Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza NATUROPATIA
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Se vi divertite a
macinare dei sassolini nel macinino da caffè, state sicuri che prima
o poi lo romperete. Allo stesso modo, se fate trasformare dal vostro
organismo delle sostanze che non fanno per lui, lo deteriorerete
certamente. È ciò che avviene giornalmente a molti di noi, ma i
pregiudizi alimentari sono così bene radicati, ed i piaceri della
tavola talmente ricercati, che non ci si vuol arrendere ad una
realtà tanto evidente e si preferisce attribuire la malattia al
caso, alla sfortuna, ad un'infezione microbica, al cattivo
funzionamento del simpatico, cosa molto alla moda, o a qualche
"ghiandola" non meglio specificata
(Pierre Oudinot).
Il termine "lipidi"
significa grasso e deriva dal greco "lipos". Esistono più di 500
tipi di grassi, alcuni sono di origine animale ed altri origine
vegetale. Tutti i grassi rappresentano un'immediata fonte di energia
(9 Kilocalorie per grammo) e quando non vengono utilizzati
prontamente vanno a depositarsi nelle cellule adipose (adipociti),
formando una riserva calorica.
Anche se può
sembrare strano, passata la pubertà le cellule in cui viene posto il
grasso di scorta non si riproducono più. Anche se il corpo
immagazzina più grasso non sono le cellule che crescono di numero,
ma il grasso in esse contenuto che aumenta in quantità! In aggiunta
al grasso posto nelle cellule specializzate se ne trova un piccolo
ammontare anche nel fegato e nei muscoli.
Quando ci
alimentiamo possiamo vedere solo i grassi che aggiungiamo ai nostri
cibi (olio, burro, ecc.), ma ve ne sono molti altri che sono
naturalmente contenuti negli alimenti (carne, pesce, formaggi,
frutta secca) o aggiunti durante la produzione di: gelati,
merendine, biscotti, crackers ecc. Purtroppo quasi tutti questi
grassi aggiunti non sono affatto salutari.
I grassi sono
necessari in quanto assolvono alle seguenti importanti funzioni:
La
maggioranza dei grassi alimentari è formata per il 90-99%
dai trigliceridi, e la parte restante (1-10%) da
AGE (Acidi Grassi Essenziali), digliceridi, monogliceridi,
fosfolipidi ed altre sostanze non saponificabili. Le
molecole dei trigliceridi sono formate da tre acidi grassi
ed un alcool di supporto chiamato "glicerolo". Quelle dei
digliceridi hanno solo due acidi grassi ed i monogliceridi
uno.
Normalmente
i trigliceridi contengono nelle loro molecole da 14 a 24
catene di carbonio; siccome queste catene sono considerate
lunghe vengono chiamati trigliceridi a catena lunga (LCT).
Quelli con catene a media lunghezza, che ne contengono solo
da 8 a 10, si chiamano trigliceridi a catena media (MCT).
I grassi
superflui si depositano nei tessuti dell'organismo sotto
forma di trigliceridi. Quando subentra una richiesta i
trigliceridi vengono scissi (in glicerolo e acidi grassi)
per poter essere utilizzati.
Tutti i grassi,
siano essi di origine animale o vegetale, sono formati da tre
elementi fondamentali: Carbonio, Idrogeno e Ossigeno. Le
caratteristiche di un grasso sono determinate da due fattori: 1. la
lunghezza della sua catena di molecole di carbonio, 2. quanto tale
catena è stata saturata da atomi di idrogeno. Pertanto, vengono
definiti come:
Sia i grassi
polinsaturi (oli vegetali, oli di pesce), sia quelli saturi (grassi
animali), sia quelli presenti nel corpo umano, fanno parte
della categoria dei trigliceridi a catena lunga (LCT).
Le margarine sono un
prodotto interamente industriale, costituito da un miscuglio da
diversi grassi vegetali o animali, spesso di entrambi i tipi. Il
colore giallo non è naturale ed il valore alimentare è ridotto per
l'assenza di vitamine A e D. L'idrogenazione, usata per rendere
solidi i grassi costituenti, ne modifica le molecole e fa sparire le
sostanze vitali necessarie alla vita e al metabolismo del calcio. Le
margarine presentano pertanto sia gli inconvenienti degli oli
vegetali, che quelli dei grassi animali.
Siccome le strutture
dei grassi alimentari sono assai complesse, sono pure complessi i
loro processi di digestione ed assorbimento. Vediamoli in breve.
Questi processi sono
assai lunghi e richiedono dalle sei alle otto ore per essere
completati.
Osservando i Regni
della Natura, è possibile fare delle interessanti deduzioni che
tornano assai utili per comprendere il ruolo dei grassi in genere ed
in particolare nell'organismo umano.
Seguendo la scala
evolutiva troviamo i minerali che sono rigidi e non necessitano di
grassi. Poi arrivano i vegetali che necessitano di grassi per
proteggere i semi. Pertanto, con i vegetali appaiono i grassi
strutturali e protettivi. Gli esseri marini, che seguono nel
percorso evolutivo, presentano una nuova caratteristica: la
possibilità di movimento. Questo comporta un'altro tipo di grassi:
i grassi lubrificanti. Quando, dopo millenni, appaiono i
primi animali sulla terra ferma, oltre ai due grassi citati,
subentra la necessità di una riserva energetica, cosa resa possibile
dai grassi energetici.
È interessante
notare come, per soddisfare le necessità imposte dall'evoluzione, i
grassi siano passati da insaturi (grassi protettivi e strutturali) a
saturi (grassi energetici).
Sempre seguendo
l'evoluzione troviamo l'homo sapiens e, per ultimo l'uomo
civilizzato. Questi, non contento di quanto la Natura gli offriva, o
meglio per guadagnare senza scrupoli, ha inventato il modo di
alterare i grassi naturali facendone dei prodotti che il corpo umano
non sà e non può riconoscere. Permetteteci di definire questi
prodotti con il nome generico di grassi spazzatura. Le
margarine, ad esempio, li rappresentano assai validamente.
Praticamente, i
grassi spazzatura, sono quei grassi modificati, idrogenati o
altro, che il corpo umano riesce a decomporre nei loro componenti,
ma non può ricomporli. Perché? Perché non riconosce come validi i
componenti di cui sopra, essi, infatti, non hanno le caratteristiche
necessarie. Per meglio chiarire pensiamo agli scoiattoli che, in
inverno, si cibano di noccioline. Per avere una giusta riserva di
cibo che cosa hanno accumulato durante l'autunno, forse mele o pere?
No, hanno fatto provvista di noccioline!.
Ne consegue che,
considerato che la maggior parte dei grassi nel corpo umano è del
tipo "trigliceridi", sembra logico concludere che i grassi necessari
per fare un sano approvvigionamento debbano essere proprio di questo
tipo e non idrogenati, adulterati, monogliceridi o digliceridi!
Definizione:
malattia caratterizzata da un sovraccarico di grassi e conseguente
eccesso di peso.
Innanzitutto, per
poter affrontare il problema, partiamo con il punto di vista medico,
che basa le sue valutazioni sulle tabelle delle calorie, al fine di
determinare quanto sono quelle che entrano e quante quelle spese
nelle attività quotidiane. E qui cominciamo a scoprire un errore
fondamentale: ci vengono infatti fornite le calorie degli alimenti
valutate facendoli "bruciare" in modo particolare, ma le energie
(calorie) che il corpo deve spendere per poterli digerire ed
utilizzare nessuno le considera.
Tali tabelle ci
dicono che la carne produce molte più calorie di un frutto maturo,
ma il fatto che la digestione/assimilazione della carne occupa
diverse ore, contro la rapidissima digestione/assimilazione di un
frutto maturo, chi lo considera? Non certo la maggioranza dei medici
o dietologi. Ne consegue che una dieta basata sulle calorie, non
sarà mai in grado di stabilire la quantità di cibo necessaria per
alimentarsi mantenendosi in buona salute.
Prova significative:
gli animali più grossi (non grassi!) si nutrono di vegetali.
Quando assumiamo del
grasso spazzatura (ed un poco lo sono anche gli acidi saturi
e le fritture in genere, cioccolato e patatine comprese), il corpo,
probabilmente con fatica, riesce a scinderli nei loro componenti, ma
non li può utilizzare perché tali componenti non hanno più le loro
caratteristiche naturali. In questo caso cosa può fare? Non certo
estrometterli con gli emuntori (reni, pelle, polmoni), che eliminano
altri tipi di rifiuti, ed allora lo accumula.
Qualcuno potrà dire:
"Ed allora qual'è la novità? Sappiamo da anni che il grasso
superfluo si accumula nei tessuti specializzati a tal scopo". La
novità consiste nel fatto che un buon grasso naturale viene
accumulato come riserva di energia, ed una combinazione di dieta
appropriata e movimento fisico lo può eliminare, mentre con
questo trattamento il grasso spazzatura "non se ne va!"
Prove significative:
1. Chi va in palestra per eliminare la "pancetta" spesso rimane
deluso perché non ottiene l'effetto sperato. 2. Vi sono dei bimbi
obesi anche se non sono affatto dei mangioni. 3. L'autore di questa
ricerca, che vive con poco cibo e non ha mai superato il fabbisogno
energetico, è riuscito ad accumulare 5-6 kg di "pancetta", grazie ai
grassi "digliceridi" e "monogliceridi" presenti in un gelato di
marca, assunto per 5 anni in ragione di un cono quotidiano. Come
sempre "l'ignoranza paga!".
Ovunque i semi di
lino divengano un cibo comune tra la gente, lì ci sarà una salute
migliore
(Mahatma Gandhi).
Da quanto esposto si
comprende come il corpo umano abbia bisogno di grassi di tipo:
protettivo/strutturale, lubrificante ed energetico. Nello stesso
tempo non dovrebbe ricevere dei grassi che non gli sono affini, come
quelli saturi, idrogenati o comunque adulterati dall'uomo. Pertanto,
al fine di ottenere un'alimentazione corretta in fatto di grassi,
bisognerebbe adottare le regole seguenti.
AA
Acido
arachidonico
AGE
Acidi
grassi essenziali (EPA in inglese)
DGLA
Acido
di-homo-gammalinolenico
DHA
Acido
docosaesaenoico
EPA
Acido
eicosapentenoico
GLA
Acido
gamma linolenico
LA
Acido
linoleico
(ruolo strutturale e funzionale)
LCT
Acidi
grassi a catena lunga (ruolo energetico)
LDL
Colesterolo LDL (Low Density Lipoproteins).
LTB4
Eicosanoidi della serie 4 (cattivi)
LTB5
Eicosanoidi della serie 5 (buoni)
LNA
Acido
alfa-linolenico
(ruolo strutturale e funzionale)
HDL
Colesterolo (High Density Lipoproteins).
MCT
Acidi
grassi a catena media (ruolo energetico)
PGE1
Eicosanoidi della Serie 1 (buoni)
PGH2 e
TXA2
Eicosanoidi della Serie 2 (cattivi)
PGE3 e
TXA3
Eicosanoidi della Serie 3 (buoni)
PUFA
Polinsatured Fatty Acids (AGE in italiano)
L'equilibrio tra gli
Acidi Grassi Essenziali è un avvenimento solenne per la vita della
cellula: questo equilibrio può essere perturbato in ogni momento
della vita, della nostra vita che si misura di continuo con la
Natura, che è poi un oceano sconfinato di indagini che si apre
davanti a noi come problema
(Giorgio Perotti).
Tra i grassi
insaturi ve ne sono due che sono necessari per l'organismo umano,
pertanto vengono definiti Acidi Grassi Essenziali (AGE) o
EFA (Essential Fatty Acids).Talvolta vengono anche chiamati
Vitamina F. Si considerano essenziali perché l'organismo
umano non li può generare, pertanto, per evitare disturbi da
carenza, occorre assumerli con il cibo.
Questi due grassi
essenziali sono l'Acido Linoleico e l'Acido
Alfa-Linolenico. Da essi, attraverso complesse trasformazioni
prodotte da alcuni enzimi, derivano altri AGE definiti
PUFA (Polinsatured Fatty Acids).
L'Acido Linoleico
e l'Acido Alfa-Linolenico sono necessari per la formazione
delle membrane cellulari, il corretto sviluppo e funzionamento del
sistema nervoso e del cervello. I loro derivati sono i precursori di
sostanze simili agli ormoni chiamate Eicosanoidi (Prostaglandine,
Tromboxani, Leucotrieni). Queste sostanze regolano numerose attività
organiche, tra cui citiamo: la pressione sanguigna, la viscosità
ematica, la vasocostrizione, le reazioni immunitarie e
infiammatorie.
Il bisogno di acidi
grassi essenziali nell'adulto non è molto elevato ed è facilmente
soddisfatto da una dieta variata. I bambini, invece, necessitano
particolarmente di Acido linoleico per la loro crescita. Va
notato che gli AGE vengono distrutti dal processo di
idrogenazione che viene usato per dare maggiore consistenza agli oli
vegetali e, nota bene, per produrre la margarina.
Gli Acidi Grassi
essenziali (AGE), vengono suddivisi nelle due serie seguenti:
Gli AGE
risultano assai importanti per:
Danni da carenza:
crescita ritardata, astenia e deficit immunitario, eventuale
sterilità, trasporto instabile degli ioni attraverso la membrana
cellulare, alterazioni della pelle (eritema e desquamazione del
cuoio capelluto, caduta di peli e capelli), carenza nella produzione
di prostaglandine e particolari acidi grassi che sono presenti nel
cervello, nei reni, nella prostata e nel liquido seminale e
mestruale.
Danni da eccesso:
predisposizione alle emoraggie, disfunzioni del sistema immunitario,
intossicazione, interferenze con la vitamina E.
I PUFA (Polinsatured
Fatty Acids) sono gli acidi grassi derivati da quelli essenziali
(AGE). Nell'organismo servono per alcune importanti funzioni
tra cui:
Gli eicosanoidi sono
sostanze (superormoni) che controllano i sistemi ormonali. Sono
rappresentati da diverse famiglie di sostanze (prostaglandine,
tromboxani, leucotrieni, lipossine ecc.). Dobbiamo ai ricercatori
Bergstrom, Samuelson e Vane (premio Nobel 1982) un valido studio di
questi elmenti che ci permette di comprenderne l'importanza.
Gli Eicosanoidi
derivati dall'Acido arachidonico (AA) (Omega-6) hanno
la capacità di aumentare le reazioni allergiche, la proliferazione
cellulare, la pressione sanguigna, le reazioni infiammatorie,
l'aggregazione piastrinica, la trombogenesi e il vasospasmo.
Quelli derivati
dall'Acido eicosapentenoico (EPA) (Omega-3), hanno
effetti opposti.
Le Prostaglandine
fanno parte della famiglia degli Esonoidi e si propongono
come sostanze di tipo ormonale. Esse gestiscono importati funzioni
quali: permeabilità cellulare, processi di coagulazione,
funzionalità del sistema nervoso, funzioni sessuali e riproduttive,
mobilizzazione dei grassi, fragilità capillare vasocostrizione,
risposte immunitarie e infiammatorie.
Le Prostaglandine,
a differenza degli ormoni sono sintetizzate ed operano nel luogo
dove sono necessarie. Vengono normalmente suddivise nei tre gruppi
seguenti:
Mentre le
Prostaglandine della Serie 1 e 3:
quelle della
Serie 2 hanno l'effetto opposto.
Va precisato che gli
AGE della serie Omega-6 e Omega-3 non sono
intercambiabili; pertanto è necessario che vengano entrambi
assunti con l'alimentazione. Non solo, ma va tenuto presente che gli
Omega-6 e gli Omega-3 competono tra loro per
l'utilizzo degli enzimi coinvolti nella loro desaturazione. Per tale
ragione il consumo eccessivo di cibi ricchi in acidi grassi
Omega-6 può compromettere la conversione dell'Acido
Alfa-linolenico in Acido eicosapentenoico (EPA), e creare
dei presupposti per disfunzioni o malattie.
Le ricerche attuali
suggeriscono che i livelli di AGE, e il loro equilibrio,
possano giocare un ruolo fondamentale nella crescita e nello
sviluppo. Sembra anche che possano essere determinanti nella
prevenzione e nel trattamento di malattie croniche tra cui:
patologie coronariche, ipertensione, diabete mellito di tipo II,
artrite, cancro e altri disordini immunitari ed infiammatori.
Gli Acidi grassi del
Serie Omega-3, ed in particolare l'Acido eicosapentenoico
(EPA) e l'Acido docosaesaenoico (DHA), sono assai
importanti per la salute. Purtroppo, però, negli alimenti comuni se
ne trovano delle quantità assai ridotte, gli unici alimenti che ne
contengono sono il pesce e i suoi derivati.
Per questo fatto,
nella dieta tradizionale si usano ben 10 parti di Omega-6
contro una sola parte di Omega-6 (rapporto Omega-6/Omega-3 =
10:1), mentre dovrebbe essere di circa 6:1. Per correggere tale
rapporto è necessario consumare più alimenti che contengono l'Acido
Alfa-linolenico
AA
Acido
arachidonico
AGE
Acidi
grassi essenziali (EPA in inglese)
DGLA
Acido
di-homo-gammalinolenico
DHA
Acido
docosaesaenoico
EPA
Acido
eicosapentenoico
GLA
Acido
gamma linolenico
LA
Acido
linoleico
(ruolo strutturale e funzionale)
LCT
Acidi
grassi a catena lunga (ruolo energetico)
LDL
Colesterolo LDL (Low Density Lipoproteins).
LTB4
Eicosanoidi della serie 4 (cattivi)
LTB5
Eicosanoidi della serie 5 (buoni)
LNA
Acido
alfa-linolenico
(ruolo strutturale e funzionale)
HDL
Colesterolo (High Density Lipoproteins).
MCT
Acidi
grassi a catena media (ruolo energetico)
PGE1
Eicosanoidi della Serie 1 (buoni)
PGH2 e
TXA2
Eicosanoidi della Serie 2 (cattivi)
PGE3 e
TXA3
Eicosanoidi della Serie 3 (buoni)
PUFA
Polinsatured Fatty Acids (AGE in italiano)
Attenzione: le
informazione date in questa pagina sono solo informative. Il lettore
dovrebbe sempre consultare il suo medico prima di iniziare un
qualsiasi programma terapeutico o dietetico.
Tratto dal sito
"www.procaduceo.org"
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