Le Scuole Iniziatiche dell'Antica Saggezza LA GNOSI
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Il più antico dei Vangeli di Massimo Cogliandro
Il problema della datazione del Vangelo di Tomaso
Il Vangelo di Tomaso, trasmessoci integralmente dai
papiri trovati a Chenoboschion, presso Nag Hammadi, nel 1945 in una
versione copta a dir la verità alquanto rimaneggiata ed integrata da
alcuni loghia che probabilmente non erano presenti nell’originale
greco, è indubbiamente più antico rispetto ai Vangeli di Luca e di
Matteo.
Il Vangelo di Tomaso e il mistero della nascita di Gesù
Il Vangelo
di Tomaso riporta una frase di Gesù (loghion n°105: "Colui che
conosce il padre e la madre sarà detto: figlio di una prostituta"),
che conferma la notizia di Celso secondo cui Gesù non è figlio di
Giuseppe, ma del soldato romano Pantera e di Maria, che, ripudiata
da Giuseppe, lo ha dovuto affidare ad una famiglia essena. E' noto a
tutti, infatti, che le coppie essene crescevano figli altrui perché
era fatto loro divieto di avere rapporti sessuali e quindi di avere
figli propri.
"Non spaventatevi, non abbiate paura e non temete Msiha (=Gesù), il romano, il futile, colui che modifica i discorsi."
Anche per gli antichi Mandei, dunque, Gesù era
romano.
“Gesù, portato di fronte al procuratore, a Pilato, rispose alla sua domanda (su chi fosse egli realmente): Io non sono della casa di Giacobbe e della razza di Israele...” (F. W. K. Müller, Handschriften Reste..., p.34-36).
Gesù Barabba per salvarsi dalla pena capitale ha
ricordato a Pilato di essere egli stesso un romano e che in quanto
tale non poteva essere uno di quelli che lottavano contro il popolo
romano. La conoscenza dell’atteggiamento pragmatico tenuto da Gesù
di fronte alla persecuzione ha spinto per secoli gli gnostici a
rifiutare il martirio.
I riflessi sovrastrutturali dei cambiamenti nella base sociale della Chiesa primitiva
Lo stesso discorso vale per il loghion del Vangelo di Tomaso: "Beati i poveri perché di essi sarà il regno dei cieli". Questo loghion del Vangelo di Tomaso è uguale all’analogo loghion del Vangelo di Luca e come questo è parzialmente diverso rispetto al corrispondente loghion del Vangelo di Matteo che si presenta così: "Beati i poveri DI SPIRITO…". E’ evidente che la versione originale di questo loghion è quella riportata dal Vangelo di Tomaso e dal Vangelo di Luca e che la versione riportata dal Vangelo di Matteo è stata deformata ad arte con l’aggiunta della specificazione "DI SPIRITO" per non turbare l’animo delle persone RICCHE che a partire dalla fine del 1° secolo hanno cominciato ad entrare nella comunità cristiana. Ora, come il loghion precedente ci dice che il Vangelo di Tomaso è più antico del Vangelo di Luca, così questo loghion ci dice che il Vangelo di Tomaso ed il Vangelo di Luca sono più antichi del Vangelo di Matteo, anche se tutti e tre i vangeli attingono dalla stessa "fonte Q".
Bibliografia essenziale
David Donnini, Cristo, Ed. Erre Emme Celso, Contro
i cristiani,
B. U. R.
Tratto dal sito SOCIALISMO, GNOSTICISMO E LIBERTA' http://digilander.libero.it/maximusmagnus/
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