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ALCHIMIA

                                
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LETTERE ALCHEMICHE

N. 1

Tutto è Energia

Parlare dopo un’Agape fraterna, tra amici vecchi e nuovi, non è certo facile, vista la "buona cucina" della "casa" che ci ospita settimanalmente. Ma quanto detto ogni volta, va, senza ombra di dubbio, rimuginato dopo, a casa propria, o lungo il percorso che ad essa ci riporta. Siamo animali onnivori per quel che riguarda il cibo, ma siamo ruminanti per quel che riguarda le parole, i pensieri, le energie. Di conseguenza, mi sono riproposta di riprendere, a distanza di oltre un anno, il piacere di scrivere i miei pensieri e quelli delle persone a me più vicine, integrandoli, come ho sempre fatto, con i miei studi, e poi di diffonderli in forma di lettera a quegli stessi da cui tutto è partito.

L'occasione data dall'incontro di questa settimana, seguita da scambi di pensieri sul tema delle malattie psico-somatiche e sulla necessità per il Medico di curare il Corpo, e forse anche l'Anima, come accadeva nelle civiltà Tradizionali, ha posto una serie di interrogativi agli astanti su cosa si intenda per Corpo, Anima e, come ho voluto aggiungere personalmente, Spirito.

La Medicina ci dice molto sulla parte materia del nostro corpo, sulla sua composizione, sul suo funzionamento, sullo stato di malattia. Ma cosa sappiamo dell'Anima?  E dello Spirito?

Tradizionalmente, l'uomo, riflesso microcosmico del macrocosmo, è visto come portatore di due polarità:

- una, inferiore, costituita da tutto ciò che si concentra e si concretizza nella sensazione (pietrificazione alchemica o materializzazione) e che va incontro a degradazione e morte (Corpo, materia);

- l'altra, superiore, è quella Scintilla divina che può essere chiamata "Sé", sinonimo di Imperituro, Eterno (Spirito); Presenza divina che, pur presente nell'essere, è praticamente inaccessibile.

Queste due polarità sono come il bianco e il nero, ma tra di esse non c'è totale separazione. Come tra il bianco ed il nero esiste una infinita gamma di grigi, così tra il Corpo e lo Spirito esiste una serie di modalità che genericamente viene definita "Anima".

Corpo, Anima e Spirito costituiscono un corpo unico: tre in uno, uno in tutti, non c'è divisione. Solo così, percorrendo la giusta Via, il corpo non sarà tiranno, l'Anima non sarà dittatore, lo Spirito sarà libero. Se vibreranno all'unisono si muoveranno insieme, in armonia tra loro e con Tutto, attimo dopo attimo, perché l'intero universo pulsa e vibra di una pulsazione vitale, di una vibrazione universale. C'è chi la chiama Chi o Qi (gli antichi cinesi), Ki (i giapponesi), Prana (gli indiani), Energia vitale (gli alchimisti occidentali). E’ l'energia che permette Ia manifestazione dell'universo. E’ in tutte le cose viventi e non viventi. E’ nei sogni, nei pensieri e nelle illusioni. È nelle sette Forze primordiali emanate dal Divino, creatrici e organizzatrici dell'universo dell'uomo, come ci tramandano tradizioni molteplici. È la stessa energia che fa scorrere il sangue e fa girare i pianeti. Il cosmo, come ben evidenziato dal pensiero taoista, è una unità in cui tutte le parti sono in relazione tra loro e si influenzano vicendevolmente.

L'Energia vitale, in senso rotatorio, entra nel corpo umano dalle sette porte corrispondenti ai sette Chakra principali. Il termine Chakra, che si traduce "ruota", ci permette di visualizzare il vortice di energia, il mulinello energetico, che si forma all'entrata di queste porte. Successivamente alla sua entrata, scorre in percorsi detti canali, meridiani o nadi. Quando l'Energia vitale scorre liberamente c'è lo stato di salute. Quando si accumula o si disperde in eccesso, si instaura la patologia.

L'Energia vitale entra anche nelle nostre case, nei luoghi in cui viviamo, lavoriamo, o in cui ci rechiamo per un qualsivoglia motivo. Entra, soprattutto dalle porte e dalle finestre dell'edificio, circola e se ne va: solo così l'ambiente è vitale.

L'Energia vitale entra e fluisce anche nel pianeta Terra, che può essere considerato come un Essere vivente, Gaia, secondo l'ipotesi di Lovelock. Quando l'energia fluisce liberamente, il sito è benefico, altrimenti è patologico per chi vi vive.

L'importante è comprendere che non esiste una energia buona o una energia cattiva. L'energia non ha carattere morale: è solo l'uso che se ne fa ad averne.

continua - lettera alchemica n. 2

I.D.S.

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