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FATO O LIBERTÀ ?

Congresso di Venezia 1994
 

Clara Negri

 

 

Se un avvenimento tanto banale come la morte (tutto muore, dall’ameba alla più lontana galassia e all’uomo) se questo avvenimento - dicevo - avviene però in modo inconsueto o addirittura eccezionale, in molti di noi può sorgere spontanea la domanda: questa eccezionalità è prestabilita dal destino o fa parte del caso?

Più volte ho dovuto pormi anch’io questa tormentosa domanda davanti ai cieli di nascita di innumerevoli personaggi che per usare un gentile eufemismo - sono trapassati in modo poco comune o d’insolita rarità.

Pur consapevole che la morte è ancora un argomento tabù e può risultare un tantino indigesto alle persone dallo stomaco delicato, credo tuttavia che nel revival astrologico di questi anni sian diventati proprio troppi gli astrologi di fama che asseriscono di poter individuare tutto, ma proprio tutto da un oroscopo, inclusa la durata della vita. E’ quindi giustificato chiedersi se le capacità precognitive dell’astrologia, o nella fattispecie dell’astrologo, possano darci lumi quanto meno su due tipi di trapasso non troppo comune: la morte per folgorazione (sedia elettrica, fulmine, elettricità) e quella per decapitazione (dalla ghigliottina ala decapitazione accidentale, come nel caso di Isidora Duncan o di Jayne Mansfield, due personaggi che fanno parte della piccola ricerca che sto per presentarvi).

Questo tema un po’ inconsueto non mi ha permesso di lavorare su un gran numero di casi perché, ovviamente, reperire numerose date di nascita inerenti i gruppi in questione non è facile. Sono però dell’opinione che anche quelli trovati possano bastare a dare una traccia, se traccia c’è.

Premetto che, pur essendo per formazione mentale determinista - e lo dimostra il mio specifico e più che decennale interesse per i Gradi tebaici, le Parti arabe o le Stelle Fisse - oggi meno che mai mi sento di condividere l’asserzione d’un Guido Bonatti secondo cui “ogni cosa è nota all’astrologo, tutto ciò che ha avuto luogo in passato e tutto ciò che accadrà in futuro” . Anzi, credo che fu proprio per questa presuntuosa affermazione che Dante lo mandò all’Inferno.

Sono costretta però a partire dal presupposto che se l’astrologia si dichiara capace di scoprire la personalità, le tendenze, la famiglia, gli studi, il modo d’amare dell’uomo qualunque, non dovrebbe poi far cilecca giusto in quei casi di straordinaria amministrazione che, in teoria, sarebbero i più facili da individuare.

Destino o libero arbitrio sono stati l’assillo costante di innumerevoli filosofi d’ogni tempo e d’ogni luogo. Molti credono che “tutto quel che accade deve necessariamente accadere” per quanto casuale possa sembrare, e sostengono il più rigoroso determinismo. Gli astrologi del passato, e molti del presente, propendono quindi per una rigorosa predestinazione, facendosi scudo anzitutto col celeberrimo oroscopo di Gustavo-Adolfo di Svezia svolto dal Super-fortunato Morin de Villefranche.

Si dà il caso che le chiavi date da questo nostro illustre predecessore siano state da me scrupolosamente applicate su vari altri casi di morte accidentale e prematura in mio possesso, ma esse non mi hanno permesso di trovare lo stesso logico riscontro indicato da Morin, quantunque io sia partita avvantaggiata dall’aver potuto analizzare a posteriori i temi di natività, ossia a decesso avvenuto. Inutile dire che se avessi dovuto interpretarli prima dell’evento, forse anche a causa del mio fondamentale ottimismo, mi sarei ben guardata dal pronunciare un verdetto severo quanto quello di Morin.

La piccola ricerca che presento è composta di 10 oroscopi di decapitati, suicidi per impiccagione o morti accidentalmente soffocati, come nel caso di Isidora Duncan che morì a causa della lunga sciarpa che indossava, un lembo della quale si andò ad impigliare nella ruota dell’automobile in corsa, strangolandola all’istante. Ho poi 10 oroscopi di folgorati, 3 da un fulmine e 7 giustiziati con la sedia elettrica.

Come elemento di analisi per un’ipotesi determinista, ho dapprima considerato i Gradi zodiacali, che dopo poco ho dovuto abbandonare perché alcuni cieli di nascita sembravano rispondere a meraviglia ma altri erano inesplicabilmente muti. In secondo luogo ho considerato le Stelle Fisse, oggetto d’una mia precedente statistica sui genî e sui cerebrolesi, ma ho abbandonato anche questa via perché anche qui alcuni oroscopi potevano essere letti con le Stelle ma i rimanenti no. Non ho preso invece in considerazione i Mezzi punti, le Armoniche, la Luna prenatale, gli Encadrements e altre tecniche oggi in uso ma che potevano spiegare l’una un caso, l’altra un secondo e così via. E poi, mi sarebbe sembrato molto scorretto nei riguardi di colleghi o simpatizzanti dell’astrologia spiegare venti destini con venti chiavi diverse, ingannando inoltre me stessa nel tentativo di effettuare la quadratura del cerchio. Credo siamo tutti d’accordo che senza voler pretendere da una metodologia un’esattezza nel 100% dei casi, quanto meno essa debba toccare l’80% altrimenti ci troviamo davanti a riscontri fortuiti e senza valore. E a questo punto non possiamo più risentirci quando la scienza ride di noi e delle nostre stelle su misura.

Come terzo ed ultimo elemento d’indagine ho applicato invece la chiave dei Dispositori, ovvero i Maestri o Signori delle Case, osservando i loro rapporti con altri pianeti, a loro volta Maestri di segni o Case.

Qui mi sono soffermata con particolare attenzione, avendo riscontrato nella totalità dei 20 oroscopi analizzati, oltre alle dissonanze tradizionali, dei clamorosi coinvolgimenti disarmonici fra il pianeta che governa il campo VIII - la morte - e quello che governa il campo XII - le prove l’Ascendente o il Sole. In alcuni casi ho notato ben quattro ripetizioni negative, in particolare per i folgorati, e tre per i decapitati.

Con queste indicazioni così lusinghiere, che confermavano gli antichi aforismi della più pura tradizione, ero quasi certa di aver trovato la chiave per predire una morte insolita e cruenta.

Ma noi, figli dell’Era della Ragione, e poco desiderosi di scivolare nel sensazionalismo di bassa lega o nelle formulette meccaniche che si appiccicano come un francobollo, non potevamo fermarci qui. Oramai sappiamo bene che i facili ottimismi provocano solo clamorose smentite da parte di colleghi più scrupolosi o più attenti.

Ho quindi sentito il bisogno di formare un gruppo di confronto composto da altri 10 oroscopi equamente divisi tra 5 grafici di donne famosissime e longeve e 5 appartenenti a persone che hanno avuto incidenti gravissimi ma che, inesplicabilmente e miracolosamente, sono rimasti in vita.

Qui son cominciate le sorprese perché anche in questo terzo gruppo (composto di persone cadute dal quarto piano e arrivate al suolo senza danno, estratte vive e indenni dalle macerie due giorni dopo un terremoto, colpite da un fulmine e così via) ho riscontrato le stesse indicazioni di gravi pericoli indicate dai Dispositori, ho trovato congiunzioni di Stelle fisse con significati da far agghiacciare il sangue e Gradi particolarmente nefasti. Volendo solo portare un esempio, sul tema natale n° 21-V Marte, il primo Maestro di Ascendente Scorpione, si trova in campo III, congiunto a Urano e opposto a Nettuno e a Giove in IX mentre Plutone, altro Maestro d’Ascendente, è collocato in VIII e forma quadrato con Saturno, Maestro del campo III. Cos’avrei dovuto pensare se avessi ignorato che apparteneva alla brava e longeva Katerine Hepburn? La risposta la lascio a voi. Non parlo poi delle Stelle Fisse appartenenti a Clara Booth Luce, ambasciatrice americana, o dei Gradi di altri super-fortunati appartenenti al gruppo do confronto.

Sono quindi indotta a concludere che, nella realtà, siamo ben lontani dal pronostico che può passare ai posteri per la sua sbalorditiva esattezza. Ogni aspetto, ogni Grado zodiacale, ogni Stella Fissa, ogni indicazione negativa o terrificante resta un’incognita per noi umili astrologi, totalmente incapaci di stabilire su quale piano del vissuto personale va a scaricarsi un significato.

Come giustamente ebbe a sottolineare André Barbault alcuni anni or sono, i particolari d’un futuro restano ancora tutti da scoprire e divengono illuminanti solo a fatto avvenuto, come nel caso del criminologo Aldo Semerari che fu ucciso a coltellate e poi decapitato. Accetto quindi in modo incondizionato la validità fondamentale dell’antico principio che un’indicazione astrale può manifestarsi su tre campi diversi: esistenziale, fisiologico o psicologico e che l’astrologo - fortunatamente - non possiede ancora le chiavi per capire prima, e non dopo, su quali dei tre piani avverrà la manifestazione.

 

Clara Negri

 

 

 

TRATTO DAL SITO "ASTRARMONIA"

http://www.astrarmonia.com/

 

 

 

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