugge; lasciate che l'aquila se ne voli senza osservarla; non occupatevi più dell’idiota che danza; del rospo che si gonfia e del serpente che si divora la coda ... L'oggetto delle vostre brame (taluno tra voi lo ha forse già ottenuto, io PARLO COME UN FOLLE ...) è quell'ammirabile cosa la cui sostanza non è nè troppo ardente, nè interamente terrestre, nè semplicemente umida... In riassunto, questa sola Cosa Una, di là dalla quale non c'è altro, questo soggetto benedetto e sacro del quadrato degli uomini saggi è..........  lo stavo quasi per dirlo e per commettere uno spergiuro e un sacrilegio. Ne parlerò dunque con una circonlocuzione ancora più oscura, affinchè soltanto i Figli della Scienza e quelli che possiedono la cognizione dei più sublimi misteri e dei più profondi segreti della Massoneria mi possano comprendere: questa sola  Cosa Una, fratelli miei, è ciò che vi conduce al Palazzo diafano dei veri e disinteressati amici della Saggezza, a quella piramide trasparente del Sale purpureo, più raggiante e più splendido del più fine rubino d'Oriente, e nella quale riposa inaccessibile la  luce sintetizzata, quel fuoco celeste incorruttibile, fiammeggiante come il cristallo che brucia e più brillante del sole nella sua piena gloria meridiana, quel fuoco che è l'Elisir eterno, immortale re delle Gemme d'onde procede ogni cosa che è grande e saggio e felice ...

Molti sono i chiamati, ma gli eletti son rari.

Amen.

 

Citazione del fratello martinista Teder nel suo magistrale "Discorso sul Simbolismo" tenuto alla Grande Assemblea Martinista di Parigi del 27 febbraio 1911, tratta dalla Prefazione di un famoso opuscolo dell’iniziato Eugenius Philalethes Junior

 

 

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