L'IMPORTANZA DEI PLENILUNI
E IL PENSIERO POSITIVO
di Mario Rizzi
Da
alcuni lavori di F. Varetto e G. Filipponio
SOMMARIO
Prima
parte.
-
Le tre grandi
feste spirituali.
-
Il plenilunio
del Toro (Wesak).
-
Il plenilunio
dell'Ariete.
-
Il plenilunio
dei Gemelli (Festa della Buona Volontà).
-
Il simbolo
della Croce o Albero della vita.
-
La Croce come
Uomo Perfetto o Stella a cinque punte.
-
La legge di
restituzione.
-
L'uomo è
responsabile dell'evoluzione.
-
La Croce
zodiacale.
-
Meno studio e
più lavoro.
-
Rapporto tra
Vita verticale e orizzontale.
Seconda parte.
-
Non importa
ciò che facciamo, ma come lo facciamo.
-
Dobbiamo
eliminare criticismo, dubbi e maldicenze.
-
Dobbiamo
rimediare agli errori accumulati.
-
La divinità si
può esprimere quando muore la personalità.
-
Il mondo ha
bisogno di un Cristo vivente.
-
Il cammino di
ogni discepolo verso la casa del Padre.
-
Le ultime
parole di Gesù Cristo in croce.
-
Quale lezione
ci offrono queste parole?.
-
Tutto è Amore,
la Sintesi è Amore.
-
Noi creiamo
l'isolamento, la chiusura e la solitudine.
Prima
parte.
Secondo i Cicli cosmici, riconosciuti dalla Gerarchia, alla fine
dell'inverno si entra in un Periodo Spirituale segnato da tre
festività che avvengono a luna piena e segnano dei momenti assai
importanti:
-
Pasqua: primo
plenilunio dopo il 21 marzo (in Ariete),
-
Wesak: secondo
plenilunio dopo il 21 marzo (in Toro),
-
Festa della
Buona Volontà Mondiale: terzo plenilunio dopo il 21 marzo (in
Gemelli).
La
legge dei Cicli Cosmici ci dice che dal 21 marzo (Equinozio di
primavera) al 21 giugno (Solstizio d'estate) ricorre il miglior
periodo, come Energie disponibili, per un risanamento ed un
rinnovamento fisico e spirituale. Non a caso è in questo periodo che
sul piano fisico si fanno le cure disintossicanti di Primavera e ad
un livello superiore si fanno gli Esercizi Spirituali. Perché è il
periodo in cui il Sole è al massimo della sua attività (non come
calore, ma come energia) e quindi ci invia le influenze più
benefiche come espressione della sua potenza creativa.
È
anche opportuno ricordare che dal 21 marzo al 5 maggio vi sono le
energie e gli influssi adatti per la cura del sistema respiratorio e
dei polmoni. Dal 5 maggio al 21 Giugno vi sono invece le condizioni
più adatte per curare il sistema digerente e lo stomaco; questo è
anche il periodo in cui può essere attuata la massima ricezione di
prana.
Se
noi, durante il Solstizio d'inverno abbiamo piantato un seme, ora,
con l'Equinozio di primavera, se ne uscirà dalla terra, dal buio, e
comincerà a prendere il suo contatto con la Luce del Sole; contatto
che gli permetterà di comprendere la sua funzione, il suo scopo, il
disegno che deve prendere "forma" prima che possa apparire sulla
terra. Il seme dopo lo sforzo per uscire dalla terra col principio
maschile, deve ora ricevere la luce col principio femminile.
L'allegoria del seme può essere utilizzata per creare un programma
di meditazione adatto per questo periodo dell'anno. Dopo esserci
allineati ed avere inspirato, dobbiamo trasformarci nella nostra
polarità femminile (ricettiva) al fine di potere entrare nel periodo
sacro dell'anno, cioè la pausa o interludio interiore. Qui la mente
dovrà essere tenuta ferma nella luce, per permettere di scorgere la
luce superiore e consentirci di scoprire il Piano, il Disegno che
dovremo attuare nella nostra vita.
Cerchiamo ora di capire meglio quali forze sono presenti in queste
tre festività così importanti. Inizieremo con una breve descrizione
del Wesak e della Festa della Buona Volontà mondiale, quindi faremo
un esame più completo del plenilunio dell'Ariete, ovvero la santa
Pasqua.
IL
PLENILUNIO DEL TORO - IL WESAK
Il
Toro contraddistingue la Festa dei Wesak o del Budda il quale è
l'incorporazione della Luce, l'indicatore del Proposito Divino.
Il
Signore Buddha, che media le funzioni del Centro più elevato del
nostro pianeta (Shamballa) e la Gerarchia Spirituale, scende alla
Festa del Wesak in una valle dell'Imalaia per irradiare la Luce
della saggezza all'umanità attraverso il Cristo e la Gerarchia
Spirituale stessa. Con questo atto di comunione e di cooperazione da
parte del Cristo e del Buddha, ogni anno si stabilisce una relazione
planetaria tra il Centro ove la volontà di Dio è conosciuta
ed il Centro che viene detto il Genere Umano.
Nel
periodo del Wesak sono attive le Forze di Illuminazione che emanano
dal Cuore di Dio; esse sono correlate alla Divina Comprensione e
possono raggiungere e dare forza a quelli che amano e servono i loro
compagni.
IL
PLENILUNIO DEI GEMELLI - La Festa della Buona Volontà
Al
Plenilunio dei Gemelli ricorre la Festa della Buona Volontà
Mondiale o anche Giornata dell'Invocazione. In tale
ricorrenza viene irradiato l'Amore-Saggezza che emana dalla
Gerarchia Spirituale; si celebra lo Spirito dell'Umanità che aspira
a Dio, cercando di conformarsi alla Sua Volontà e di attuare
rapporti d'amore e giustizia tra tutti gli uomini.
In
questa occasione dovremmo cercare di evocare in noi la Volontà di
Bene, proprio perché da questa motivazione dipendono la diffusione
del bene e della pace fra gli uomini. Solo nella misura in cui
comprendiamo ciò, possiamo dare anche noi un contributo efficace a
questa energia che porta all'attuazione dei Retti rapporti umani.
Ognuno di noi deve individualmente o in gruppo, cercare di cogliere
al massimo le opportunità offerte dal Buddha e dal Cristo per
ricevere sempre più Luce, per collegarsi maggiormente con Grandi
Esseri e per dar Loro la cooperazione più intelligente, più
amorevole, più efficace affinché si attui il Piano Divino sul nostro
tribolato pianeta.
Il
PLENILUNIO DELL'ARIETE - LA SANTA PASQUA
Questo plenilunio è retto dalle energie il cui motto esoterico è:
"Io avanzo e dal piano della mente governo". Vi sono pertanto delle
energie che vengono emanate dalla Mente di Dio per aiutare l'Umanità
a Risorgere (sono infatti chiamate Forze di Resurrezione), vediamo
allora di comprenderle meglio.
La
Pasqua, detta anche Festa della Resurrezione del Cristo,
celebra la liberazione che l'uomo otterrà alla fine del suo
pellegrinaggio attraverso la materia, quando avrà acquisito tutta la
conoscenza che gli può venire dall'esperienza.
Tutte
le Religioni del mondo di cui abbiamo qualche conoscenza celebrano
all'Equinozio di primavera la Morte e la Resurrezione di un Dio, o
Uomo divino, che è stato crocifisso, è disceso nell'Ade e che il
terzo giorno è risorto, ascendendo poi al Cielo (si vedano, per es.,
Krishna, Vishnù, Osiride e Horus, Tammuz-Adone, Mitra, Prometeo, Ati,
Bacab, Quetzalcoatl ed altri ancora).
Queste allegorie non sono altro che una rappresentazione della
storia del progresso dell'Anima; la storia del suo trionfo sul
peccato e sulla morte. Un progresso che dura fintanto che l'Anima
stessa cessa di esistere e viene dissolta e fusa con la Monade
divina (Resurrezione e Ascensione).
Il
Simbolo della Croce o Albero della Vita
In
tutte queste allegorie ricorre il Simbolo della Croce o Albero della
Vita. Possiamo dire che la Pasqua è una festa irradiata dalle
Energie di questo grande simbolo della Croce. La Croce è infatti uno
dei Simboli cosmici più onorati e più antichi della Razza Umana, si
dice che sia vecchio quanto l'Umanità. È solo nella Religione
Cattolica che la Croce è stata associata alla crocifissione vista
come una punizione di tortura o morte; nelle altre religioni,
invece, era un simbolo, un Segno di Rinascita, di Resurrezione, di
Trasmutazione e di Vita.
La
Croce come Uomo Perfetto o Stella a Cinque Punte
Molti
sono i significati della Croce. Tra i principali essa è il grande
simbolo della Stella a 5 punte, l'Uomo Perfetto crocifisso
nello Spazio. Rappresenta l'immolazione dello Spirito sulla Croce
della Materia o della Forma, affinché tutte le Forme Divine,
compresa quella umana, possano essere innalzate al Cielo e quindi
vivere. È il sacrificio della materia affinché lo Spirito possa
evolvere.
Dobbiamo ricordare che tutte le Creature dei vari Regni di Natura
salgono lentamente su per la piramide dell'evoluzione, fino
ad arrivare alla vetta dove si forma il punto di massimo egoismo.
Immaginate una clessidra: nella parte inferiore vi è un
restringimento progressivo fino al punto di mezzo, oltre il quale
comincia un'espansione graduale. Così è proprio nel momento di
massimo egoismo che avviene la Crocifissione della Personalità.
È
solo dopo avere superato questa stretta tremenda, in cui l'Angelo
della Presenza deve sconfiggere il Guardiano della Soglia, che
potremo espanderci. Gli uomini devono necessariamente passare dal
punto del massimo egoismo, devono affermare la loro Personalità,
arrivare cioè al punto in cui, dopo aver provato il massimo
materialismo, lo si è superato.
In
quel momento tutto ciò che poteva essere fatto con la Materia è
stato sperimentato. La Personalità è giunta al punto più alto, oltre
il quale non c'è più materia, ma solo Aria, Cielo, Etere. L'Uomo è
così pronto ad iniziare la sua scalata al Cielo, dopo avere scalato
la Terra, cioè la vita terrena con la sua materialità ed egoismo.
La
Legge di Restituzione
Tutto
questo processo fa parte di una legge precisa che governa uomini,
gruppi e nazioni e che si chiama Legge di Restituzione (è una parte
della Legge di Gravità).
L'opera di questa legge si può riconoscere chiaramente in quel
momento della vita dell'uomo che abbiamo appena esaminato, cioè il
passaggio da uno stato di coscienza fisico ad uno stato di
coscienza non fisico, dove egli abbandona il suo corpo
materiale e ritira la coscienza nei suoi corpi più sottili. In
termini evangelici: "Egli ha dato a Cesare ciò che è di Cesare ed a
Dio quel che è di Dio".
Questa legge si può vedere, mirabilmente esemplificata, nella vita
di San Francesco d'Assisi quando, dopo essere arrivato al punto di
massimo egoismo dovuto alla personalità, bramosa di ricchezza,
gloria e potere, abbandona ogni cosa materiale (restituisce a Cesare
ciò che gli appartiene) e si dedica alla ricerca di Dio, dentro sé
stesso, negli altri e in tutta quanta la Natura.
Attualmente un processo del genere si può osservare nel
comportamento dell'attuale Umanità. Come una personalità deve
arrivare al massimo livello dell'Io e dell'egoismo materiale, prima
di cedere alla luce della coscienza divina, così anche l'Umanità
deve immergersi completamente nel consumismo a tutti i livelli prima
che possano emergere quelle qualità e quella luce che la renderanno
idonea per l'Età dell'Acquario.
L'abbandono è uno dei più grandi metodi evolutivi, qualcuno ha anche
detto: "Lascia le cose prima che esse lascino te". Al proposito c'è
una massima antica, molto bella, che dice:
Noi
ci eleviamo inginocchiandoci,
Conquistiamo arrendendoci,
Guadagnano rinunziando.
Infatti, "è solo dando che si riceve" (S. Francesco).
All'inizio di ogni nostra vita ci vengono assegnate una certa
quantità di cose e persone, tramite le quali fare le nostre
esperienze. Dobbiamo però essere ben coscienti che tutte queste cose
e persone non ci appartengono, non sono nostre, ma ci sono date in
prestito per un certo numero di anni.
Ora
siamo alla fine di un'Era: l'Era dei Pesci. Questo è un momento di
passaggio e perciò dobbiamo aprire le mani e lasciare andare,
restituire ogni cosa, trattenendo solo la coscienza della lezione
appresa. La fine di ogni ciclo è infatti l'occasione, l'opportunità
che ci è offerta per svuotarci le tasche da tutti i pesi che ci
trattengono legati alla terra ed impediscono alla nostra coscienza
di volare libera dai vincoli affettivi o materiali che siano.
Per poterlo fare dobbiamo perciò liberarci da tutti i pesi che ci
tengono ancorati a terra: Il passato, le cose vecchie e le
situazioni passate.
Oggi
quasi tutti parlano di libertà. Molti però ne parlano senza sapere
cosa dicono, perché parlano di libertà, di essere liberi, ma poi ci
si accorge che sono strettamente attaccati a se stessi, alla fama,
ai soldi, al potere, al successo, al sesso, ecc. Non si è quindi
liberi e non si può volare. Per farlo occorre essere leggeri
ed ogni legame costituisce un peso che impedisce di volare.
Passare nell'Età dell'Acquario significa dunque essere capaci di
toglierci tutti i pesi, svuotarci le tasche, liberare la luce
dall'oscurità e dalla materia. Molti di noi lo stanno facendo, con
fatica, ma la cosa importante è che lo stanno facendo.
L'Uomo è responsabile dell'evoluzione planetaria
Se
riusciamo a fare uno sforzo di immaginazione possiamo vedere nella
clessidra, spogliata delle due basi, una croce di S. Andrea, una
croce a X oppure un Uomo Invocante che alza le braccia. È la grande
opera di Redenzione e di Trasmutazione della Materia: opera di cui
il Regno Umano è altamente responsabile. Ricordiamo al proposito le
parole di S. Paolo "Tutta la creazione geme in attesa della
resurrezione...".
L'Uomo è per definizione colui che unisce il Cielo e la Terra, colui
che costruisce Ponti Arcobaleno o Antahkarana attraverso i quali la
sostanza si sacrifica e passa da un piano all'altro. È il tenutario
del significato della Croce e del Sacrificio, della Morte e della
Resurrezione, ovvero del lavoro di Redenzione della Materia nel
quale tutti sono impegnati: dal più alto Essere ai Maestri di
Saggezza fino al più umile Discepolo.
Se un
Pianeta ospita una Umanità degna delle responsabilità che abbiamo
descritto, quel pianeta è destinato a conquiste stupefacenti. Se la
sua Umanità è saldamente ancorata alla Luce e non vi sarà più nulla
che lo potrà fermare. Al contrario, se la sua Umanità non produce
questo sforzo, il pianeta prima o poi è destinato ad essere
abbandonato.
È
stato proprio con la trasformazione dell'eredità del suo passato che
l'Uomo ha raggiunto la coscienza dell'Io Sono, cioè l'affermazione
della propria Personalità e quindi dell'egoismo come riconoscimento
di sé stesso come individuo pensante. In questi tempi, l'Uomo deve
invece raggiungere la coscienza che lo porterà a dire "Io sono
quello", e questo sarà il primo passo verso il superamento
dell'egoismo, ovvero la capacità di riconoscere i propri simili e le
loro necessità.
Nel
futuro l'uomo raggiungerà il livello "Io sono quello e quello sono
Io", che gli permetterà di identificare sé stesso in tutti gli altri
esseri, simili e non simili a lui. Tutto questo potrà accadere
soltanto perché vi sarà stato il Sacrificio del Cristo in Croce e la
sua Resurrezione.
Il
passaggio ad un livello di coscienza superiore presume un'opera
alchemica, profondamente esoterica, mediante la quale ogni atto,
parola, pensiero di Amore Universale redime (uccide) la sostanza
dell'Egoismo e la trasforma (Resurrezione) in un'altra più sottile;
questa sostanza più sottile, a sua volta, attraverso la Legge di
Attrazione, potrà essere assorbita da altri esseri operando così una
trasformazione a catena.
Quando si dice che dobbiamo salire sulla Croce e poi Risorgere,
poiché solo così possiamo elevare i nostri fratelli, si afferma una
profonda verità esoterica, in quanto solo con il Sacrificio della
nostra Personalità permettiamo che muoia un piano di materia
affinché possa risorgere su un piano superiore.
È
attraverso il Sacrificio e la Croce che noi immoliamo e purifichiamo
la sostanza. Quindi è profondamente vero che "ogni piccolo
sacrificio quotidiano, ogni più piccola morte dell'Egoismo tipico
dell'uomo, redime e trasmuta la Sostanza facendola risorgere su un
piano più alto", sempre più in alto, finché non cesserà il Ciclo
delle Rinascite.
Abbiamo visto come in questo cammino l'Uomo sia dapprima salito
sulla Croce, quindi abbia fatto risorgere la materia su un piano più
alto, ed infine abbia fatto sparire la Croce rimanendo in Equilibrio
con le braccia distese, come il Simbolo del Servizio. Alla
fine ha proteso le mani in Gesto di Benedizione, come Uomo Perfetto
o Stella a 5 Punte.
La
Croce Zodiacale
Un
altro significato che l'Astrologia assegna alla Croce è quello di
Uomo Celeste vivente, con le due braccia tese di traverso nello
spazio. Questa croce, chiamata anche Croce Fissa, nello
Zodiaco viene formata dai Segni posti ai 4 punti cardinali e cioè il
Toro, il Leone, lo Scorpione e l'Acquario.
La
Croce Fissa viene anche detta la Croce dell'Anima, perché il
Cristo Cosmico, nella sua missione personificò, e donò, le qualità
di questi 4 Segni, rappresentati anche dai 4 Evangelisti.
È
chiamata anche la Croce del Discepolo perché in questa Croce le 4
braccia sono in equilibrio e in giusto rapporto. Solo quando il
discepolo avrà raggiunto l'equilibrio in tutte le cose potrà
assumere una posizione centrale, dove le Energie si incontrano e si
fondono. Qui dovrà trovare il giusto Ritmo e quindi iniziare la sua
opera di irradiazione e di creazione.
Rapporto tra Vita verticale e Vita orizzontale
La
Croce è da sempre il Grande Simbolo dell'equilibrio e del rapporto
tra la Vita verticale e quella orizzontale, del Prendere con la
mente per Dare col cuore. Quando manca interesse per la Vita
verticale dello Spirito, si instaurano rapporti statici, materiali,
privi di creatività.
Quando invece si è troppo concentrati sul piano spirituale si
produce ipertensione, annebbiamento, perdita di contatto con la
realtà, bigottismo e fanatismo. In questi casi viene a mancare una
giusta espressione di creatività nel mondo materiale quindi
predomina lo squilibrio; manca l'Armonia. Uno dei più bei
significati dell'Amore è infatti quello che lo definisce come un
"rapporto regolare, ritmico e costante".
Instaurare rapporti incostanti, irregolari, turbati dagli umori del
momento o della giornata (un giorno una persona mi è simpatica, un
altro mi è antipatica) significa impedire la circolazione
dell'Amore; significa non dare Amore; per quanto buone siano le
intenzioni. Il grande insegnamento che ci è dato dalla Croce, credo
sia esattamente l'opposto di quello che noi facciano tutti i giorni.
Secondo questo insegnamento noi dobbiamo essere ricettivi, tramite
l'Ego ed il Corpo Causale, a tutto ciò che viene dall'alto, dalle
Entità e Vite a noi Superiori (braccio verticale della croce) ed
essere invece emissivi, positivi, verso il nostro ambiente, le
persone che ci circondano e tutti gli aspetti inferiori della
creazione (braccio orizzontale della croce). Ricevere perciò con il
braccio verticale e donare con quello orizzontale.
Notate che un simbolo non solo rappresenta una cosa, ma è quella
cosa. Esso, infatti, irradia nello spazio le qualità proprie della
Realtà che rappresenta (es. quando un Sacerdote fa il segno della
Croce, si irradiano veramente delle energie).
Il
Simbolo è Vita e come tale deve essere vissuto. Dobbiamo cominciare
non soltanto a leggere ed interpretare i vari simboli, bensì a
viverli, diventando noi stessi Simboli viventi. Salire sulla Croce,
significa infatti vivere la Croce. Significa portarla nella Vita e
durante tutta la Vita.
Dobbiamo perciò portare nella nostra vita quotidiana tutto ciò che
abbiamo imparato nei libri e dai vari Istruttori. Mentre il primo
passo sul Sentiero che conduce alla luce, viene fatto con lo studio
degli Insegnamenti e della loro interpretazione, il secondo passo
chiede che quanto abbiamo imparato sia portato nel vissuto
giornaliero della nostra vita. Come dice San Paolo: "La fede
senza le opere è cosa morta".
È ora
che la Parola esca dai libri che la tengono prigioniera per
entrare nella vita, per creare dei giusti rapporti umani; rapporti
costanti, armonici e regolari. È molto
meglio conoscere poco e viverlo ogni giorno, che conoscere molto e
non viverlo affatto!
Meno
studio e più lavoro
È
perciò giusto sospendere la corsa affannosa verso le conoscenze più
disparate, siano esse Esoterismo, Astrologia, Arte o altro ancora.
Così pure è giunto il momento di evitare la dipendenza da un gruppo
o un Maestro terreno ed imparare a gestire le proprie possibilità in
piena responsabilità e chiedendo umilmente l'aiuto di Dio.
Sull'importanza di essere indipendenti riportiamo qui di seguito un
messaggio del Maestro Tibetano.
"Vi
ho consigliato di entrare in contatto con i canali spirituali che
provengono dalla forza di Shamballa. Nel 1952 vi e stato difficile
farlo; ora diversi canali sono stati formati per ampliare il vostro
piano di coscienza. Siete ora al massimo della vostra prova.
Qualcuno (colui che vive una vita quieta e neutrale) supererà la
prova. Altri la continueranno nella prossima vita. Ricordate che il
primo requisito per riuscire è di essere soli, perché soltanto così
imparerete ad essere liberi. Non vi dovete identificare con gli
altri, sia criticandoli oppure seguendoli, perché facendo in questo
modo limitate la vostra libertà e vi immiserite. Dovete essere
coscienti che lo Spirito che fluisce in voi, e in tutto ciò che
vive, è imperituro e onnipotente.
Liberatevi dell'autorità dei Maestri, di Società esclusive o
segrete, e dei misteri dove non ci sono misteri, perché non esistono
misteri nell'insegnamento esoterico. I Maestri dell'Età
dell'Acquario non raccolgono seguaci attorno a sé, non pretendono
lealtà e obbedienza e non chiudono la loro porta ad altri aspetti
della verità (come è stato fatto nel passato, per le particolari
esigenze esistenziali di quei tempi). Se qualcuno insegna, lo fa
considerando se stesso come il primo studente."
Seconda parte.
Tenete presente una cosa: noi non saremo giudicati dalle cose che
abbiamo fatto, ma dal modo in cui le abbiamo fatte. Non è ciò che
facciamo che conta, ma la motivazione che ci spinge a farlo ed il
modo in cui lo facciamo. È infatti il movente che muove le
energie in modo armonico oppure disarmonico.
Il
Maestro dell'Agni Yoga ci dà, al proposito, alcune cose che dovremmo
sempre ricordare:
-
Vi sono due
modi di vedere i problemi: dall'alto o dal basso. Chi guarda in
basso vedrà sempre del fango, chi guarda in alto vedrà il cielo.
-
In ogni Forma,
sia essa un atomo, un Uomo od una stella, coesistono qualità
positive e negative, armoniche e disarmoniche. Se noi osserviamo
solo le qualità negative facciamo in modo che esse appaiano
maggiori di quelle positive ed è vero anche il contrario.
-
Ecco quindi
l'estrema importanza del pensare e del parlare in modo giusto e
corretto. Se noi, nei riguardi dei parenti, amici, o altre
persone come datori di lavoro, insegnanti, uomini politici o
altro, oppure nei riguardi delle situazioni mondiali, vediamo
solo tutto ciò che è negativo e disarmonico, noi chiamiamo
alla vita queste forze negative e disarmoniche, le mettiamo in
attività o le rafforziamo.
Dobbiamo perciò avere ben chiaro nella Mente e nel Cuore quali
potenza possano avere le forze che possiamo scatenare con
criticismo, diffidenza, dubbio, maldicenza, gelosia, sarcasmo o
insinuazioni del tipo "sono tutti ladri, incapaci. ecc.". oppure
"chissà dove hanno preso quei soldi." ecc.
Gli
effetti principali sono due:
-
Quando
critichiamo e sparliamo ci leghiamo alla natura inferiore di
queste persone con un filo a doppio senso e assorbiamo tutti i
loro difetti e le loro debolezze nonché il loro magnetismo del
più basso livello. È proprio come se aprissimo una porta!
Quando si hanno in mente solo i vizi e le colpe di qualcuno si
attirano tutte le entità più basse che si trovano nell'accusato
e si fanno proprie. Come è vero anche il contrario.
-
Quando si
accusa qualcuno di disonestà, di cattiveria, di furto, ecc., si
mettono in moto delle forze che lo portano in quella direzione.
Se milioni di persone pensano o sospettano che un tizio è, per
esempio, un ladro, prima o poi questa persona sarà costretta a
diventarlo. Il valore di una Nazione non potrà quindi elevarsi
se i suoi cittadini non migliorano il loro modo di agire,
pensare e parlare.
Certamente queste cose non vi vengono insegnate né a scuola e
tantomeno dalla televisione. Sta di fatto che la Parola, una volta
uscita dalla bocca non si può più riprendere. Dice Gesù nel Vangelo:
"Dalle vostre parole sarete giudicati!".
Pensate ai giornali come sono impostati! Essi riportano sempre e
solo tutto ciò che vi è di negativo e disarmonico nel mondo: guerre,
violenza, delitti, furti, truffe, scandali, ecc. Parlandone tutti i
giorni e facendo convergere milioni di persone su questi pensieri,
essi contribuiscono a creare e mantenere in vita questi terribili
mostri.
Ecco
perché risulta di fondamentale importanza parlare e pensare soltanto
a ciò che è armonico ed unisce e non ciò che è negativo e separa.
Pensate cosa potrebbero creare dei giornali che mettessero in
risalto le cose buone presenti in ogni persona o movimento; se
cercassero di essere dei tessitori abituati a cercare la
parte positiva in ogni situazione, per usarla poi come filo d'oro
da intrecciare con altri fili per fare un manto dorato.
Una
delle più grandi accuse che viene fatta al Cattolicesimo ed alle
Religioni Occidentali è quella di avere sempre pensato l'Uomo come
un essere malvagio e peccatore, sempre sul punto di meritare
l'Inferno. Una visione, questa, che ha creato una orribile
pensiero di gruppo, generando così tutte le tristi conseguenze
che conosciamo: fanatismo, inquisizione, guerre, massacri, torture,
ecc.).
Pensate se invece il Cristianesimo avesse seguito l'insegnamento del
Cristo, e avesse considerato l'Uomo come un essere di Luce e di
Amore in cammino verso il Padre. Pensate a quale civiltà avrebbe
dato Vita questo concetto se fosse stato apprezzato, insegnato e
coltivato. Questo è ciò che dovremmo fare tutti noi. Tutti coloro
che sono venuti a conoscenza di queste cose hanno infatti la grande
responsabilità di porvi rimedio.
Questo è il compito per il quale ci siamo incarnati in questo
preciso momento storico. Sta a noi utilizzare i nostri pensieri e
le nostre parole per scoprire ed accentuare tutto ciò che è positivo
nelle persone e nella situazione mondiale in modo da chiamarlo alla
Vita.
Certo
sarebbe molto utile se noi riuscissimo ad osservare tutto ciò che
accade in modo distaccato, impersonale ed imparziale. Non dobbiamo
perciò avere alcun timore di parlare troppo bene o troppo in
positivo, perché dobbiamo rimediare a tutti i malanni che sono stati
fatti nel passato e l'unico modo possibile
è quello di parlare bene di tutto e di tutti!
Il
Cristo morì sulla Croce, come Uomo Perfetto, per mostrarci come la
Divinità possa manifestarsi ed esprimersi nell'Uomo solo quando egli
è morto nella sua Personalità. Solo allora il Cristo tenuto
nascosto può emergere e vivere. La natura interiore deve infatti
morire perchè quella superiore o divina possa apparire in tutta la
sua bellezza.
Il
Cristo ci insegnò a morire come uomini, affinché potessimo vivere
come Dei: fu per questo che Egli disse in modo assai chiaro: "Colui
che tenterà di conservare la sua vita la perderà, ma colui che avrà
perduto la sua vita a causa mia, la ritroverà". Egli insegnò il
valore della Rinuncia o Crocifissione rivolgendosi al Cuore degli
uomini mentre rivolgendosi al loro Intelletto insegnò la
Resurrezione. Purtroppo il suo messaggio non fu capito ed è per
questo che dovrà ritornare.
Fondamentalmente Egli venne per fare due cose:
-
Materializzare
ulla Terra il Regno di Dio o Nuova Era o Età di Aquarius.
-
Mostrarci
l'Amore Divino in azione e come noi stesso lo possiamo
manifestare mediante il nostro Servizio ed i nostri Sacrifici.
Il Regno di Dio è solo Amore e Servizio!
Non
dobbiamo dimenticare che la Crocifissione, con i due grandi eventi
che la precedettero, la Comunione e la tragica esperienza del
Getsemani, è una tragedia alla cui base vi è il conflitto tra Amore
e Odio.
È
questo il Grande Conflitto: Amore e Odio! Conflitto che nasce
dall'aspirazione a vivere come Figli di Dio e l'opposto desiderio di
vivere come esseri umani ordinari, come indicato dalla Personalità.
È proprio da questa scelta che si può distinguere un cittadino del
Regno di Dio e un semplice membro della famiglia umana. Fu proprio
l'Amore ciò che il Cristo si sforzò di insegnare, ma furono l'odio,
la separatività e la guerra che hanno caratterizzato
l'interpretazione ufficiale del suo insegnamento attraverso i
secoli.
Il
Cristo morì al fine di attirare la nostra attenzione sul fatto che
la Via che porta al Regno di Dio è quella dell'Amore e del Servizio.
Egli servì, amò, compì dei miracoli, riunì poveri e diseredati,
nutrì quelli che avevano fame e cercò in ogni modo possibile di
attirare l'attenzione degli uomini sul fatto che l'Amore è la
caratteristica essenziale della Divinità. L'Amore che dovrebbe
costituire l'Inizio e l'unico scopo della nostra Vita, delle nostre
esperienze e del nostro lavoro.
L'incarnazione del Cristo segnò la fine di un grande Ciclo Cosmico,
l'Era dei Pesci, ma sopratutto segnò l'inizio di un periodo che
avrebbe preparato la Nuova Era, una porta aperta verso il Regno di
Dio. Questa porta, prima del Cristo, era aperta solo occasionalmente
per far passare coloro che avevano trionfato sulla Materia. Dopo la
Sua venuta questa Porta restò spalancata per tutti gli uomini ed il
Regno Divino poté iniziare già sulla Terra. Lo confermò Egli stesso
con queste parole: "Ed Io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò
a me tutti gli uomini".
Il
punto importante, comunque, non è tanto la Sua morte ma la
Resurrezione seguente. La Sua morte, infatti, resta un momento
culminante nel processo evolutivo ma è solo un passaggio da uno
stato di coscienza ad un altro (Pasqua significa appunto
passaggio). La Resurrezione, invece, è il simbolo della
formazione e della nascita di un nuovo Regno sulla Terra; un Regno
nel quale tutti gli uomini e tutte le creature saranno libere dalla
morte legata al corpo fisico.
Noi
abbiamo discusso per troppo tempo sulla morte del Cristo ed abbiamo
cercato di imporla al mondo in modo troppo stretto e settario.
Abbiamo alimentato il Fuoco della separazione con le nostre
divisioni cristiane, le nostre Chiese, sette ed i nostri "ismi".
Il
mondo attuale ha bisogno di un Cristo vivente; un Cristo che dia la
Vita, e non di un Redentore morto 2000 anni fa. Il nostro compito
attuale è perciò quello di costruire una rete elettrica che
dia energia vitale a persone, città e nazioni, affinché quando Lui
tornerà possa trovare tutto pronto per far scattare l'interruttore.
Una rete in cui circolino veramente e costantemente le Energie di
Luce, Amore e Potere.
Come
si costruisce una rete di questo tipo? Il Cristo stesso lo indicò
quando salì sulla Croce che rappresentava il mondo della Materia.
Egli, attraverso sette Frasi, ci diede sette "Parole di Potere"
adatte per inaugurare il Nuovo Regno o Nuova Era.
Ora
esamineremo brevemente queste Parole e vedremo come esse indichino
anche il cammino di ogni Discepolo verso la casa del Padre.
1º
"Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno".
Prima Iniziazione:
il
Cristo considera l'ignoranza e la debolezza dell'uomo; peccato e
ignoranza sono sinonimi. Quando l'ignoranza provoca delle azioni
malvagie, ciò non rende l'uomo colpevole. Dove vi è l'ignoranza non
vi è peccato perché, in questo caso l'uomo è istintivo come un
fanciullo e deve far nascere il Cristo in sé prima di poter assumere
una coscienza che comporti la consapevolezza delle proprie azioni.
2º
"Oggi stesso, tu sarai con me in Paradiso". (parole rivolte al
ladrone).
Seconda Iniziazione:
qui
abbiamo una specie di Battesimo, una liberazione per mezzo della
purificazione. Il Cristo si volta verso un uomo; un peccatore che
era stato condannato per avere agito male agli occhi del mondo, e
gli offre un posto nel suo Regno. Il Battesimo è avvenuto perchè il
ladrone ha accettato come giusta la sua punizione e si purifica
riconoscendo il Cristo come Salvatore.
Oltre
alla purificazione del corpo, pur sempre necessaria, ciò che
l'attuale umanità necessita principalmente è la purificazione delle
emozioni. Si può dire che le sofferenze, le malattie, i problemi che
assillano l'umanità hanno la loro origine principalmente nei
desideri egoistici,nella ricerca di appagamento personale.
Tutti
gli uomini Sono mossi, potremmo dire posseduti, da un desiderio di
qualche specie, anzi da desideri di molti generi da quelli relativi
ai piaceri sensuali fino alle aspirazioni più idealistiche. Il
desiderio è la radice comune di tre cause di attaccamento e di
schiavitù: l'allettamento della materia, i molti tipi di
annebbiamento emotivo e le illusioni mentali. Tutti culminano o
si combinano, nel creare l'attaccamento fondamentale alla propria
Personalità, alla identificazione con essa che viene scambiata per
il proprio vero Sé.
3º
"Donna, ecco tuo Figlio". Poi disse al discepolo: "Ecco tua Madre!"
Terza Iniziazione:
qui
abbiamo la Trasfigurazione o Sublimazione. In questa frase Giovanni,
il Figlio, rappresenta la Personalità in procinto di ottenere la
perfezione mediante l'Amore. Egli si pone ancora nel Punto di mezzo
della Croce, come Figlio tra Padre e Madre, come il Rapporto tra
Spirito e Materia; rapporto che crea e mantiene l'Anima umana.
4º
"Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?"
Quarta Iniziazione:
penetriamo ora in uno dei momenti più intimi della vita del Cristo,
più segreti, più profondi e forse più sacri. Ci è detto che per 3
ore stette angosciato nelle tenebre: dall'ora 6° all'ora 9°, periodo
che rappresenta questo mondo tragico e agonizzante (non
dimentichiamo che il 3 è un numero sacro che rappresenta sia la
Divinità che l'Umanità perfetta).
In
questo frattempo ciascuno dei Tre Aspetti della sua natura fu
portato al suo supremo grado di comprensione e per conseguenza di
sofferenza. Alla fine la sua triplice Personalità lasciò uscire il
grido: "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?". Ed in quel
preciso momento, dopo 3 ore di lotta, l'Anima muore, nasce l'Uomo
divino ed il Corpo Causale scompare.
In
questi istanti, in cui l'Anima viene crocifissa, lo Spirito del
Cristo può abbandonare il corpo del Maestro Gesù per ritornare dal
Padre.
"Il
cammino verso Gerusalemme è stato percorso", cioè l'Antahkarana è
stato costruito e la Via dell'Evoluzione Superiore è stata aperta;
ora tutto è pronto per le tre successive e più importanti
Iniziazioni. I tre Aspetti della Volontà, focalizzati nella Triade
Spirituale, sono ora in piena espressione. Questo permette che
possano avvenire la Resurrezione prima e l'Ascensione o Perfezione
Solare poi.
Seguono le ultime Parole di Potere:
5º
"Ho sete."
6º "Tutto è compiuto."
7º "Padre, nelle Tue mani rimetto la mia Anima."
Quale
lezione ci offrono queste parole?
Ecco
la lezione che dobbiamo trarre da queste sette Parole di Potere:
1º
"Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno."
Riguarda il "Piano Fisico " ed il Perdono o Comprensione nella vita
quotidiana. Essa ci indica anche come la Divinità reagisce al male
fatto dagli uomini. Là dove c'è ignoranza e non c'è alcuna cattiva
intenzione o volontà di fare del male, allora il perdono è
assicurato. Il peccato, consiste infatti nel compiere un'azione
malvagia, sapendo che è malvagia ed essendo liberi di non compierla.
Dice infatti S. Paolo: "La forza del peccato è la legge".
2º
"Oggi stesso, tu sarai con me in Paradiso".
Questa Parola, rivolte al ladrone che serenamente aspetta il suo
destino, riguarda il "Piano Emotivo", e la pace e felicità di chi è
capace di staccarsi dalle cose materiali; capace di morire da
esse come il ladrone sta morendo dal suo corpo fisico.
3º
"Donna, ecco tuo Figlio". Poi disse al discepolo: "Ecco tua Madre!".
Qui si uniscono, simbolicamente, due aspetti crocifissi sulla Croce:
la Materia e l'Anima (come natura inferiore pervenuta alla
perfezione). Il sacrificio della natura inferiore è stato così
compiuto interamente ed il Cristo, dopo l'inspirazione, può restare
per 3 ore in silenzio nella Luce.
Questa Parola riguarda Il "Piano Mentale" perché, la "Mente" trova
finalmente pace dopo che la Personalità si è definitivamente
staccata dai desideri, sentimenti e passioni che provengono
dall'attaccamento alle cose del mondo.
4º
"Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?".
Riguarda il "Piano Egoico" e l'Anima stessa, con la sua forza, la
sua potenza, Luce e Comprensione; anima ormai sacrificata
sull'altare, come rinuncia integrale di tutto ciò che costituisce la
sua stessa Essenza. È questo che ha provocato il grido di protesta
da parte della triplice personalità.
Seguono quindi tre Parole di una qualità completamente diversa.
La
5º, riguarda il "Piano Manasico". Nella Parola "Ho sete", il Cristo
esprime la motivazione profonda che anima ogni Salvatore e indica la
caratteristica e la qualità dell'Età dell'Acquario.
La
6º, "Tutto è compiuto", riguarda il Piano Buddhico. Il
Calice è stato bevuto fino all'ultima goccia, la Missione è
finita. Ora non resta che fondersi col Padre Celeste come indicato
dalla 7º Parola: "Padre, nelle Tue mani rimetto la mia Anima";
Parola che riguarda appunto questa azione che si svolge sul Piano
Atmico.
Riassumendo abbiamo quindi:
-
Perdono o
Comprensione,
-
Inclusività,
-
Unione e
Fusione, Giustizia e Retti Rapporti Umani,
-
Distacco
(prima dalla Personalità e quindi dall'Anima, per poter Essere
Spirito o Vita Una),
-
Servizio,
-
Sintesi,
-
Essere, Unità,
Vita Una.
Se
notate la prima e l'ultima Parola cominciano con il termine "Padre"
perchè noi siamo per sempre "i Figli di Dio"; Figli che potranno
capire veramente Dio ed il suo Amore solo quando saranno in grado di
pronunciare e vivere le prime cinque Parole di Potere. Allora
potranno anche capire e vivere quella stupenda definizione che dice:
"La Vita è una Sintesi di Amore in Azione".
Oggi
noi tutti possediamo e comprendiamo la Vita nella sua attività,
comunque l'Amore basato sull'Unità del Tutto; Amore che, qualora
compreso, conduce alla Sintesi, questo è ancora al di fuori della
nostra portata. Comunque già il fatto di accettare mentalmente che
la "Vita è Una" rappresenta un potente lavoro di Sintesi.
La
Sintesi, a sua volta, è dovuta all'influsso di quella grande Energia
di Attrazione chiamata Amore. Amore che tutto unisce e tutto
pervade, Amore che molti riescono a pensare ma ben pochi riescono a
vivere!
Di
solito, infatti, è difficile ammettere che la Vita di un cavallo, di
una pianta o di una pietra, dipendano dalla stessa Energia che anima
l'uomo. Si considerano infatti l'Uomo e la sua vita come qualcosa di
ben diverso dalla vita che anima un cane o le altre creature.
Non
solo, ma non consideriamo neppure che vi possa essere vita
nello spazio che ci separa da una persona oppure da un oggetto,
Generalmente si pensa che la vita stia dentro una data forma
e non al di fuori di essa. Se ragioniamo in questo modo
creiamo il terreno in cui nascono l'isolamento, la chiusura e la
solitudine.
Come
si fa a comunicare, a percepire la Vita dentro tutte le cose, se noi
stessi ci isoliamo da esse consideriamo la Vita come qualcosa che
solo in noi può essere del tutto speciale? Ragionando in questo modo
noi chiudiamo la Vita in contenitori che non comunicano gli uni con
gli altri. La realtà, invece, consiste nel fatto che la Vita è
uguale per tutti gli esseri. Quello che varia è solo il modo in
cui la Coscienza si manifesta in essi, non la Vita!
Riconoscere, Amare e Rispettare la Vita come Unità, questo è il
comandamento che ci viene dato nella nostra posizione di Pionieri
in marcia verso l'imminente Nuova Era.
Sia
questo il nostro Proposito!
Mario Rizzi
tratto da "www.viveremeglio.org"
Un sito dedicato all'uomo, al suo
benessere e al suo destino.
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