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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

CABALA'

                                
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IL SIGNIFICATO della PAROLA “CABALÀ”

 

" Chokhmat Ha-Emet  - Sapienza della Verità"
Scuola di studi cabalistici di Nadav Crivelli

 

La parola ebraica "Cabalà" possiede due significati principali. Il più noto e diffuso è quello di "ricezione". Cabalà significa dunque la trasmissione di un insegnamento precedente, che viene ricevuto dai Maestri di una generazione e passato oltre, a quelli della prossima generazione. Si potrebbe dunque parafrasare Cabalà come "tradizione". Se questo fosse tutto, ci si potrebbe chiedere come mai solo La Cabalà. abbia questo nome. Tutti gli insegnamenti dell'Ebraismo, dal campo dell'halakhà (norme pratiche di vita) al mussar (etica), dal campo del pensiero filosofico (merkhar) a quello delle haggadot (storie ed episodi di carattere biografico, spesso con episodi portentosi e miracolosi), tutto ciò è una tradizione, che viene tramandata fedelmente da una generazione all'altra. Il Pirkey Avot (Detti dei Padri, uno dei testi fondamentali della tradizione orale) incomincia infatti dicendo: "Moshè qibel Torà mi-Sinai", "Moshè ricevette la Torà dal Sinai". Viene qui usata la radice quf-beit-Lamed, "ricevere". Ma allora cosa differenzia La Cabalà. all'interno del ricchissimo mondo della tradizione ebraica?

 Per comprenderlo dobbiamo analizzare il contesto in cui tale radice compare all'interno del Chumesh, il Pentateuco, la Torà di Moshè. La Torà è e rimane la fonte primaria dei significati delle varie radici e parole della lingua ebraica. In tutto il Pentateuco la radice "qabal" compare solamente due volte, in un contesto identico:

"maqbilot ha-lulaot" = "le asole (a volte tradotto “cordoni”) devono essere parallele"

 Il verso è parte della complessa descrizione di come il Tabernacolo doveva venire costruito. Secondo il Maestri della Cabalà, in quelle istruzioni, sono contenuti, in codice, i più importanti insegnamenti sul Ma’assè Merkavà, “l’Opera del Cocchio”, la parte più segreta ed avanzata di tutta La Cabalà..

Per comodità del lettore, riportiamo qui alcuni versi di quella sezione.

 Esodo - Capitolo 26

 [1] Quanto al Tabernacolo, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d'artista. [2] Lunghezza di un telo: ventotto cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i teli. [3] Cinque teli saranno uniti l'uno all'altro e anche gli altri cinque saranno uniti l'uno all'altro. [4] Farai cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura; così farai sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. [5] Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni all'estremità della seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro.(maqbilot ha lulaot)  [6] Farai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante le fibbie, così il tutto formerà una sola Dimora. [7] Farai poi teli di pelo di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne farai undici teli. [8] Lunghezza di un telo: trenta cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo. La stessa dimensione per gli undici teli. [9] Unirai insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. Piegherai indietro il sesto telo raddoppiandolo sulla parte anteriore della tenda. [10] Farai cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, che è all'estremità della sutura, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. [11] Farai cinquanta fibbie di rame, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la tenda; così essa formerà un tutto unico. [12] La parte che pende in eccedenza nei teli della tenda, la metà cioè di un telo che sopravanza, penderà sulla parte posteriore della Dimora. [13] Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora per coprirla da una parte e dall'altra. [14]Farai poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso.

Dunque il primo e più importante significato di Cabalà è "parallellismo o corrispondenza". Nel pensiero comune la paroLa Cabalà. viene associata ad un qualche cosa di unicamente misterioso, mistico, lontano ed inaccessibile, a volte perfino da guardare con sospetto. Si tratta di un grave pregiudizio. La Cabalà è un insieme di corrispondenze che si propone di mostrare i legami che unificano i vari livelli della creazione, sia fisici che spirituali. Essa ci mostra come tutto ciò che D-o ha creato si trova in uno "stato di corrispondenza", e permette di vedere le cause spirituali dei fenomeni terreni, e viceversa. Ad esempio, il più antico libro della Cabalà, il Sefer Yetzirà, mette in corrispondenza le lettere dell'Alef-Beit con tutta una serie di entità spazio-temporali. Ogni lettera è alla radice di un mese, di un giorno della settimana, di un pianeta o di una costellazione, di parti e organi del corpo umano e dei loro corrispettivi spirituali.

 

TRATTO DAL SITO

" Chokhmat Ha-Emet - Sapienza della Verità"
Scuola di studi cabalistici di Nadav Crivelli

http://cabala.org

 

 

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