Questa preghiera è stata suggerita per
gli studenti da Max Heindel nel volume "La Trama del
destino".
Accresci il mio amore
per Te, mio Dio, affinché possa servirti ogni giorno di più. |
Che le parole delle
mie labbra, e le meditazioni del mio cuore, siano a Te gradite, |
o Signore, mia forza
e mio Redentore. |
Recitare questa
preghiera più volte e lentamente, per parecchi minuti,
facendo graduale enfasi sulle frasi e proseguire poi con un
periodo di concentrazione seguendo il metodo preferito. Con
questa pratica si otterrà un notevole aumento di efficienza
nella concentrazione e meditazione e nello svolgere dei
compiti difficili.
La preghiera dei Rosacroce, così come il
simbolo e gli inni, è stata ispirata dai Fratelli Maggiori
dell'Ordine dei Rosacroce e pertanto deve essere considerata
pregna di insegnamenti. Per farne una interpretazione il più
fedele possibile useremo una recente traduzione della
preghiera originale,(1) in lingua inglese, proposta dalla
Sede Centrale di Oceanside. In questo modo avremo modo di
meglio comprendere alcuni dettagli e alcune sfumature degne
della nostra riverente attenzione.
Not more of Light we
ask, O God, but eyes to see what is. |
Non ti chiediamo più
luce o Signore, ma occhi per vedere ciò che è. |
Not sweeter songs,
but ears to hear the present melodies. |
Non canti più dolci,
ma orecchie per udire le presenti melodie. |
Not greater strength,
but how to use the power that we possess. |
Non più energia, ma
come utilizzare il potere che già possediamo. |
Not more of love, but skill to turn
a frown to a caress. |
Non maggior amore,
ma la capacità di mutare uno sguardo corrucciato in una carezza. |
Not more of joy, but how to feel its kindling presence near. |
Non maggior gioia,
ma come percepire vicina la sua gentile presenza. |
To give to others all
we have,
of courage and of cheer. |
Per dare agli altri
tutto ciò che possediamo, in coraggio ed ottimismo. |
No other gift, dear
God, we ask, But only sense to see
how best the precious gifts to use we have received from Thee. |
Non ti chiediamo
altre cose, o Signore, solo saggezza: quella che serve per meglio usare i doni preziosi da Te ricevuti. |
Give us all fears to
dominate,
all holy joys to know, to be the friends we wish to be, to speak the truth we know, to love the pure, to seek the good, to seek the good, |
Concedici di dominare
tutte le paure, di conoscere tutte le sante gioie, di essere gli amici che vorremmo essere, di parlare delle verità che conosciamo, di amare ciò che è puro, e cercare ciò che è buono. |
To lift with all our
might, all souls to dwell in harmony, in Freedom's perfect light. |
E lavorare con il
massimo impegno, per elevare tutte le anime, affinché abitino nell'armonia, e nella luce perfetta della libertà. |
Non ti
chiediamo più luce o Signore, ma occhi per vedere ciò che è;
Quante volte
guardiamo ma non vediamo, sta scritto nel Vangelo: "Come
potrete vedere Dio che non ha un corpo quando non riuscite a
scorgerlo nel volto dei vostri simili?". Tutto ciò che ci
circonda parla di Dio, dal fiore più bello al miserabile che
mendica un pezzo di pane. Il male, sottolinea spesso Max
Heindel, è solo uno strumento per realizzare il bene.
Dietro l'ombra piu
nera possiamo infatti trovare la luce più fulgida; è perciò
giusto chiedere a Dio la grazia di saper vedere la realtà
delle cose; di riconoscere la sua presenza in tutto ciò che
i nostri occhi sono in grado di vedere (e che esiste) perchè
Lui lo ha creato e lo mantiene in continua esistenza.
Non canti piu
dolci, ma orecchie per udire le presenti melodie;
Nel caos dei rumori
moderni: musiche assordanti, reclams, motori e tutto ciò che
fa parte del mondo acustico dei nostri tempi, è assai
difficile ritrovare la dolce melodia di un ruscello di
campagna o delle fronde agitate da una brezza leggera. Le
chiari, dolci e fresche acque del poverello di Assisi sono
ormai lontane, così come i pascoli tranquilli del Salmo 23.
Chiedere al Signore la capacità di udire ancora le eterne
melodie è perciò una richiesta quanto mai urgente ed
attuale.
Un vecchio adagio
dice "Dio ti aiuta... Ma tu rema verso la riva". Noi per
primi dovremmo perciò cercare un attimo di pace, in cui
rifugiarci, per trovare nel silenzio interiore del nostro
cuore quella tranquillità in cui Dio stesso possa parlarci,
e farci sentire la sua amorevole presenza e le sue eterne
melodie.
Non più
energia, ma come utilizzare il potere che già possediamo;
Quante volte ci
sentiamo deboli, o non ancora pronti, per entrare a far
parte degli operai nella vigna del Signore? Tante volte,
purtroppo, questi sono soltanto degli alibi creati dalla
mente che vuole in questo modo coprire la nostra profonda
paura di assumerci delle responsabilità in prima persona.
San Francesco ben
sottolinea che è solo dando che si riceve. Se vogliamo la
forza noi per primi dobbiamo sostenere chi è più debole di
noi. Soltanto in questo modo potremo portare in
manifestazione il vero potere in noi: la fede in Dio. Con
questa fede, è una affermazione di Gesù, non solo avremo più
energia ma potremo arrivare a smuovere anche le montagne.
Non maggior
amore, ma la capacità di mutare uno sguardo corrucciato in
una carezza;
Questa è una frase
che merita un'attenzione particolare; qui il tema trattato
comprende sia la consapevolezza che la comprensione.
Consapevolezza dei nostri stati d'animo in modo che ogni
volta che ci dovessimo trovare con il volto scuro l'amore
del Cristo ci possa guidare e trasformare il nostro cipiglio
in una frase od un gesto cortese.
Comprensione,
invece, per chi ha uno sguardo corrucciato nei nostri
confronti. Se siamo colpevoli che il Signore ci doni
l'umiltà di saper chiedere scusa; se non lo siamo, che muova
le nostre labbra affinché le nostre parole, ricolme di
amore, riportino la pace nel cuore di colui che vuol farci
del male.
Non maggior
gioia, ma come percepire vicina la sua gentile presenza;
Nessuna gioia
proposta dal mondo materiale è sicura e durevole. I poveri
sono convinti che il danaro dia la felicità e così tutti
coloro che mancano di qualcosa credono che se la potessero
possedere sarebbero felici. Ciò non è assolutamente vero;
basta infatti guardarsi intorno in modo sincero ed
obbiettivo per vedere quanto avesse ragione Gesù quando
disse: "Cercate prima il Regno dei cieli e tutto il resto vi
sarà dato in sovrappiù".
Le gioie piu grandi
provengono infatti da una mente serena ed uno spirito
appagato di vivere secondo le leggi divine. Chi vive in
questo modo sente il Signore vicino ed il suo spirito si
ritrova più prossimo alla sua dimora originale, la dimora
celeste che ha abbandonato per poter iniziare la sua
evoluzione individuale.
Per dare agli
altri tutto ciò che possediamo, in coraggio ed ottimismo.
Se riusciamo a
sentire il Signore presente in noi diventa spontaneo
riconoscere la nostra unione spirituale anche con tutti gli
altri esseri umani. Lui è la vita e noi siamo i tralci. Ciò
che di buono risiede in noi è un suo dono ed è giusto
chiedere di saperlo offrire, in modo indiscriminato ed
altruistico. Offriamo perciò il nostro coraggio a chi langue
ed il nostro ottimismo a chi è senza speranza.
Il Signore stesso
userà queste nostre offerte come un canale per rendere più
leggera la loro sofferenza fisica o la miseria spirituale
che ne raggela il cuore ottenebrandone la mente.
Non ti
chiediamo altre cose, o Signore, solo saggezza: quella che
serve per meglio utilizzare i doni preziosi da Te ricevuti.
Veramente noi
abbiamo ricevuto tanti doni dal Signore. Purtroppo ciò che
viene maggiormente sottolineato è la redenzione del genere
umano ma quanti altri doni, su base prettamente individuale,
possiamo noi annoverare se la parte istintiva in noi, con il
suo gravame di egoismo e selvagge passioni, non fosse
continuamente illuminata dalla luce del Cristo quale
speranza potremmo noi coltivare di poter un giorno
abbandonare questo corpo di carne come già gemette san
Paolo?.
Ogni nostra buona
qualità scaturisce dal Cristo in noi. Ogni nostra virtù è
solo un suo modo dinamico di influenzare la nostra vita.
Questa richiesta è perciò giusta e motivata. Facciamola in
ginocchio, umilmente e con il cuore colmo di riconoscenza,
ben sapendo che non saremo mai in grado di ripagare, neppure
in parte, ciò che ci è stato così generosamente donato.
Concedici di
dominare tutte le paure; di conoscere tutte le sante gioie;
di essere gli amici che vorremmo essere; di parlare delle
verità che conosciamo; di amare ciò che è puro e cercare ciò
che è buono.
Si, o Signore,
concedici di dominare le paure che ci fanno trovare alibi su
alibi per non prestare l'aiuto che dovremmo nel modo che tu
ci hai insegnato. Concedici di dare l'amicizia come tu l'hai
data a noi e non tingendola di egoismo od opportunismo.
Concedici il coraggio di parlare di Te e delle verità che ci
hai concesso di conoscere. Guida i nostri sentimenti
affinché diretti dalla tua saggezza sappiano prima
distinguere, e poi amare ciò che è veramente puro e
divinamente buono.
Fa' che la nostra
mente non ci inganni e che non ci porti a false
considerazioni e ad errate decisioni siano esse mentali o
sentimentali.
E di lavorare
con il massimo impegno, per elevare tutte le anime, affinché
abitino nell'armonia e nella luce perfetta della libertà.
Qui è opportuno
sottolineare che la preghiera presenta una richiesta
accorata per essere resi partecipi del grande lavoro attuato
dai Fratelli Maggiori a favore dell'umanità. Con questa
richiesta vengono sottintese le attività di diffusione degli
insegnamenti e di tutto quanto può aiutare le anime nel loro
difficile cammino sul sentiero dell'evoluzione.
Noi che abbiamo
ricevuto degli insegnamenti veri e profondi, in grado di
fornire le risposte a cui anelano tante persone intelligenti
confuse per i moderni dilemmi esistenziali, abbiamo il
sacrosanto dovere di diffonderli, con parole e con stampati,
affinché il messaggio sia proposto su ampia scala a
beneficio del maggior numero di persone.
È ovvio che non
tutti sono in grado di tenere conferenze o animare delle
serate intese a coinvolgere chi è "pronto" nei nostri
insegnamenti. Vi sono però molti altri modi per offrire una
opportunità in questo riguardo. Presso la segreteria vi sono
molti libri tradotti in italiano e diversi pieghevoli adatti
per delle proposte non impegnative. Perché non richiederne
alcuni e tenerli sempre a portata di mano? sarebbe un modo
semplice ed efficace per aiutare il signore ad esaudire
questa nostra ultima richiesta.
Possano
le richieste formulate in questa preghiera aiutarvi a far
fiorire le Rose sulle vostre Croci.
Note:
(1) Traduzione dall'originale ed interpretazione a cura di
Mario Rizzi. |
www.studirosacrociani.com
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